Posts Tagged ‘Harry Smith’

Frattaglie di (puro) vinile…3

di Marco Tagliabue

1 dicembre 2009

…ennesima ristampa vinilitica per gli album “storici” dei Kraftwerk post kraut-rock (”Autobahn”, “Radio Activity”, “Trans Europe Express”, “The Man Machine”, “Computer World”…c’era bisogno di ricordarlo?). Questa volta l’etichetta è la Mute e la novità è rappresentata da copertine “esclusive”, ovvero diverse anche se in qualche modo collegate a quelle originali, e da un libro fotografico di 16 pagine per ogni titolo…

…sull’onda del successo underground degli OM con il recente, ottimo, “God Is Good”, la Holy Mountain ha ristampato i primi due vinili della band formata dal basso di Al Cisneros e dall’allora batterista Chris Hakius. Si tratta di “Variations On A Theme” del 2004 e di “Conference Of The Birds” del 2006, due lavori che non mancheranno di stregare chi è stato appena conquistato dalle sonorità mistico/ipnotiche di “God Is Good”…

…un’altra ristampa importantissima è quella di “She Hangs Brightly”, primo fantastico album del 1990 dei Mazzy Star, il progetto post-Opal di David Robach con la meravigliosa Hope Sandoval. Sparito ormai da anni nel formato a 33 giri, poco reperibile anche sul mercato collezionistico, ritorna finalmente alla luce in vinile 180 gr. per opera della label Plain Recordings, alla quale va naturalmente tutto il nostro caloroso encomio…

…due preziosi cofanetti che farebbero un figurone adeguatamente impachettati ed infiochettati, anche perchè il loro contenuto è ormai piuttosto inusuale: la Fantasy pubblica una “Singles Collection” dei Creedence Clearwater Revival contenente nientepopodimeno che 15 7″ 45 giri mentre, su un versante completamente opposto, ci pensa la Touch And Go a raccontare la storia dei Jesus Lizard attraverso un’antologia retrospettiva in edizione limitata assemblata con nove singoli da tempo spariti dalla circolazione. Il titolo, laconico, è “Inch”…      

…vi avevamo  già parlato, nelle precedenti frattaglie, della riedizione della “Harry Smith’s Anthology Of American Folk” in differenti volumi in doppio vinile colorato ad opera della misteriosa label Doxy. Era toccato allora al primo tomo, dedicato alle “Ballads”: ora è la volta del vol. 2 “Social Music” e del vol.3, più generalisticamente intitolato “Songs”…

…fra le ultime pubblicazioni della stessa Doxy, anche il doppio album “Lady Day” di Billie Holiday, un’antologia preziosa contenente 35 classici della vocalist immortale…

…l’italica Lilith, invece, pubblica una “strana” antologia dei Tangerine Dream intitolata “Mysterious Semblance At The Strand Of  Nightmare”, un doppio vinile che rispercorre la storia dei corrieri cosmici per eccellenza attraverso una serie di registrazioni, anche rare, che coprono il periodo dal 1972 al 1979… 

…”Beatles Play Bob Dylan“…e chi l’avrebbe mai detto? (chiedo scusa a fans e completisti dei Beatles…). E’ il titolo di un album pubblicato dall’etichetta Vigotone all’interno del quale, come lascia intendere il titolo, i fab four rispolverano il repertorio del menestrello di Duluth…

…la Food ha ripubblicato “Modern Life Is Rubbish” e “Parklife”, due fra gli album più famosi della fase “brit-pop” dei Blur, in vinile colorato…

…aria di strenne natalizie anche in casa Music On Vinyl, con la ristampa del capolavoro di Jeff Buckley “Grace” e la pubblicazione di un doppio live con registrazioni risalenti agli anni 1995-1996 dal titolo “Mistery White Boy”. Entrambi in edizione per audiofili (?) in vinile 180 gr. …   

…agli amanti dei Doors consigliamo di non farsi sfuggire la riedizione, per la prima volta e non solo in vinile, dell’unico omonimo album di un oscuro gruppo della San Francisco del 1969, i Day Blindness, originariamente edito da un’oscura etichetta della città e diventato immediatamente feticcio per collezionisti. Responsabile del ripescaggio è la benemerita Studio 10 Records…

…l’avevamo evocato non molto tempo fa e siamo stati subito esauditi: la Virgin ha ristampato in vinile Faust IV, l’album probabilmente ideale per un primo approccio ai terroristi sonici di stanza alla comune di Wumme. Stessa etichetta con il vecchio logo della Virgin e artwork identico a quello dell’edizione originale, con il gusto dei particolari che davano notizia, fra l’altro, di un imminente tour con gli Henry Cow…

…dato il prezzo, che si dovrebbe aggirare sui 120/130 euro, questo è un “regalone” di Natale, ma coloro i quali potranno contare su una tredicesima piuttosto gonfia sappiano che è in commercio un box dei Dukes Of Stratosphear (gli XTC sotto mentite spoglie per chi ancora non lo sapesse), comprendente le edizioni in vinile 180 gr. ed in CD dei due album del curioso progetto, “25 O’ Clock” e “Psonic Psuspot Album”, splendidi esempi di psichedelia inglese dei sixties meglio di come si suonava all’Ufo Club, un bonus 7′ inedito ed un puzzle in cinquecento pezzi. Se possiamo fare felici grandi e piccini…

…un’altra gemma che ritorna finalmente alla luce è il mitico album “Almost Grown” di Lund Garrett, uno dei tanti oggetti volanti non identificati che attraversavano i cieli della West Coast negli anni d’oro. Registrato con il concorso di membri dei Quicksilver Messenger Service, Kak ed altre band minori, viene ripubblicato in copertina gatefold e con l’artwork originale dalla lungimirante World In Sound…

…e, per finire, parliamo ancora di Ufo a proposito dei misteriosi Wildfire, trio californiano di adozione texana, il cui unico album “Smokin” del 1969 è stato ristampato in 450 copie numerate dalla Shadoks Music. Heavy rock psichedelico fra i più rumorosi allora in circolazione che non mancherà di aprire nuove brecce nei cuori già martoriati dei fans di Blue Cheer et similia…

Frattaglie di (puro) vinile…2

di Marco Tagliabue

6 novembre 2009

…la Kill Rock Stars ha ristampato, solo in vinile, il primo mitico album omonimo delle Raincoats, pubblicato in origine nel 1978 ed introvabile a meno di 50 euro negli ospedali psichiatrici per collezionisti…

…la 4 men with beards, label specializzata in ristampe che abbiamo già lodato in occasione della riedizione vinilitica di “So Far” dei Faust, ripubblica in vinile 180 gr. i primi due LP degli Small Faces, il debutto omonimo del 1966 e “From The Beginning” dell’anno successivo… 

…tre LP ristampati solo in vinile anche per Gil Scott-Heron ad opera della Flying Dutchman: stiamo parlando del classico “Pieces Of A Man”, di “Free Will” e dell’esordio “Small Talk At 125th And Lenox”…

…ancora in casa 4 men with beards per segnalare la ristampa in vinile 180 gr. di due classici del folk non solo americano, stiamo parlando degli Holy Modal Rounders, che scorazzavano per il Greenwich Village insieme a Bob Dylan, e dei loro primi due lavori, “Holy Modal Rounders” del 1964 e “2″ del 1965…   

…la Vinyl Lovers, etichetta dal nome più che programmatico che vi invitiamo a raggiungere via web per spulciare l’interessante catalogo, ha ristampato (è inutile dirlo) solo su vinile il debutto di Shirley Collins “False True Lovers”…      

…per rimanere in ambito folk segnaliamo anche la ristampa vinilitica ad opera della Folkways del terzo album di Elizabeth Cotten “When I’m Gone” e di due dischi di Lucinda Williams, “Happy Woman Blues” e “Ramblin’ On My Mind”…

…lasciamo definitivamente la 4 men with beards segnalando anche le ristampe in vinile 180 gr. dei due album più celebri dell’Iggy Pop solista, “The Idiot” e “Lust For Life”, entrambi editi nel 1977 con il Duca Bianco in sala di regia…

…la nostrana Get Back ha invece stampato per la prima volta, solo su vinile,  il “Live At The Hurrah” degli Young Marble Giants, che contiene le registrazioni di un live newyorkese del 1980…  

…ancora un’etichetta nostrana, la Lilith, e due ottime operazioni di recupero. Il doppio vinile “Shakin’ Street” degli MC5 è una collezione di 25 tracce demo, inediti e performance dal vivo che fotografa l’intera carriera dei rockers di Detroit. Rispetto alle 18 tracce dell’edizione in CD, che comunque viene allegata gratuitamente all’album, contiene numerose chicche fra le quali la versione censurata di “Kick Out The Jams”, l’outtake “Gotta Keep Moving” dalle registrazioni di “High Time” ed il brano “Duna Sister Anne” registrato in occasione della reunion del 2003 con Lemmy dei Motorhead…Addirittura un triplo vinile colorato secondo l’iconografia bianco/rosso/blu dello stile mod per i Who del leggendario “Live At The Isle Of Wight 1970″…    

…introvabili per lungo tempo nell’amato supporto vinilitico anche nei già citati ospedali psichiatrici, ritornano finalmente alla luce in formato LP i capolavori degli Spacemen 3. Stiamo parlando naturalmente del debutto “Sound Of Confusion” e del successore “The Perfect Prescription”, anno 1987 e 1988 rispettivamente, fra le opere più importanti della neopsichedelia non solo inglese degli eighties. La Fire Records completa il quadro con il live “Performance”, che cerca di riportare su disco il clima infuocato di una torrida esibizione ad Amsterdam nel 1988, durante il tour di supporto a “The Perfect Prescription”…        

…i Pontiak, di cui abbiamo già tessuto le lodi nel n.96 di Late For The Sky, hanno invece pubblicato un Ep solo in vinile in edizione limitata di 1000 copie dal titolo “Sea Voids”. La label è la solita Thrill Jockey…

…la misconosciuta label Doxy ha pubblicato un doppio vinile trasparente intitolato “Anthology Of American Folk Vol. 1: Ballads” che contiene, appunto, le ballate tratte dalla celebre antologia sulla musica popolare americana curata e pubblicata nel 1952 da Harry Smith…  

…la stessa Doxy ristampa in vinile 180 gr. cinque titoli di uno dei grandi maestri della tradizione country americana: stiamo parlando di Hank Williams, del quale ritornano alla luce “I Saw The Light”, “Honky Tonkin”, “Sing Me A Blue Song”, “Ramblin’ Man” e “Sings”…

…la Island pubblica in LP un’edizione ultra-deluxe dell’ormai classico “The Unforgettable Fire” degli U2. Vinile pesante rimasterizzato e booklet di 16 pagine con foto inedite…