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JOE BOUCHARD – Strange Legends

di Paolo Baiotti

4 ottobre 2020

strange[378]

JOE BOUCHARD
STRANGE LEGENDS
Rockheart Records 2020

Joe Bouchard ha esordito da adolescente con The Regal Tones; insieme al fratello batterista Albert ha condiviso questa prima esperienza e poi quella fondamentale dei Blue Oyster Cult, di cui entrambi sono stati membri fondatori. Joe ne è stato il bassista dal 1971 al 1986, ma non solo: ha scritto e cantato tracce fondamentali come la psichedelica Screams, Hot Rails To Hell, Morning Final, Celestial The Queen, l’immensa Astronomy e l’inquietante Nosferatu. In seguito ha studiato e insegnato musica e, dopo un intervallo di qualche anno, ha ripreso a suonare formando gli X Brothers che hanno inciso tre dischi tra il ’97 e il 2012, esordendo come solista nel 2008 con Jukebox In my Head seguito da altri quattro album, prodotti e pubblicati in modo indipendente, senza nessun appoggio esterno e quindi poco conosciuti se non dai fans più fedeli. Nel contempo ha formato il trio Blue Coupe nel 2010 con il fratello Albert e Dennis Dunaway, bassista fondatore dell’Alice Cooper Group, con il quale aveva già collaborato in un altro trio, BBD (Bouchard, Dunaway & Smith): hanno inciso tre dischi e sono tuttora attivi, alternando nei concerti brani della band e provenienti dalle rispettive carriere con i BOC e Alice Cooper.
In queste numerose esperienze Joe ha ripreso a suonare la chitarra, il suo primo strumento, lasciando in secondo piano il basso. Strange Legends è stato inciso quasi tutto da solo: chitarra, voce, basso, tastiere, tromba e mandolino sono nelle mani di Bouchard, con la batteria affidata a Mickey Curry, che suona da una vita nella band di Bryan Adams e come session man ha collaborato, tra gli altri, con Hall & Oates, The Cult, Debbie Harry, Tom Cochrane, Elvis Costello, Alice Cooper. Dopo avere firmato un contratto con la Rock Heart Records, che pubblicherà anche il nuovo atteso album del fratello Albert, Joe ha forse la possibilità di allargare il suo pubblico. L’accurata produzione e la diffusione di parecchi video su You Tube delle nuove canzoni sono il primo passo; il blocco dei concerti a causa della pandemia purtroppo è un ostacolo alla conoscenza del disco, perché si sa che oggi poche radio trasmettono nuovi brani di artisti rock considerati del passato, ma Strange Legends ha alcune tracce che potrebbero ottenere una buona programmazione. Intanto in Olanda il disco sta avendo un ottimo riscontro e le recensioni europee sono positive.
In effetti si tratta di un album di rock energico, come testimoniato dall’opener The African Queen, ispirata dall’omonimo film (La Regina d’Africa del 1951), che ricorda le atmosfere misteriose dei Blue Oyster Cult. Bouchard ha scritto sei brani, un paio con l’aiuto dello scrittore e sceneggiatore John Shirley, mentre quattro sono dell’amico John Elwood Cook che ha già collaborato con lui in passato. Il garage rock di Forget About Love e l’affascinante Walk Of Fame attraversata da un riff incisivo completano il riuscito tris d’apertura. Sembra più scontato l’up-tempo Hit And Run, ma lo strumentale Racing Thru The Desert, in cui Joe suona anche la tromba e l’inquietante She’s A Legend ci riportano ad atmosfere più coinvolgenti. L’unica cover è una discreta ripresa di All Day And All Of The Night dei Kinks che precede l’oscura ballata Once Upon A Time At The Border, che non avrebbe sfigurato in Spectres o Agents Of Fortune.
Nel finale la ritmata Bottom For The Bottomless in cui spiccano le linee di basso di Joe, l’eterea ballata Strangely In Love e l’insistente melodia di Winter confermano il giudizio positivo sul disco.
Una prova solista di buon livello da parte di un artista che a 71 anni dimostra di avere ancora qualcosa da dire.

Frattaglie di (puro) vinile…5

di admin

2 febbraio 2010

Non so se il ritorno al vinile sia un fenomeno passeggero o modaiolo, ma è un fatto indiscutibile. Molti album vengono stampati anche in vinile (alcuni esclusivamente in questo formato), nei negozi gli scaffali si riempiono di album e anche la stampa se ne è occupata. Si tratta di edizioni limitate, spesso in materiale di ottima qualità (vinile 180 gm), quasi sempre con un codice che consente di scaricare i dischi anche in formato mp3 (per avvicinare il pubblico giovanile). Un elemento negativo è il prezzo, generalmente maggiore del compact. Ecco alcune delle uscite più interessanti degli ultimi mesi.

String Cheese IncidentString Cheese Incident: The Best Of Trick Or Treat (2 Lp Sci 2009). Una delle migliori jam band degli ultimi anni si è riformata per il festival di Rothbury ed ha reso disponibile sul suo sito un monumentale box di nove cd che ripercorrono i concerti di Halloween tra il ‘98 ed il ‘04, famosi per le scalette uniche con covers anche improbabili, travestimenti e carnevalate. Nei negozi è reperibile il best in doppio cd ed in doppio vinile (inseriti anche nel box). Il doppio album, con una copertina apribile ed un’ottima qualità sonora, comprende sette brani (sei covers ed un originale) tra i quali una versione molto soft di Walking On The Moon dei Police, le beatlesiane Come Together e Being For The Benefit Of Mr. Kite! ed un’esilarante Get Down Tonight di KC & The Sunshine Band con un finale strepitoso. La quarta facciata del doppio album è dedicata ad una versione debordante di Round The Wheel, un classico del gruppo, registrata ad Atlanta nel ‘98.     

 Gov’t Mule: By A Thread (2 Lp Evil Teen 2009) in vinile giallo 180 gm. Gov't Mule Il nuovo album dei Mule è eccellente, un ritorno ai massimi livelli dopo un paio di prove in studio non del tutto convincenti. L’edizione in vinile comprende una versione alternata di Inside Outside Woman Blues (take 1).

 PhishPhish: Joy (2 Lp Jemp 2009) in vinile 180 gm, copertina apribile, con il codice per scaricare l’album in mp3. Anche la più famosa jam band degli ultimi vent’anni è tornata con una serie di concerti trionfali ed un album in studio prodotto da Steve Lillywhite. Un bel disco focalizzato sulle canzoni, senza cercare di riproporre le improvvisazioni che rendono unici i concerti del gruppo del Vermont. La title track, la deliziosa Ocelot, la ballata Twenty Years Later e la suite Time Turns Elastic sono le tracce più convincenti di un disco di ottima qualità.  

 Joe Bouchard: Jukebox In My Head (Lp JB Music 2009). Il primo   disco solista dell’ex bassista dei Blue Oyster Cult è reperibile in vinile 180 gm. numerato e autografato (con una card per scaricare l’album in mp3 con tre bonus tracks) sul sito www.joebouchard.com.  Si tratta di un album molto vario ed interessante, da parte di un musicista che da tempo ha rinunciato alle luci della ribalta per dedicarsi alla famiglia e ad una vita meno stressante. Lasciati i BOC negli anni ottanta ha ripreso a studiare la chitarra, ha insegnato per anni nelle scuole, ha suonato con Dunaway & Smith (ex di Alice Cooper) e con il fratello Albert. Ed ora ha inciso un album nel quale canta (come in alcuni brani dei BOC), suona chitarra, basso e tastiere (alla batteria c’è Michael Cartellone dei Lynyrd Skynyrd) e compone buona parte del materiale. La prima facciata parte bene con Shadows On the Streets Of New York, ma prosegue un po’ alterna. Più continuo il secondo lato con la complessa Which Road Is Mine, la raffinata Kickin’ a Can scritta dal fratello Jim, lo strumentale d’atmosfera orchestrale Haunted Dance Floor e la conclusiva Dark Boat, un’intrigante ballata con un incisivo assolo di chitarra ed un coinvolgente crescendo finale con chitarra e sax in evidenza.          

 Jason IsbellJason Isbell & the 400 Unit (2 Lp Lightning Rod 2009), L’edizione in doppio vinile comprende anche il cd ed è reperibile sul sito www.jasonisbell.com Uno dei dischi dell’anno, con alcune ballate indimenticabili come Cigarettes and Wine, Streetlights a The Last Song I Ever Wrote. Per chi ama il suono sudista e stradaiolo dei Drive by Truckers e dei Black Crowes.

 Black Crowes: Before The Frost…Until The Freeze (2 Lp Red   Distribution 2009). Lo strepitoso doppio dei Corvi è uscito in cd (Before The Frost) con un codice per scaricare gratuitamente il secondo album (Until The Freeze). L’edizione in vinile colorato li comprende entrambi e molti la  preferiranno per questo. Sulla qualità del disco c’è poco da dire, è strepitoso. Molte tracce ricordano i tempi gloriosi della Band, da Appaloosa a Shine Along, ma non mancano nè i brani trascinanti come la controversa I Ain’t Hiding (ma il groove è irresistibile) e Been A Long Time, nè  slow da urlo come Last Place That Love Lives. Un doppio completo ed equilibrato, destinato a diventare un classico.

 Mike FarrisMike Farris: Shout! Live (2 Lp Ino/Columbia 2009). Il trascinante live di Farris, una miscela di gospel, soul e rhythm and blues entusiasmante (vedi LFTS n. 96), è reperibile sul sito www.mikefarrismusic.net in una splendida edizione in doppio vinile 180 gm. con copertina aperta, comprendente anche il cd, un poster autografato e inedite note di copertina ad un prezzo ragionevole. Il doppio album ha un brano in meno (Green Green Grass Of Home).   

 Graziano Romani: Zagor King Of Darkwood (2 Lp Coniglio Editore   2009). L’album del cantautore emiliano dedicato a Zagor è uscito in compact disc in edicola con copertina, disegni ed un fascicolo del disegnatore Gallieno Ferri con tavole inedite. Esiste anche una versione limitata in vinile reperibile sul sito www.coniglioeditore.it. Graziano è un grande appassionato di fumetti ed  ha dedicato questo album al celebre spirito con la scure, ottenendo un ottimo risultato. Brani scritti da Romani come Darkwood e la ballata Wilding’s Dream ed azzeccate covers dei tradizionali Molly Malone (con Andy White), The Willow Tree e On Top Of The Old Smoky (con Matthew Ryan) ricreano il mondo di Zagor e del suo amico Cico in modo accurato e molto gradevole per l’ascoltatore. Uno dei migliori dischi italiani dell’anno.             

Paolo Baiotti

Joe Bouchard

                                                             

Graziano RomaniBlack Crowes