Archivio articoli per la categoria ‘News from the vinyl world’

NICK MOSS BAND FEATURING DENNIS GRUENLING – The High Cost Of Low Living

di Paolo Crazy Carnevale

3 maggio 2018

NICK MOSS BAND FEATURING DENNIS GRUENLING[750]

NICK MOSS BAND FEATURING DENNIS GRUENLING – The High Cost Of Low Living (Alligator/IRD 2018)

Classe 1969, Nick Moss è uno degli attuali esponenti del blues di Chicago, la città dove è nato e dove, evidentemente ha sviluppato il proprio stile chitarristico, così tipico della ventosa metropoli sulle rive occidentali del lago Michigan.

Dopo la classica gavetta al servizio di gente come Buddy Scott e Jimmy Rogers da una quindicina d’anno ha cominciato un’onesta – nulla più – carriera come solista come chitarrista e cantante, per lo più sotto l’egida della Blue Bella Records: per questa sua nuova fatica è passato all’Alligator, etichetta regina del settore, e oltre a capeggiare la band che da lui prende il nome, ne divide parzialmente la leadership con l’armonicista Dennis Gruenling, la cui presenza aggiunge un po’ di colore al risultato finale.

Nulla di nuovo, beninteso, rispetto ai recenti dischi Alligator di Curtis Salgado e Tommy Castro, le pur apprezzabili prodezze della Nick Moss Band, passano un po’ in sordina.

Qualche brano è più interessante di altri, come Note On The Door (con gran lavoro dell’armonicista) o Crazy Mixed Up Baby, lo slow blues pianistico He Walked With Giants, in altre occasioni il risultato è un po’ risaputo (Get Right Before You Get Left sembra la riscrittura della Shake Rattle And Roll di Bill Haley), la title track ruba invece il titolo (ma solo quello) ad un brano dell’Allman Brothers Band che figurava nell’ultimo disco di studio inciso da Allman, Haynes e soci. Get Your Hands Out Of My Pockets porta la firma di Otis Spann e, guarda un po’, la chitarra si mette un po’ in disparte per lasciare spazio al piano di Taylor Streiff.

La maggior parte dei brani porta la firma del titolare, due sono invece composti e cantati dall’armonicista ospite, Count On Me e Lesson To Learn, troppo uguale a tante cose di Bo Diddley; per il finale il gruppo mette in scena All Night Diner, uno strumentale in cui Moss dialoga con l’organo di Jim Pugh, e una versione dell’ultra classica Ramblin’ On My Mind, qui resa davvero con gusto, ma fare i conti con un brano su cui hanno già messo le mani Mayall e Clapton è sempre cosa ardua.

La produzione è di Kid Andersen, anch’egli di casa presso l’Alligator in qualità di chitarrista del gruppo di Rick Estrin.

Industria musicale, il vinile fa guadagnare più dello streaming

di admin

1 ottobre 2015

Industria musicale, il vinile fa guadagnare più dello streaming – macitynet.it

http://www.macitynet.it/industria-musicale-vinile-guadagnare-piu-dello-streaming/

I dischi in vinile sono meglio dei CD?

di admin

5 maggio 2013

 

Come funziona la musica

 

…E la risposta è che…

“Poche, pochissime persone sono in grado di rinoscere la differenza tra i due (sempre che i dischi in vinile siano in perfette condizioni e si usi in entrambi i casi un buon impianto di riproduzione).

A dimostrarlo sono stati, nel 1993, due psicologi della musica (Behne e Barkowsky).

I due studiosi presero 160 persone che si intendevano molto di sistemi di riproduzione musicale ed erano fortemente coinvolti nel dibattito vinile/CD, e fecero ascoltar loro riproduzioni musicali di entrambi i tipi.     

Soltanto 4 persone su 160 furono in grado di stabilire se stessero ascoltando un CD oppure no, e questo benchè tutti gli appassionati del vinile avessero iniziato il test sostenendo che i CD avessero un suono ’stridulo e senza vita’ rispetto a quello ’caldo’ del vinile.     

E non bisogna scordare che non si trattava di semplici ascoltatori medi, ma di appassionati entusiasti e convinti delle proprie idee. 

Il numero di ascoltatori medi in grado di distinguere la differenza tra il suono di un disco in vinile e quello di un CD era probabilmente inferiore a 1 su 100, e parliamo del 1993; senza alcun dubbio i miglioramenti tecnologici che si sono avuti da allora hanno ridotto ulteriormente quel numero e reso irrilevante il confronto.                   

Buona parte del dibattito sulla superiorità del vinile rispetto al CD si può attribuire probabilmente a una forma di nostalgia tecnologica che risale all’epoca in cui gli uomini delle caverne discutevano animatamente sulla superiorità delle punte di freccia in bronzo rispetto a quelle di ferro.  

Negli anni trenta del novecento gli appasionati di musica si lamentavano perchè le nuove tecniche di registrazione permettevano di riprodurre fedelmente sia la musica forte sia quella sommessa:  sentivano la mancanza dell’eccitazione di cui potevano godere con le loro vecchie registrazioni grazie alla distorsione che si produceva durante i momenti più intensi di un brano orchestrale. 

Più tardi, nel 1963, in una recensione dell’ultima tecnologia in fatto di registrazione del suono (il sistema di incisione Dynagroove della RCA) si sottolineava che secondo alcuni ascoltatori, il suono estremamente levigato risulta sterile.   

Personalmente, ritengo che la differenza tra il suono dei dischi in vinile e quello dei CD sia irrilevante rispetto a variabili come il ticchettio del riscaldamento centrale, il rumore del traffico e la voce lamentosa di sottofondo che vi chiede se avete intenzione di ascoltare ancora per molto quella musica jazz.”

 

Tratto da  ”Come Funziona La Musica”, di JOHN POWELL, Salani Editore, 2010

 

Bella provocazione per noi amanti del padellone…  E voi che ne pensate?  Il dibattito è aperto…   

Record Store Day 2013

di Marco Tagliabue

10 aprile 2013

Il 20 aprile si celebrerà, come di consueto, il Record Store Day, giunto quest’anno alla settima edizione.

Fra le novità segnaliamo la proiezione, nella sola giornata del 20 aprile, del film/documentario “Last Shop Standing – The Rise, Fall and Rebirth Of The Independent Record Shop” di Pip Piper, ispirato all’omonimo libro di Graham Jones, pubblicato in Italia con il titolo di “Il 33mo Giro – Gloria e Resistenza dei Negozi di Dischi”.
Qui troverete, fra le altre cose, le location dell’evento.

Segnaliamo anche questo articolo pubblicato oggi 10 aprile sull’edizione on line del Corriere della Sera, interessante soprattutto per i numerosi commenti che esprimono molto bene le divergenti sensazioni a riguardo.

Qui troverete, inoltre, l’elenco completo delle uscite speciali previste per il Record Store Day 2013, che comprende vere e proprie chicche che il vostro pusher di fiducia sarà felicissimo di procurarvi.

Vinylmania, the film

di Marco Tagliabue

2 ottobre 2011

“VINYLMANIA: Quando la vita scorre a 33 giri al minuto” è il titolo di un film documentario di 75 minuti realizzato da Paolo Campana, regista emergente ma, soprattutto, appassionato e collezionista, che ha deciso di affidare la propria dichiarazione d’amore alla musica ed al supporto vinilico attraverso il mezzo a lui più congeniale, ovvero la macchina da presa.

Il film è già stato realizzato e, dato che sarà difficile vederlo nelle moderne multisale, si è scelto di finananziare la sua diffusione in doppio DVD con una sottoscrizione su Kickstarter, la piattaforma più famosa al mondo per l’aiuto ai progetti artistici, attraverso la quale sarà possibile contribuire con un sostegno da 1 a 10.000 dollari.

Collegandosi al link che troverete più sotto sarà possibile visionare il trailer del film ed, eventualmente, effettuare l’offerta. L’obiettivo è di raggiungere la cifra di 33.000 dollari e rimangono 39 giorni per perseguirlo, in quanto il periodo di sottoscrizione dura invariabilmente 45 giorni.      

Vinylmania KICKSTARTER launch

I Flaming Lips per il Record Store Day

di Marco Tagliabue

16 febbraio 2011

FlamingLips

In occasione del Record Store Day 2011, che si terrà in tutto il mondo il prossimo 16 aprile, i Flaming Lips hanno annunciato la pubblicazione di un box quintuplo intitolato “Heady Nuggs: The First 5 Warner Bros. Records 1992-2002″.  Come si evince dal titolo, il cofanetto raccoglierà i primi cinque vinili pubblicati dalla band di Wayne Coyne fra il 1992 ed il 2002 dopo il passaggio major in casa Warner Bros.  Autentiche perle come “Hit To Death In The Future Head” (1992), “Transmissions From The Satellite Earth” (1993) e “The Soft Bulletin” (1999) faranno il paio con episodi un po’  meno riusciti quali “Clouds Taste Metallic” (1995) e “Yoshimi Battles The Pink Robots” (2002) in una raccolta il cui peso specifico è, comunque, certo superiore alla somma dei singoli. Sono previste un’edizione standard ed una limitata nella quale i vinili avranno cinque colori diversi. Si tratterà, in ogni caso, di pubblicazioni comunque ristrette. I potenziali interessati sono quindi pregati di cominciare a mettersi in moto…

Frattaglie di (puro) vinile…11

di Marco Tagliabue

6 ottobre 2010

Grinderman 2 …Davvero lussuosa l’edizione in vinile di Grinderman 2, il nuovo acclamato lavoro della cricca che culla gli incubi ritrovati del Nick Cave più torbido e casinaro. L’album, pubblicato come sempre dalla Mute Records, contiene un bellissimo poster 60×90, un fascicolo di otto pagine in formato 12″ con i testi illustrati dei brani, oltre naturalmente al disco in formato LP e CD. Il tutto ad un prezzo assolutamente normale…

Blurry Blue Mountain…la Fire  Fidelity è una nuova label che pubblica esclusivamente vinile. A dare lustro al proprio catalogo, nel venticinquesimo anniversario della sua uscita, sarà la ristampa del debut album dei Giant Sand  “Valley Of Rain”, cui farà immediato seguito quella dei successivi “Ballad Of A Thin Line Man” e “Storm”. Ma la vera chicca è la pubblicazione in edizione limitata di 500 copie in vinile blu+500 copie in picture disc dell’inedito “Blurry Blue Mountain”, a proposito del quale Howe Gelb ha dichiarato:  “On this album, it happened that every session we were able to record came between work loads that rendered us at that point of sleeping and waking. like the poppy fields in wizard of oz, we went in and out of consciousness at various times during recording. This is not a bad thing. nor does it make the record sound like we’re asleep. it has the momentum of that place between sleep and being awake. and in that narrow slip of existence lies a landscape of reason that most of us hurry past in daily lives. this record is planted firmly there…Between the crystal clear focus of your day to day and the luxury of sweet fuzzy sleep, we welcome you to the blurry blue mountain”…

A Catholic Education …sempre da casa Fire Fidelity la ristampa del debut album dei Teenage Fanclub “A Catholic Education”, originariamente edito dalla Paperhouse nell’ormai lontano 1990. Un classico dell’indie pop chitarristico dell’Inghilterra di quegli anni, quando brit-pop era ancora un termine di là da venire, Blur e Oasis pure, e le cose andavano molto, ma molto meglio…

Third From The Sun…succulenta serie di ristampe anche per i mitici Chrome, dei quali la tedesca Lilith ristampa in vinile 180 gr. ben cinque album, tutti con bonus Cd allegato. Si tratta del mitico debutto di “Alien Soundtracks”, del quale viene offerta 1 extra track, e dell’ancor più valido seguito di “Half Machine Lip Moves”, in cui le extra tracks sono ben 3. Tocca poi a “Red Exposure”, “Blood On The Moon” e “3rd From The Sun” che offrono, rispettivamente, 3 1 e 2 extra tracks rispetto alle versioni originali…

Bundles…in casa Cherry Red, invece, si segnala la ristampa di “Bundles”, album del 1975 dei Soft Machine, famoso per essere il primo a non essere titolato con la solita sequenza numerica e l’ultimo a registrare le performance del tastierista storico Mike Ratledge, unico membro in questo lavoro della formazione originale…

Scientists…sempre dai tipi della Cherry Red arriva questa interessante compilation dei mitici Scientists, precursori australiani della scena americana non solo grunge dei primi anni novanta, dal titolo accattivante di “This Is My Happy Hour (Birth Of The Scientists)”. Il periodo preso in considerazione è quello che va dal 1982 al 1984, successivo alla pubblicazione del primo singolo “Frantic Romantic” del 1979, che porterà al mitico Ep “Blood Red River” ed al trasferimento della band di Kim Salmon a Londra proprio nel 1984…

Flash…un disco leggendario, forse ancor più per la sua cronicissima scarsa reperibilità che per i suoi effettivi meriti artistici, che sono comunque molto alti, a tornare alla luce è il celeberrimo “Flash” dei Moving Sidewalks (nei quali militava, tra l’altro, il futuro ZZ Top Billy Gibbons),  pubblicato in origine nel 1968. Responsabile del “misfatto” è l’etichetta tedesca Klimt, che ha ristampato in vinile l’album aggiungendo  ben cinque bonus tracks, fra le quali il mitico singolo “99th Floor”. Un classico, forse minore ma non troppo, della psichedelia texana dei tardi anni sessanta…

Gene Simmons…la Lilith ristampa in picture discs fedeli alle edizioni originali i quattro mitici album solisti di Gene Simmons, Paul Stanley, Ace Frehley e Peter Criss pubblicati contemporaneamente del 1978. Per i pochi fans dei Kiss che ancora non li avessero ascoltati, oltre che quattro oggettini che anche appesi al muro farebbero la loro porca figura, potrebbero rivelarsi un’autentica sorpresa…

Out Of Reach…sempre in casa Lilith due ristampe, entrambe con bonus Cd allegato, degli ultimi lavori dei gloriosi Can, “Out Of Reach” del 1978 e “Can (Inner Space)” del 1979. Non siamo certo dalle parti di “Tago Mago”, ma sono sempre meglio di tanta fuffa che oggi ci spacciano per  indispensabile… 

Tuxedomoon

…la Get Back ristampa invece il doppio live “Ten Years In One Night” dei Tuxedomoon, edito in origine nel 1989 per celebrare il decimo anniversario della gloriosa band. L’album contiene registrazioni effettuate in Europa e nel Giappone fra il 1985 ed il 1988 e può essere utile anche ai neofiti, come una sorta di greatest hits dal vivo della band…a patto poi di far rotta immediatamente almeno su “Half Mute” e “Desire”…

a_meditation_mass…e chiudiamo in bellezza con le agognate ristampe di due piccoli grandi classici del krautrock. Primo cenno per gli Yatha Sidhra di “A Meditation Mass”, rimessi finalmente in circolo nientepopodimeno che dalla Universal/Brain Metronome nella serie “Black Is Back”, e secondo cenno per “Rastakraut Pasta” di Moebius & Plank,  originariamente pubblicato nel 1980 ad ideale chiusura di quella incredibile e feconda decade, che ha rivisto la luce per merito della fantomatica label Bureau-B.

rastakraut pasta

 

Buon ascolto a tutti!

Frattaglie di (puro) vinile…10

di Marco Tagliabue

31 luglio 2010

Disintegration…A venti (più uno, per la verità) anni dalla sua pubblicazione, riedizione “deluxe” dell’ultimo capolavoro dei Cure più decadenti (ma sarebbe meglio dire dei Cure…e basta), lo splendido “Disintegration” del 1989. Doppio vinile 180 gr. rimasterizzato dai nastri originali di Robert Smith (e, una volta tanto, si sente…) con l’aggiunta dei due brani presenti all’epoca, per ragioni di spazio, solo sull’edizione in CD, “Homesick” e “Untitled”…

Woven Hand…salutiamo con una lacrimuccia il ritorno della mitica label tedesca Glitterhouse alle pubblicazioni in vinile…ne sono un (ottimo) esempio recente, gli ultimi album di Woven Hand “The Threshingfloor” e Dirt Music “BKO”, oltre ai Lilium di “Felt” o al Jeffrey Lee Pierce Session Project di “We Are Only Riders”. Era più o meno dai tempi dei Nirvana (la Glitterhouse, lo ricordiamo, curava la distribuzione europea dei dischi della Sub Pop) che non giravano manufatti vinilici con il logo dell’etichetta di Beverungen…

National…bellissima edizione in doppio vinile dell’ultimo, ottimo album dei The National, “High Violet”. Oltre a quella canonica, una serie limitata in vinile color -non potrebbe essere altro- viola. Davvero molto buona la resa sonora, merito anche della scarsa compressione dei solchi in poco più di quarantasette minuti di musica suddivisi in quattro facciate. Artefice di tutto ciò è la mitica 4AD, che sembra tornare prepotentemente in voga…

The Books…molto curiosa l’edizione in vinile che la Temporary Residence ha approntato per il nuovissimo album del duo folktronico dei The Books.  Doppio album con l’ultima facciata “incisa”, ma non nel senso canonico del termine, e, soprattutto, con un gran numero di sticker adesivi attraverso i quali il titolo è stampato con differenti composizioni cromatiche. Alla fantasia del possessore l’ardua scelta e la minuziosa opera di composizione del titolo in copertina…

Radios Appear…la 4 Men With Beards ristampa in vinile pesante 180 gr. il primo seminale album dei Radio Birdman “Radios Appear” nella “overseas version”, ovvero nella stampa approntata dalla Sire nel 1978 per il mercato inglese e americano dopo la pubblicazione della prima versione, dal medesimo titolo ma con copertina diversa, sul mercato australiano l’anno precedente. Qualche piccola variazione anche nella scaletta, priva di classici quali “Love Kills”, “Monday Morning Gunk” e la fulminante cover della stoogesiana “T.V. Eye”, ma con cinque brani di caratura non inferiore altrimenti inediti: “What Gives?”, “Non Stop Girls”, “Aloha Steve And Danno”, “Hit Them Again” ed un’incredibile cover di “You’re Gonna Miss Me” dei 13th Floor Elevators…

Spiritualized  …Plain Recordings invece si cimenta nella riedizione in doppio vinile pesante 180 gr. di un classico assoluto del rock indipendente degli anni novanta, “Ladies And Gentlemen We Are Floating In Space” degli Spiritualized dell’ex Spacemen 3 Jason Pierce, edito in origine nel 1997 dalla Dedicated, che ne approntò anche all’epoca una rarissima stampa in doppio album. Un disco che ai tempi fece meritatamente sfracelli fra pubblico e critica, con buona pace dell’invidiosissimo ex socio Sonic Boom…

FaustDalla storica Recommended Records, un eccezionale programma di ristampe, limitate, in puro vinile 180gr. Con la serie “Classic Reissues”, riscopriremo le discografie di Henry Cow, Art Bears, Faust, Slapp Happy, Amm, This Heat, The Work… dagli anni settanta, il summa della più intensa stagione del rock sperimentale europeo.

 Gruppi storici e musiche altamente Art Bears raccomandate,  torneranno finalmente a risuonare, attraverso la vibrazione del loro supporto originario. La prima serie di pubblicazioni include il celeberrimo “The Faust Tapes”, il terzo e per certi versi più geniale album dei folli sperimentatori di Wumme, edito in origine nel 1973 dalla Virgin e costituito da 26 più o meno lunghi frammenti “cuciti” fra di loro in un’unica composizione di tre quarti d’ora. L’album più venduto dei Faust, anche grazie ad un abile strategia promozionale della label che lo vendette all’epoca a 49 pence, più o meno il prezzo di un singolo. Tocca poi a “Hope And Fears”, il primo album del 1978 degli Art Bears, band emanazione diretta degli Henry Cow Henry Cowcostituita da Chris Cutler, Dagmar Krause e Fred Frith a mezza strada fra sperimetazione e forma canzone.  Non ha invece bisogno di presentazioni la, per il momento, terza produzione, ovvero il primo omonimo album degli Henry Cow, altrimenti noto come “Leg-End”, edito dalla Virgin nel lontano 1973. Gli Henry Cow, che in questa formazione erano costituiti da Fred Frith, Chris Cutler, Tom Hodgkinson, Geoff Leigh e John Greaves, rappresentarono il perfetto trait d’union fra la scena di Canterbury ed il mondo utopico e radicale del cosiddetto “Rock In Opposition”…        

 ”Questa musica fu concepita per il vinile, ovvero, fu equalizzata per ricevere il meglio, attraverso un sistema riproduttivo analogico, alimentato da vibrazioni fisiche… 
Tra trent’anni, molti cd, hard discs e ipods, saranno, talmente sorpassati, o così danneggiati, da non poter più funzionare, mentre questi LP, continueranno a mantenere salvo il loro contenuto, per secoli…”

(Chris Cutler)

Frattaglie di (puro) vinile…9

di Marco Tagliabue

13 luglio 2010

Qualche nuova segnalazione con la collaborazione di Rock Bottom di Firenze… 

Analogy…La AMS ristampa in vinile pesante il primo omonimo album degli Analogy, originariamente edito nel 1972 solo in Italia in un migliaio di esemplari dalla fantomatica label Ventotto. Gli Analogy erano un gruppo tedesco che incise questo unico lavoro, la loro musica era un mix tra progressive e sperimentazione. L’album vede una delle prime copertine europee a raffigurare il nudo integrale dei componenti. Il suono della band era caratterizzato dalla voce unica della cantante Jutta Nienhaus, che con il chitarrista Martin Thurn-Mithoff partecipò anche alle incisioni del capolavoro di Battiato ”Sulle corde di Aries” (1973), per poi trasferirsi in Inghilterra e fondare nel 1975 un nuovo gruppo, gli Earthbound, attivo per qualche anno…

Corte dei Miracoli

…ancora un prezioso recupero in vinile da 180 gr. da parte della AMS con l’unico, eponimo album dei Corte Dei Miracoli Si tratta di un lavoro di epico rock progressivo con influenze Genesis/Yes, ma dal tipico “tocco” del rock italiano di quegli anni, caratterizzato dalla predominanza delle tastiere e dall’assenza di chitarre (con l’eccezione del brano ”E verra’ l’uomo”, in cui e’ ospite il chitarrista dei New Trolls Vittorio De Scalzi, che si occupo’ anche del missaggio dell’album). Il gruppo si formò a Savona nel 1973 e realizzò solo questo album, pubblicato in Italia dalla Grog nel 1976, sciogliendosi in quello stesso anno…

Garybaldi…questa volta tocca alla Vinyl Magic, con ”Astrolabio”,’ il secondo album dei Garybaldi, pubblicato dalla Fonit nel 1973 dopo l’album ”Nuda” dell’anno precedente. ”Astrolabio”, che rimarrà anche l’ultimo album dei Garybaldi, vede il gruppo cimentarsi con due lunghi brani, ciascuno dei quali occupa una facciata, contraddistinti dai potenti assoli chitarristici di ”Bambi” Fossati. ”Madre di cose perdute” e’ piu’ strutturata e vicina al rock progressivo ed a quello piu’ atmosferico e spaziale dei Pink Floyd, con sognanti tappeti di tastiera che si intrecciano con gli assoli di Fossati. ”Sette?” e’ incisa dal vivo in studio ed ha una forma piu’ libera ed improvvisata, con la chitarra di Fossati che si fa piu’ dura e prominente ed avvicina il brano all’hard rock progressivo. I Garybaldi, provenienti da Genova, si differenziano dalla maggior parte dei gruppi prog italiani del periodo per la presenza di forti elementi hard rock. Il primo album del  gruppo esce nel 1972 con il titolo ”Nuda” e presenta una suggestiva copertina ad opera del fumettista Guido Crepax. Il gruppo propone un hard rock chitarristico che si fonde con il progressivo, con la potente chitarra di ”Bambi” Fossati in evidenza…

Triade…edizione limitata a 500 copie in vinile pesante dorato per un’altra ristampa ad opera della Vinyl Magic. Si tratta dell’album “1998: La Storia di Sabazio” dei Triade, originariamente pubblicato dalla Derby in Italia nel 1973. L’unico album del gruppo italiano e’ un lavoro complesso ed ambizioso, basato su un rock progressivo con venature jazz e sperimentali dominato dalle tastiere che sulla prima facciata, completamente strumentale, mostra marcate affinità con gli ELP, mentre sulla seconda troviamo brani con interventi vocali e più prossimi alla canzone, seppure anch’essi aperti ad articolati passaggi strumentali. Questo trio fiorentino venne formato nei primi anni ‘70, da Vincenzo Coccimiglio (tastiere) ed Agostino Nobile (basso, già nei Noi Tre), a cui si unì il batterista Giorgio Sorano…

Aria…ancora dalle parti della nostrana AMS per un altro importantissimo recupero, quello di “Aria”, il capolavoro del 1972 di Alan Sorrenti, ristampato in vinile da 180 gr.  Un disco ancora influenzato dal progressive, ma ricco di elementi di assoluta novità che lo rendono ancora di estrema originalità, primo fra tutti un utilizzo della voce in grado di tracciare, non a torto, paralleli con autentici “mostri sacri” dello strumento del calibro, ad esempio, di Tim Buckley…

Campo di Marte…Originariamente pubblicato dalla United Artists nel 1973, il primo ed unico LP omonimo dei Campo Di Marte nella ristampa opera della AMS. Uno dei dischi piu’ considerati del rock progressivo italiano, “Campo di Marte” e’ un album concettuale incentrato sulla stupidita’ della guerra: il disco si suddivide in sette movimenti in cui brevi parti cantate si alternano con lunghe improvvisazioni di chitarra e tastiera, interrotte da improvvisi attimi di quiete a base di flauto, mellotron e chitarra acustica. I Campo Di Marte si formano a Firenze nel 1971 ad opera del chitarrista Enrico Rosa, del flautista Mauro Sarti e del bassista Richard Ursillo (accreditato sull’album come Paul Richard)…

Gleemen…I Gleemen vennero Formati a Genova intorno al 1965 da Pier Nicola “Bambi” Fossati, Cassinelli e Traverso insiema al chitarrista Marco Zoccheddu (poi nella Nuova Idea). Questo loro unico album, uscito nel 1970 ed appena ristampato ad opera della Vinyl Magic, è un lavoro vicino al rock classico, con forti influenze anni ‘60 ed alcuni tipici elementi dei lavori successivi dei Garybaldi: lo stile chitarristico selvaggio, ispirato da Hendrix, di Bambi, il sottofondo di organo ed una solida base ritmica. La stessa formazione cambiò nome in Garybaldi nel 1971, con un suono pero’ più vicino al prog, ma mantenendo lo stile del gruppo precedente, con la chitarra aggressiva di Bambi Fossati in grande evidenza…

Osanna…Ancora Vinyl Magic è responsabile della ristampa del secondo album degli Osanna dal titolo completo ”Preludio, tema, variazioni e canzona”,  la cui prima tiratura risale al 1972 ad opera della Fonit. Uscita dopo ”L’uomo” (1971) e prima di ”Palepoli” (1973), nota anche per essere la colonna sonora del film ”Milano calibro 9”, questa opera del gruppo napoletano venne realizzata con la collaborazione di Luis Bacalov, in qualita’ di arrangiatore e direttore dell’orchestra. Si tratta di un lavoro molto variegato, con brani dai toni assai diversi fra loro, in linea con le caratteristiche di molti album usati come colonne sonore: si passa da potenti hard rock in cui si alternano flauto e chitarre distorte con reminiscenze dei Jethro Tull, con passaggi orchestrali, momenti rarefatti e notturni ed alcuni brani vicini al pop melodico, mentre il rock progressivo aleggia su gran parte del disco…

Paese dei Balocchi…sempre Vinyl Magic per la ristampa del primo omonimo album del Paese Dei Balocchi, gruppo di Roma formato nel 1971 e comprendente due ex-Under 2000, un gruppo che aveva realizzato alcuni singoli nel 1970. Questo loro unico album e’ un tipico disco di prog sinfonico italiano con forti influenze classiche e tastiere in netta evidenza, alcuni arrangiamenti orchestrali nello stile successivamente ripreso dal Rovescio della Medaglia per Contaminazione, e parti vocali brevi. Il disco contiene due lunghe suite divise in piccoli movimenti dai titoli lunghi e complessi. Il gruppo si sciolse intorno al 1974, dopo aver registrato i demo per un secondo album mai pubblicato. Un altro gruppo chiamato Il Paese dei Balocchi ha realizzato negli anni seguenti due singoli commerciali, ma non c’e’ nessun collegamento…

Frattaglie di (puro) vinile…8

di Marco Tagliabue

21 giugno 2010

Cure Faith…La Vinyl Lovers ristampa in edizione ampliata a doppio LP il classico Faith dei Cure, secondo atto del 1981 dell’immortale trilogia “gotica” iniziata l’anno prima con Seventeen Seconds e conclusa con il successivo Pornography nel 1982. Alle due classicissime facciate del lavoro originale si aggiunge un terzo lato occupato integralmente dalla fantomatica Carnage Visors, evocativo strumentale pubblicato in origine nella versione in cassetta dell’album, ed una quarta facciata con cinque brani inediti su LP, ovvero la celeberrima Charlotte Sometimes, edita nel 1981 solo su singolo e poi inclusa in varie raccolte, le outtakes Going Home Time, The Violin Song e A Normal Story  del 1980/81 e Forever, registrata dal vivo nell’estate del 1981… 

Wilde Flowers…ancora in casa Vinyl Lovers per segnalare la pubblicazione, per la prima volta su vinile, dei leggendari demos (1964-1967) dei Wilde Flowers, il leggendario gruppo che dette vita alla scena di Canterbury nella seconda meta’ degli anni ‘60. La band, che non ha mai fatto uscire alcunche’ durante la propria esistenza, includeva Robert Wyatt, Kevin Ayers, Hugh Hopper (tutti poi nei Soft Machine), insieme ai futuri membri dell’ altra band leader del movimento, i  Caravan (David Sinclair, Richard Sinclair, Pye Hastings, Richard Coughlan, Brian Hopper). Il materiale presente e’ vicininissimo ai primi Soft Machine. L’album include 19 tracce tutte assolutamente inedite. Lato 1: Impotence 2. Those Words They Say 3. Don’t Try To Change Me 4. Parchman Farm 5. Almost Grown 6. She’s Gone 7. Slow Walkin’ Talk 8. He’s Bad For You 9. It’s What I Feel (A Certain Kind) 10. Never Leave Me 11. Just Where I Want/Lato 2: 1. Time After Time 2. No Game When You Lose 3. Why Do You Care 4. The Pieman Cometh 5. Summer Spirit 6. She Loves To Hurt 7. The Big Show 8. Memories…

Germs…la label è sempre la stessa, l’ormai benemerita Vinyl Lovers, ma il campo d’azione cambia totalmente. Dalle melliflue lande canterburiane ai torridi palchi calcati da una delle più grandi punk band americane (e non solo) di sempre, il passo sembra davvero l’equivalente di un salto triplo. Eppure anche la voce di Darby Crash e la chitarra di Pat Smear, il braccio e la mente dei fantastici Germs, hanno la loro poesia. Maledetta, probabilmente, ma comunque poesia. Media Blitz raccoglie incisioni dal vivo all’Hong Kong Cafè di Los Angeles del 1978 ed al leggendario Whisky a Go-Go del 1979, più un paio di registrazioni effettuate ai S.I.R- Studios. Punk rock della f(r)attura migliore…

Jacula…originariamente stampato in sole 300 copie e non distribuito nei negozi, ma venduto attraverso canali alternativi agli appassionati di cose ”esoteriche”, ritorna alla luce ad opera della genovese Black Widow un disco che definire di culto è puro eufemismo. Si tratta dell’album In Cauda Semper Stat Venenum, unico parto del progetto Jacula, che prese le mosse nel lontanissimo 1966 dalle parti di Milano ad opera del trio Bartoccetti/Norton/Tiring. Una sorta di “spoken word” fra atmosferiche distese strumentali in un clima fra il fantastico e l’orrorifico. Un lavoro originalissimo e “maledettamente” attuale…

Brainticket…dopo quella del terzo album Celestial Ocean del 1973, di cui vi abbiamo già riferito nelle precedenti frattaglie, la Lilith ristampa in vinile 180 gr. con accluso Cd audio anche i primi due album degli svizzeri Brainticket.  Stiamo parlando del mefistofelico debutto di Cottonwoodhill del 1971, un lungo trip acido con spiccate influenze kraute dominato dall’organo di Joel Vandroogenbroeck e dagli strani vocalizzi del cantante Dawn Muir, bandito in molti Paesi all’epoca della sua pubblicazione anche a causa dei comprovati effetti nefasti sulla psiche degli ascoltatori più indifesi, e dell’appena più canonico secondo atto di Psychonaut, nei negozi l’anno successivo ad opera di una formazione completamente rinnovata, più orientato alla forma canzone e ad un concetto un po’ meno latente di melodia, applicato con successo sia nel canto che nella struttura strumentale…

Vibrators…a quasi trentacinque anni dalla sua esplosione, i Vibrators tracciano con questo Punk: The Early Years una sorta di Bignamino del punk-rock attraverso la rilettura di una ventina di classici del periodo. Fra i nomi coverizzati senza pietà spiccano Clash, Damned, Ramones, Dead Boys, Sex Pistols, Saints, Undertones, Sham 69 oltre, naturalmente, agli stessi Vibrators, presenti con ben quattro brani. In vinile 180 gr. su etichetta Vinyl Lovers…

Johnny…e per finire, sempre in casa Vinyl Lovers, la ristampa dell’ultima, controversa, testimonianza in studio di Johnny Thunders, dal titolo poco punk di Que Sera Sera,  che raccoglie una serie di brani messi su nastro nel 1985 con l’aiuto di svariati amici per quella che sarebbe stata una delle ultime testimonianze di uno dei padri fondatori del punk rock, prima che una morte molto punk rock se lo portasse via. Un disco lontano dai canoni che i trascorsi del suo autore avrebbero contribuito ad edificare, ma non disprezzabile… 

 

Frattaglie di (puro) vinile…7

di Marco Tagliabue

13 giugno 2010

Neu! 86…Dopo l’inclusione nel box quadruplo Neu! Vinil Box, di cui vi abbiamo già rendicontato nelle ultime frattaglie, e dopo un’edizione semiclandestina in CD su etichetta Captain Trip nel 1995, vede finalmente la luce in vinile su etichetta Gronland Neu! 86, il fantomatico quarto album del fantastico duo di Dusseldorf rimasto per lungo tempo inedito. Si tratta di un lavoro al quale Klaus Dinger e Michael Rother misero mano fra il 1985 ed il 1986, in un tentativo piuttosto maldestro di rimettere in pista i Neu! a dieci anni dal loro scioglimento. Nulla di irresistibile, quindi, e nulla di lontanamente paragonabile allo splendore dei tre album storici Neu!, Neu! 2 e Neu! 75. Un album destinato quasi esclusivamente a fans e completisti che ha comunque messo una bella pezza su un buco nella storia dei Neu!…

Deutsche Elektronische Musik…Rimaniamo in ambito krauto per segnalare questa interessante pubblicazione su etichetta Soul Jazz Records. In doppio Cd o in due volumi in doppio Lp ha visto la luce questa splendida antologia dal titolo programmatico di Deutsche Elektronische Musik che può rappresentare un’ottimo biglietto da visita per il neofita ma, al tempo stesso, riserverà sicuramente qualche sorpresa anche al kraut-rocker più incallito. Ciò grazie ad una cura e ad un criterio particolare nella selezione dei brani e degli autori, che affianca i classici ad artisti che hanno vissuto più nell’ombra, alternando brani manifesto ad altre perle un pò più oscure. Questa la track-list:

1. Can — Aspectacle    
2. Between — Devotion    
3. Harmonia — Dino    
4. Gila — This Morning    
5. Kollectiv — Rambo Zambo    
6. Michael Bundt — La Chasse Aux Microbes    
7. E.M.A.K — Filmmusik    
8. Popol Vuh — Morgengruss    
9. Conrad Schnitzler — Auf Dem Schwarzen Kanal    
10. La Düsseldorf — Rheinita    
11. Harmonia — Veterano    
12. Faust — It’s A Rainy Day, Sunshine Girl    
13. Neu! — Hallo Gallo    
14. Cluster — Heisse Lippen    
15. Ibliss — Hi Life    
16. Dieter Moebius — Hasenheide    
17. Amon Duul II — Fly United    
18. Popol Vuh — Aguirre 1    
19. Ash Ra Tempel — Daydream    
20. Tangerine Dream — No Man’s Land    
21. Amon Duul II — Wie Der Wind Am Ende Einer Strasse    
22. Roedelius — Geradewohl    
23. Can — I Want More    
24. Deuter — Soham

 

A Certain Ratio…Sempre su Soul-Jazz Records un altro disco che c’entra poco con quello che, secondo la denominazione, dovrebbe essere il principale campo d’azione della label. Si tratta di Early , doppio nell’edizione in vinile, preziosa raccolta dei mancuniani A Cartain Ratio, una fra le prime band a firmare per la Factory di Tony Wilson per la quale debuttarono nel 1981 con lo splendido …To Each. Il materiale raccolto spazia dal 1978 al 1985 ed include anche un libretto di 36 pagine…

Brainticket…Due interessanti pubblicazioni in casa Lilith, label che si era già fatta notare, fra l’altro, per una fedele e quanto mai necessaria ristampa del primo omonimo album dei Faust, con un artwork del tutto fedele al mitico originale (è necessario ricordarlo? Vinile trasparente in busta trasparente con radiografia di una mano, o meglio di un pugno, con inserto plastificato, anch’esso trasparente, con note e testi in caratteri rossi…quando anche l’occhio vuole la sua parte). Questa volta sono i Tangerine Dream ad essere rivisitati con l’album Run To Vegas, una compilation con rare tracce della band tedesca, comprensiva anche dei singoli realizzati da Edgar Froese con i precursori The Ones. Tocca poi ai Brainticket, svizzeri di provenienza ma certamente tedeschi d’adozione, con la ristampa del capolavoro del 1973 Celestial Ocean. In entrambi i casi edizione in vinile da 180 grammi con Cd audio accluso…

Milano New Wave 1980-83…Dopo le ristampe, in Cd e vinile limitato a 300 copie delle storiche compilation Gathered e Body Section, delle quali vi abbiamo ampiamente riportato sul numero 99 di Late For The Sky, la toscana Spittle Records getta un altro sguardo negli antri più reconditi della new wave italiana, questa volta quella di stanza nel capoluogo lomabrdo, con l’ottima raccolta Milano New Wave 1980-83, ancora in Cd e vinile limitato a 300 copie, con scaletta diversa e quattro brani nell’edizione Lp non presenti su quella in Cd. Furbacchioni…

Jeffrey Lee Pierce…Dopo il sentito omaggio di We Are Only Riders, il tributo uscito a inizio anno su Glitterhouse con materiale inedito di Jeffrey Lee Pierce scovato in soffitta e rimesso a nuovo da un prestigioso stuolo di amici/colleghi, e contemporaneamente all’ennesima ristampa del debutto capolavoro Fire Of Love dei suoi Gun Club, esce in vinile in edizione limitata a 1000 copie ad opera della label Bang, Six String Sermon, un album che indaga sull’aspetto più bluesy del compianto leader dei Gun Club con una raccolta di brani acustici e rurali che scavano come non mai nella sua anima tormentata, secondo lo stile più classico degli autori del delta del Mississippi…

Frattaglie di (puro) vinile…6

di Marco Tagliabue

9 aprile 2010

Neu!…Il 10 maggio su etichetta Groenland uscirà un box limitato a 1.000 copie contenente l’intera discografia in vinile dei Neu!, la leggendaria kraut-rock band tedesca, insieme a del materiale inedito, un libro di 36 pagine con foto inedite realizzate da Anton Corbijn e un coupon con il codice per il download digitale delle canzoni e per ricevere una preziosa t-shirt del gruppo. Quattro LP e 1 12″ così suddivisi: 1. Neu! (LP) 2. Neu! 2 (LP) 3. Neu! 75 (LP) 4. Neu! 86 (LP inedito) 5. Neu! 72 Non-Public Test (12″ inedito)…

Sea Voids …Un paio di curiosità da casa Thrill Jockey…”Sea Voids”, l’ultima fatica dei fantastici Pontiak (ancora per poco perchè a maggio uscirà il nuovo album “Living”, di cui già vi preannuncio una stampa di 1.000 copie in vinile oro fluorescente), formalmente un EP ma in realtà un LP vero e proprio dall’alto dei suoi oltre 30′ di durata, è stato pubblicato soltanto in edizione limitata di 1.000 copie in vinile. Inutile dire che si tratta di un gran bel lavoro, degna appendice dell’ottimo “Maker” dell’estate scorsa…

White Hills…L’omonimo terzo album dei White Hills, che abbiamo visto recentemente in tour nel nostro Paese proprio con i Pontiak, esce invece nei due supporti con differenti artwork e track-list. L’edizione in CD, copertina rosso/arancio, comprende tre brani inediti nella versione in vinile: Counting Sevens, We Will Rise e Glacial. L’edizione in LP, invece, limitata a 1.000 copie dalla splendida copertina argentata con elementi in rilievo, riporta due brani non compresi nella scaletta del CD, In Circles e In Circles Too, oltre al solito coupon per scaricare l’album nella versione CD ed avere quindi la totalità delle tracce. Parrebbe, purtroppo, che la stampa in vinile sia già esaurita (così almeno recita il sito ufficiale della Thrill Jockey), ma questo, lo sappiamo, non fa che accrescere la vostra sete di irriducibili Vinyl Hunters…

Robert Johnson…Un salto nel tempo e nello spazio per tornare sul Pianeta Terra e bussare alle porte della Doxy, una delle label più attive nel campo delle ristampe di qualità. “King Of The Delta Blues-The Complete Recordings” è il titolo di un cofanetto di tre LP che riassembla l’intero universo sonoro della breve ma folgorante carriera di Robert Johnson, il padre del blues rurale, maggiore e principale influenza di chiunque si sia accostato a questo genere, da Muddy Waters ad Eric Clapton…

Miles Davis…e un cenno anche per le preziose ristampe di due titoli che non hanno certo bisogno di presentazioni: la colonna sonora di “Lift To The Scaffold” (in italiano “Ascensore per l’Inferno”), fra i capolavori di Miles Davis, anno di grazia 1958, ed il quasi contemporaneo ”Du Jazz Dans Le Ravin” di Serge Gainsbourg, che segnò l’avvicinamento alla musica jazz da parte dell’enfant terrible della Serge Gainsbourgcanzone francese. Entrambi in vinile 180 grammi…

…Torniamo nel 2010 e torniamo in Italia per segnalarvi che, contrariamente alle ormai assodate abitudini dell’industria discografica sia major che indipendente, che prevedono la pubblicazione di un album in vinile solo qualche mese dopo l’uscita del CD, per dare giustamente modo agli ormai pochi acquirenti che “tirano la carretta” (e nella maggioranza dei casi preferirebbero il vinile) di portarsi a casa prima il CD e poi non resistere davanti al disco nero, due delle pubblicazioni che faranno più rumore nel corso del 2010, ovvero il nuovo Baustelle “I Mistici Dell’Occidente” ed il ritorno degli …A Toys Orchestra con “Midnight Talks” dopo i fasti di “Technicolour Dreams”, sono uscite contemporaneamente nelle due versioni. Che qualche capoccia si sia cominciato a fare qualche scrupolo di coscienza? Mah…

Flex Your Head…Giusto per saltare di palo in frasca, come del resto è nostro costume, segnaliamo la ristampa da parte della mitica Dischord della seminale antologia “Flex Your Head”, il migliore documento in circolazione sulla scena hardcore dei primi anni ottanta di Washington DC. Tra i protagonisti i Teen Idles e i Minor Threat di Ian MacKaye pre-Fugazi, gli State Of Alert di Henry Rollins, i Government Issue e gli Youth Brigade. Tutti nomi che dovrebbero dire qualcosa anche a chi non vive di pane e pugni sui denti…

So Tonight…Un’altra label che si segnala nel sempre più agguerrito mercato delle ristampe è la Plain Recordings. Merito suo se tornano disponibili in vinile il secondo ed il terzo album dei Mazzy Star, l’ottimo “So Tonight That I Might See” del 1993 ed il meno riuscito “Among My Swan” del 1996, e i due capolavori dei My Bloody Valentine che vanno sotto il nome di “Isn’t Anithing” e “Loveless”, 1988 e 1991 rispettivamente…

Spacemen…Ma, a parere di chi scrive, ancora meglio ha fatto la rinata Fire Records, etichetta di casa Spacemen 3, che ha ripubblicato in vinile 180 grammi due dei capolavori assoluti della neopsichedelia inglese degli anni ottanta, ovvero il debutto di Sonic Boom e compagni del 1986 “Sound Of Confusion” ed il mirabolante seguito ”The Perfect Prescription” del 1988, oltre al live “Performance”, registrato ad Amsterdam nello stesso anno durante il tour promozionale di “The Perfect Prescription”, che ben testimonia il clima arroventato di quelle incredibili gig…

Arab Strap…Tempo di box retrospettivi anche per gli Arab Strap. Il 15 aprile uscirà “Scenes Of A Sexual Nature”, limitato a 1.000 copie, contiene 1 LP singolo, 2 Lp doppi e 2 Cd così suddivisi: 1. “The Week Never Starts Round Here” LP (il primo album del duo formato da Aidan Moffat e Malcom Middleton) 2. “Philophobia” 2LP (secondo lavoro sulla lunga distanza) 3. “Bonus Material” 2LP (Peel Sessions, rare, unreleased & live tracks) 4. Live CD (il primo concerto della band registrato nella sua interezza) 5. Studio CD (raccolta dei primi Ep per Chemikal Underground 1996/1998). Inoltre un CD Data con gli MP3 di tutti i brani del box, una replica della prima cassetta demo inviata alla Chemikal Underground, un poster stampato su entrambi i lati, note all’opera e certificato di autenticità firmati da Aidan Moffat e Malcom Middleton…

Frattaglie di (puro) vinile…5

di admin

2 febbraio 2010

Non so se il ritorno al vinile sia un fenomeno passeggero o modaiolo, ma è un fatto indiscutibile. Molti album vengono stampati anche in vinile (alcuni esclusivamente in questo formato), nei negozi gli scaffali si riempiono di album e anche la stampa se ne è occupata. Si tratta di edizioni limitate, spesso in materiale di ottima qualità (vinile 180 gm), quasi sempre con un codice che consente di scaricare i dischi anche in formato mp3 (per avvicinare il pubblico giovanile). Un elemento negativo è il prezzo, generalmente maggiore del compact. Ecco alcune delle uscite più interessanti degli ultimi mesi.

String Cheese IncidentString Cheese Incident: The Best Of Trick Or Treat (2 Lp Sci 2009). Una delle migliori jam band degli ultimi anni si è riformata per il festival di Rothbury ed ha reso disponibile sul suo sito un monumentale box di nove cd che ripercorrono i concerti di Halloween tra il ‘98 ed il ‘04, famosi per le scalette uniche con covers anche improbabili, travestimenti e carnevalate. Nei negozi è reperibile il best in doppio cd ed in doppio vinile (inseriti anche nel box). Il doppio album, con una copertina apribile ed un’ottima qualità sonora, comprende sette brani (sei covers ed un originale) tra i quali una versione molto soft di Walking On The Moon dei Police, le beatlesiane Come Together e Being For The Benefit Of Mr. Kite! ed un’esilarante Get Down Tonight di KC & The Sunshine Band con un finale strepitoso. La quarta facciata del doppio album è dedicata ad una versione debordante di Round The Wheel, un classico del gruppo, registrata ad Atlanta nel ‘98.     

 Gov’t Mule: By A Thread (2 Lp Evil Teen 2009) in vinile giallo 180 gm. Gov't Mule Il nuovo album dei Mule è eccellente, un ritorno ai massimi livelli dopo un paio di prove in studio non del tutto convincenti. L’edizione in vinile comprende una versione alternata di Inside Outside Woman Blues (take 1).

 PhishPhish: Joy (2 Lp Jemp 2009) in vinile 180 gm, copertina apribile, con il codice per scaricare l’album in mp3. Anche la più famosa jam band degli ultimi vent’anni è tornata con una serie di concerti trionfali ed un album in studio prodotto da Steve Lillywhite. Un bel disco focalizzato sulle canzoni, senza cercare di riproporre le improvvisazioni che rendono unici i concerti del gruppo del Vermont. La title track, la deliziosa Ocelot, la ballata Twenty Years Later e la suite Time Turns Elastic sono le tracce più convincenti di un disco di ottima qualità.  

 Joe Bouchard: Jukebox In My Head (Lp JB Music 2009). Il primo   disco solista dell’ex bassista dei Blue Oyster Cult è reperibile in vinile 180 gm. numerato e autografato (con una card per scaricare l’album in mp3 con tre bonus tracks) sul sito www.joebouchard.com.  Si tratta di un album molto vario ed interessante, da parte di un musicista che da tempo ha rinunciato alle luci della ribalta per dedicarsi alla famiglia e ad una vita meno stressante. Lasciati i BOC negli anni ottanta ha ripreso a studiare la chitarra, ha insegnato per anni nelle scuole, ha suonato con Dunaway & Smith (ex di Alice Cooper) e con il fratello Albert. Ed ora ha inciso un album nel quale canta (come in alcuni brani dei BOC), suona chitarra, basso e tastiere (alla batteria c’è Michael Cartellone dei Lynyrd Skynyrd) e compone buona parte del materiale. La prima facciata parte bene con Shadows On the Streets Of New York, ma prosegue un po’ alterna. Più continuo il secondo lato con la complessa Which Road Is Mine, la raffinata Kickin’ a Can scritta dal fratello Jim, lo strumentale d’atmosfera orchestrale Haunted Dance Floor e la conclusiva Dark Boat, un’intrigante ballata con un incisivo assolo di chitarra ed un coinvolgente crescendo finale con chitarra e sax in evidenza.          

 Jason IsbellJason Isbell & the 400 Unit (2 Lp Lightning Rod 2009), L’edizione in doppio vinile comprende anche il cd ed è reperibile sul sito www.jasonisbell.com Uno dei dischi dell’anno, con alcune ballate indimenticabili come Cigarettes and Wine, Streetlights a The Last Song I Ever Wrote. Per chi ama il suono sudista e stradaiolo dei Drive by Truckers e dei Black Crowes.

 Black Crowes: Before The Frost…Until The Freeze (2 Lp Red   Distribution 2009). Lo strepitoso doppio dei Corvi è uscito in cd (Before The Frost) con un codice per scaricare gratuitamente il secondo album (Until The Freeze). L’edizione in vinile colorato li comprende entrambi e molti la  preferiranno per questo. Sulla qualità del disco c’è poco da dire, è strepitoso. Molte tracce ricordano i tempi gloriosi della Band, da Appaloosa a Shine Along, ma non mancano nè i brani trascinanti come la controversa I Ain’t Hiding (ma il groove è irresistibile) e Been A Long Time, nè  slow da urlo come Last Place That Love Lives. Un doppio completo ed equilibrato, destinato a diventare un classico.

 Mike FarrisMike Farris: Shout! Live (2 Lp Ino/Columbia 2009). Il trascinante live di Farris, una miscela di gospel, soul e rhythm and blues entusiasmante (vedi LFTS n. 96), è reperibile sul sito www.mikefarrismusic.net in una splendida edizione in doppio vinile 180 gm. con copertina aperta, comprendente anche il cd, un poster autografato e inedite note di copertina ad un prezzo ragionevole. Il doppio album ha un brano in meno (Green Green Grass Of Home).   

 Graziano Romani: Zagor King Of Darkwood (2 Lp Coniglio Editore   2009). L’album del cantautore emiliano dedicato a Zagor è uscito in compact disc in edicola con copertina, disegni ed un fascicolo del disegnatore Gallieno Ferri con tavole inedite. Esiste anche una versione limitata in vinile reperibile sul sito www.coniglioeditore.it. Graziano è un grande appassionato di fumetti ed  ha dedicato questo album al celebre spirito con la scure, ottenendo un ottimo risultato. Brani scritti da Romani come Darkwood e la ballata Wilding’s Dream ed azzeccate covers dei tradizionali Molly Malone (con Andy White), The Willow Tree e On Top Of The Old Smoky (con Matthew Ryan) ricreano il mondo di Zagor e del suo amico Cico in modo accurato e molto gradevole per l’ascoltatore. Uno dei migliori dischi italiani dell’anno.             

Paolo Baiotti

Joe Bouchard

                                                             

Graziano RomaniBlack Crowes

Frattaglie di (puro) vinile…4

di Marco Tagliabue

10 gennaio 2010

Parliamo di qualche simpatico box vinilitico: Natale è ormai passato, per quanto il ricordo sia ancora abbastanza fresco, ma per un buon vinilmaniaco ogni occasione è buona per farsi qualche regalo…qui di seguito ne troverete qualcuno davvero succulento…

Cure…Andiamo in casa Vinyl Lovers per segnalare la pubblicazione in 1000 esemplari del cofanetto di 7 LP dei Cure “Fade Away-The Early Years Vinyl Box Set”, che contiene ”Seventeen Seconds”, “Faith” e “Pornography” in edizione gatefold doppio LP comprendente il disco originale ed un intero album  di extra tracks, oltre al debutto di “Three Imaginary Boys” in edizione singola con la scaletta classica…

Fleetwood Mac…non abbandoniamo queste mura amiche per parlare del box quadruplo “Fleetwood Mac In Concert-Live At The Boston Tea Party” che riporta un vasto estratto delle tre leggendarie esibizioni che l’allora band di Peter Green tenne nelle serate del 5-6-7 febbraio del 1970 al ‘Boston Tea Party’. Le registrazioni vennero effettuate con tecniche professionali con l’intenzione di trarne un album ufficiale dal vivo, ma l’improvvisa defezione del leader fece accantonare il progetto. I master furono ripresi in mano nel 1998 e vennero pubblicati nel triplo CD “The Boston Box” l’anno successivo. Questa è la prima edizione in vinile con artwork completamente rinnovato…

Motorhead …ora spostiamoci dalle parti dell’italianissima Earmark, label specializzata in ristampe collegata alla fiorentina Abraxas Records, per segnalarvi un’appassionante serie di raccolte a 45 giri…il primo box, “Born To Lose, Live To Win”, mette insieme 7 singoli dei Motorhead del periodo Bronze (1978-1981) oltre ad un bonus disc con il brano “St. Valentine Day Massacre”. Edizione limitata a 1500 copie. Questa la track list: 1) Louie Louie 2) Tear Ya Down 3) Overkill 4) Too Late Too Late 5) No Class 6) Like A Nightmare 7) Bomber 8) Over The Top 9) Ace Of Spades 10) Dirty Love 11) Motörhead (Live) 12) Over The Top (Live) 13) Please Don’t Touch 14) Bomber, Emergency…

Uriah Heep

…”Wake Up”, invece, raccoglie 6 fra i migliori singoli di una delle più influenti band dell’hard rock inglese, gli Uriah Heep. Inutile sprecare altre parole, la track list è più che eloquente: 1) Wake Up/ Set Your Sights (US, originally sleeveless) 2) Gypsy/Come Away Melinda (Italian) 3) Lady In Black/Simon The Bullit Freak (German) 4) Bird Of Prey / Lady In Black (Italian) 5) Look At Yourself / What Should Be Done (German) 6) July Morning/ Love Machine (Japanese)…

Atomic Rooster …è ora la volta dei magnifici e oscuri Atomic Rooster forse, insieme agli High Tide, la dark-prog band per eccellenza. “Devil’s Answer” raggruppa i primi cinque singoli dei Roosters, tutti pubblicati in Inghilterra fra il 1970 ed il 1972, più un’estemporanea collaborazione fra Vincent Crane e Chris Farlowe dell’anno successivo. Questa la track list: 1) Friday The 13th / Banstead  2) Tomorrow Night / Play The Game  3) Devil’s Answer / The Rock  4) Stand By Me / Never To Lose  5) Save Me /Close Your Eyes  6) Vincent Crane/ Chris Farlowe: Can’t Find A Reason / Moods…

Black Widow

…pensavate, a proposito di dark-prog, che ci fossimo dimenticati di loro, vero? E invece no, eccoli qui i Black Widow! “Come To The Sabbat” raccoglie gli unici tre 45′ pubblicati dalla band, oltre ad un paio di chicche: l’unico singolo edito dai Pesky Gee!, il gruppo dalle ceneri del quale si formarono i Widows nel 1970, e l’altrettanto unico singolo degli Agony Bag, esperienza teatral-musicale portata avanti da Clive Jones e Clive Box, in origine ai fiati ed alle pelli nei Black Widow, nel 1976. Questa la track list:  1) Single 1 – Pesky Gee: Where Is My Mind/A Place Of Heartbreak  2) Single 2 – Black Widow: Come To The Sabbat/Way To Power  3) Single 3 – Black Widow: Wish You Would/Accident  4) Single 4 – Black Widow: When My Mind Was Young/Come To The Sabbat  5) Single 5 – Agony Bag: Rabies Is A Killer/Never Never Land…

Black Sabbath

…e visto che li abbiamo evocati, ecco i Black Sabbath. “The Singles” raccoglie sei singoli pubblicati fra il 1970 ed il 1978 in un’accuratissima confezione che prevede, per ogni dischetto, una busta che ricalca fedelmente l’artwork dell’edizione originale inglese da un lato e quello dell’edizione giapponese dall’altro. La track list:  1) Evil Woman 2) Wicked World 3) Paranoid  4) The Wizard  5) Tomorrows Dream  6) Laguna Sunrise  7) Sabbath Bloody Sabbath  8) Changes  9) Never Say Die  10) She’s Gone  11) Hard Road  12) Symptom Of The Universe…

Marc Bolan

…”The Early Singles 1964-1968″ raccoglie le primissime registrazioni di un Marc Bolan non ancora T.Rex e quasi non ancora Tyrannosaurus Rex…un Marc Bolan ancora lontano da tacchi alti, lustrini e paillettes, ma sicuramente più vicino alla sensibilità dei nostri cuori. Il primo demo, i primi tre singoli solisti, il primo singolo con i John’s Children ed il primo con i Tyrannosaurus Rex per un totale di sei preziosi 45 giri. Questa la track list:  1) The Road I’m On (Gloria)  2) Blowin’ In The Wind  3) The Wizard  4) Beyond The Risin’ Sun  5) The Third Degree  6) San Francisco Poet  7) Hippy Gumbo  8) Misfit  9) Sleepy Maurice  10) Cat Black  11) Hot Rod Mama  12) Sara Crazy Child…

…Per questa volta è tutto, con tanti saluti agli scampoli delle vostre tredicesime…

Frattaglie di (puro) vinile…3

di Marco Tagliabue

1 dicembre 2009

…ennesima ristampa vinilitica per gli album “storici” dei Kraftwerk post kraut-rock (”Autobahn”, “Radio Activity”, “Trans Europe Express”, “The Man Machine”, “Computer World”…c’era bisogno di ricordarlo?). Questa volta l’etichetta è la Mute e la novità è rappresentata da copertine “esclusive”, ovvero diverse anche se in qualche modo collegate a quelle originali, e da un libro fotografico di 16 pagine per ogni titolo…

…sull’onda del successo underground degli OM con il recente, ottimo, “God Is Good”, la Holy Mountain ha ristampato i primi due vinili della band formata dal basso di Al Cisneros e dall’allora batterista Chris Hakius. Si tratta di “Variations On A Theme” del 2004 e di “Conference Of The Birds” del 2006, due lavori che non mancheranno di stregare chi è stato appena conquistato dalle sonorità mistico/ipnotiche di “God Is Good”…

…un’altra ristampa importantissima è quella di “She Hangs Brightly”, primo fantastico album del 1990 dei Mazzy Star, il progetto post-Opal di David Robach con la meravigliosa Hope Sandoval. Sparito ormai da anni nel formato a 33 giri, poco reperibile anche sul mercato collezionistico, ritorna finalmente alla luce in vinile 180 gr. per opera della label Plain Recordings, alla quale va naturalmente tutto il nostro caloroso encomio…

…due preziosi cofanetti che farebbero un figurone adeguatamente impachettati ed infiochettati, anche perchè il loro contenuto è ormai piuttosto inusuale: la Fantasy pubblica una “Singles Collection” dei Creedence Clearwater Revival contenente nientepopodimeno che 15 7″ 45 giri mentre, su un versante completamente opposto, ci pensa la Touch And Go a raccontare la storia dei Jesus Lizard attraverso un’antologia retrospettiva in edizione limitata assemblata con nove singoli da tempo spariti dalla circolazione. Il titolo, laconico, è “Inch”…      

…vi avevamo  già parlato, nelle precedenti frattaglie, della riedizione della “Harry Smith’s Anthology Of American Folk” in differenti volumi in doppio vinile colorato ad opera della misteriosa label Doxy. Era toccato allora al primo tomo, dedicato alle “Ballads”: ora è la volta del vol. 2 “Social Music” e del vol.3, più generalisticamente intitolato “Songs”…

…fra le ultime pubblicazioni della stessa Doxy, anche il doppio album “Lady Day” di Billie Holiday, un’antologia preziosa contenente 35 classici della vocalist immortale…

…l’italica Lilith, invece, pubblica una “strana” antologia dei Tangerine Dream intitolata “Mysterious Semblance At The Strand Of  Nightmare”, un doppio vinile che rispercorre la storia dei corrieri cosmici per eccellenza attraverso una serie di registrazioni, anche rare, che coprono il periodo dal 1972 al 1979… 

…”Beatles Play Bob Dylan“…e chi l’avrebbe mai detto? (chiedo scusa a fans e completisti dei Beatles…). E’ il titolo di un album pubblicato dall’etichetta Vigotone all’interno del quale, come lascia intendere il titolo, i fab four rispolverano il repertorio del menestrello di Duluth…

…la Food ha ripubblicato “Modern Life Is Rubbish” e “Parklife”, due fra gli album più famosi della fase “brit-pop” dei Blur, in vinile colorato…

…aria di strenne natalizie anche in casa Music On Vinyl, con la ristampa del capolavoro di Jeff Buckley “Grace” e la pubblicazione di un doppio live con registrazioni risalenti agli anni 1995-1996 dal titolo “Mistery White Boy”. Entrambi in edizione per audiofili (?) in vinile 180 gr. …   

…agli amanti dei Doors consigliamo di non farsi sfuggire la riedizione, per la prima volta e non solo in vinile, dell’unico omonimo album di un oscuro gruppo della San Francisco del 1969, i Day Blindness, originariamente edito da un’oscura etichetta della città e diventato immediatamente feticcio per collezionisti. Responsabile del ripescaggio è la benemerita Studio 10 Records…

…l’avevamo evocato non molto tempo fa e siamo stati subito esauditi: la Virgin ha ristampato in vinile Faust IV, l’album probabilmente ideale per un primo approccio ai terroristi sonici di stanza alla comune di Wumme. Stessa etichetta con il vecchio logo della Virgin e artwork identico a quello dell’edizione originale, con il gusto dei particolari che davano notizia, fra l’altro, di un imminente tour con gli Henry Cow…

…dato il prezzo, che si dovrebbe aggirare sui 120/130 euro, questo è un “regalone” di Natale, ma coloro i quali potranno contare su una tredicesima piuttosto gonfia sappiano che è in commercio un box dei Dukes Of Stratosphear (gli XTC sotto mentite spoglie per chi ancora non lo sapesse), comprendente le edizioni in vinile 180 gr. ed in CD dei due album del curioso progetto, “25 O’ Clock” e “Psonic Psuspot Album”, splendidi esempi di psichedelia inglese dei sixties meglio di come si suonava all’Ufo Club, un bonus 7′ inedito ed un puzzle in cinquecento pezzi. Se possiamo fare felici grandi e piccini…

…un’altra gemma che ritorna finalmente alla luce è il mitico album “Almost Grown” di Lund Garrett, uno dei tanti oggetti volanti non identificati che attraversavano i cieli della West Coast negli anni d’oro. Registrato con il concorso di membri dei Quicksilver Messenger Service, Kak ed altre band minori, viene ripubblicato in copertina gatefold e con l’artwork originale dalla lungimirante World In Sound…

…e, per finire, parliamo ancora di Ufo a proposito dei misteriosi Wildfire, trio californiano di adozione texana, il cui unico album “Smokin” del 1969 è stato ristampato in 450 copie numerate dalla Shadoks Music. Heavy rock psichedelico fra i più rumorosi allora in circolazione che non mancherà di aprire nuove brecce nei cuori già martoriati dei fans di Blue Cheer et similia…

Frattaglie di (puro) vinile…2

di Marco Tagliabue

6 novembre 2009

…la Kill Rock Stars ha ristampato, solo in vinile, il primo mitico album omonimo delle Raincoats, pubblicato in origine nel 1978 ed introvabile a meno di 50 euro negli ospedali psichiatrici per collezionisti…

…la 4 men with beards, label specializzata in ristampe che abbiamo già lodato in occasione della riedizione vinilitica di “So Far” dei Faust, ripubblica in vinile 180 gr. i primi due LP degli Small Faces, il debutto omonimo del 1966 e “From The Beginning” dell’anno successivo… 

…tre LP ristampati solo in vinile anche per Gil Scott-Heron ad opera della Flying Dutchman: stiamo parlando del classico “Pieces Of A Man”, di “Free Will” e dell’esordio “Small Talk At 125th And Lenox”…

…ancora in casa 4 men with beards per segnalare la ristampa in vinile 180 gr. di due classici del folk non solo americano, stiamo parlando degli Holy Modal Rounders, che scorazzavano per il Greenwich Village insieme a Bob Dylan, e dei loro primi due lavori, “Holy Modal Rounders” del 1964 e “2″ del 1965…   

…la Vinyl Lovers, etichetta dal nome più che programmatico che vi invitiamo a raggiungere via web per spulciare l’interessante catalogo, ha ristampato (è inutile dirlo) solo su vinile il debutto di Shirley Collins “False True Lovers”…      

…per rimanere in ambito folk segnaliamo anche la ristampa vinilitica ad opera della Folkways del terzo album di Elizabeth Cotten “When I’m Gone” e di due dischi di Lucinda Williams, “Happy Woman Blues” e “Ramblin’ On My Mind”…

…lasciamo definitivamente la 4 men with beards segnalando anche le ristampe in vinile 180 gr. dei due album più celebri dell’Iggy Pop solista, “The Idiot” e “Lust For Life”, entrambi editi nel 1977 con il Duca Bianco in sala di regia…

…la nostrana Get Back ha invece stampato per la prima volta, solo su vinile,  il “Live At The Hurrah” degli Young Marble Giants, che contiene le registrazioni di un live newyorkese del 1980…  

…ancora un’etichetta nostrana, la Lilith, e due ottime operazioni di recupero. Il doppio vinile “Shakin’ Street” degli MC5 è una collezione di 25 tracce demo, inediti e performance dal vivo che fotografa l’intera carriera dei rockers di Detroit. Rispetto alle 18 tracce dell’edizione in CD, che comunque viene allegata gratuitamente all’album, contiene numerose chicche fra le quali la versione censurata di “Kick Out The Jams”, l’outtake “Gotta Keep Moving” dalle registrazioni di “High Time” ed il brano “Duna Sister Anne” registrato in occasione della reunion del 2003 con Lemmy dei Motorhead…Addirittura un triplo vinile colorato secondo l’iconografia bianco/rosso/blu dello stile mod per i Who del leggendario “Live At The Isle Of Wight 1970″…    

…introvabili per lungo tempo nell’amato supporto vinilitico anche nei già citati ospedali psichiatrici, ritornano finalmente alla luce in formato LP i capolavori degli Spacemen 3. Stiamo parlando naturalmente del debutto “Sound Of Confusion” e del successore “The Perfect Prescription”, anno 1987 e 1988 rispettivamente, fra le opere più importanti della neopsichedelia non solo inglese degli eighties. La Fire Records completa il quadro con il live “Performance”, che cerca di riportare su disco il clima infuocato di una torrida esibizione ad Amsterdam nel 1988, durante il tour di supporto a “The Perfect Prescription”…        

…i Pontiak, di cui abbiamo già tessuto le lodi nel n.96 di Late For The Sky, hanno invece pubblicato un Ep solo in vinile in edizione limitata di 1000 copie dal titolo “Sea Voids”. La label è la solita Thrill Jockey…

…la misconosciuta label Doxy ha pubblicato un doppio vinile trasparente intitolato “Anthology Of American Folk Vol. 1: Ballads” che contiene, appunto, le ballate tratte dalla celebre antologia sulla musica popolare americana curata e pubblicata nel 1952 da Harry Smith…  

…la stessa Doxy ristampa in vinile 180 gr. cinque titoli di uno dei grandi maestri della tradizione country americana: stiamo parlando di Hank Williams, del quale ritornano alla luce “I Saw The Light”, “Honky Tonkin”, “Sing Me A Blue Song”, “Ramblin’ Man” e “Sings”…

…la Island pubblica in LP un’edizione ultra-deluxe dell’ormai classico “The Unforgettable Fire” degli U2. Vinile pesante rimasterizzato e booklet di 16 pagine con foto inedite…

Frattaglie di (puro) vinile…

di Marco Tagliabue

25 ottobre 2009

…un’altro segno dei tempi che cambiano: dopo molti anni e molti (capo)lavori editi soltanto in CD, ”Ovations”, freschissimo nuovo album dei Piano Magic di Glen Johnson, vede la luce anche in una lussureggiante versione in vinile 180 gr. ad opera della label Make Mine Music, che cura anche la stampa in digitale…

…ennesima ristampa anche per il folk sui generis del Beck primevo di “One Foot In The Grave”. Questa volta ad opera di XL Recordings, in un doppio vinile con ben sedici bonus-tracks inedite…

…fra le proposte più eccitanti che ci giungono in questi giorni dalla Terra d’Albione, l’omonimo debutto degli XX esce in versione vinilitica su Young Turks con la bonus track inedita “Hot Like Fire”, mentre l’irresistibile ”A Brief History Of Love” dei Big Pink viene pubblicato da 4AD/Beggars Banquet anche in doppio vinile con un 12″ picture disc inedito…

…per la serie “quando è colorato mi attizza di più”, la label Vinyl Lovers ristampa i due capolavori dei Cure più decadenti, “Faith” e “Pornography”,  su vinile grigio e rosso in perfetto allineamento alle rispettive copertine, mentre la celeberrima Brain Records, etichetta simbolo del kraut-rock, da alle stampe l’ennesima riedizione dei vinili storici dei Neu!, l’incommensurabile triade “Neu”, Neu 2″ e “Neu 75″, divertendosi a giocherellare con la tavolozza dei colori…

…”Farm” il nuovo album dei rinati Dinosaur Jr. contiene nell’edizione in doppio LP un 7″ inedito in vinile bianco ed un lussuoso poster che riprende il tema della fantasiosa (e mostruosa) copertina…

…”Crazy Rhythms” e “The Good Earth”, album storici (soprattutto il primo…) dei grandissimi Feelies, sono stati ristampati da Domino in versione vinilitica con bunus tracks rappresentate da versioni live e cover di Beatles, Neil Young e Modern Lovers…         

…”Blow’n Chunks”, registrazione live di un concerto dei Flipper del novembre 1983 al CBGB’s di New York, edito in origine solo su cassetta Roir, è stato ristampato in vinile dalla stessa label con quattro brani in più rispetto alla versione originale…

…la versione in doppio vinile di “Veckatiest”, il nuovo lavoro di Grizzly Bear su Warp, contiene un booklet fotografico il quale, date le sue dimensioni, non poteva trovare posto nell’edizione in CD…

…”Fight 666″ degli Iron Maiden vede anche la luce in doppio vinile picture disc ad opera della lungimirante EMI…

…la Sub Pop ha appena pubblicato “Around The Weel”, triplo (!) vinile di b-sides, rarità e materiale precedentemente inedito di Iron & Wine…     

…Touch And Go ha ristampato in vinile l’intera discografia dei mitici Jesus Lizard, la Sub Pop ha fatto altrettanto per i Mudhoney, la Big Brother per gli Oasis e la Rhyno per i New Order e per gli Smiths. Tutto rimasterizzato in vinile 180 gr.

…”End Of Amnesia”, primo e insuperato album di Matt Ward, vede in questi giorni per la prima volta la luce in vinile ad opera della Future Farmer…

Ristampati i dischi di Bill Bruford

di Roberto Anghinoni

14 ottobre 2009

bruford 1
Il prossimo 9 novembre la Voiceprint pubblicherà le ristampe in vinile di quattro dischi di Bill Bruford, celebre batterista che ricorderete negli Yes, nei King Crimson, ma soprattutto autore di ottimi dischi da solista con importanti personaggi della scena jazz inglese. Questi i titoli: Feels Good To Me, One Of A Kind, Gradually Going Tornado e una compilation con altri artisti, Rock Goes To College. Le ristampe sono in edizione limitata di 1.000 copie.

Il CD? La Constellation se ne fa un baffo…

di Marco Tagliabue

12 ottobre 2009

I primi ad infilare nelle stampe in vinile dei propri album, che generalmente -e contrariamente a quella che purtroppo è una regola quasi assodata- escono ben prima dell’edizione ufficiale in CD,  un’anonima bustina con un anonimo dischetto argentato contenente la versione digitale del lavoro, senza sovrapprezzo alcuno, erano stati gli Shellac di Steve Albini. Un modo quasi sprezzante di dire che il CD, almeno quanto a costi vivi di produzione, vale poco più di niente. Ed un motivo in più per arrabbiarsi del suo prezzo assurdo. Ora anche la Constellation, gloriosa label canadese post-rock e non solo, sembra aver preso questa direzione. Fra le sue recentissime pubblicazioni, ad esempio, due “must” come il nuovo Vic Chesnutt, il bellissimo “At The Cut”, e “Prince Of Truth”,  l’ultima prova del progetto Evangelista di Carla Bozulich, allegano alla stampa in vinile a prezzo assolutamente standard anche la corrispondente edizione in CD.

Califone, un lato…inedito

di Marco Tagliabue

12 ottobre 2009

“All My Friends Are Funeral Singers”, il nuovo lavoro degli splendidi Califone di Tim Rutili, pubblicato in questi giorni da Dead Oceans, presenta, nella versione in doppio vinile, un’intera facciata di brani inediti rispetto alla “normale” (?) edizione in CD.