Archivio di agosto 2009

Vuoi vedere che…

di Roberto Anghinoni

27 agosto 2009

Nel numero in questi giorni in edicola di “Wired” (7/2009) a pagina 48 potete trovare un trafiletto, a firma Nicola Nosegno, titolato “Bye Bye CD”. L’autore si unisce al coro degli osservatori del mercato discografico che commentano il difficile momento di questo supporto fonografico, sottolineando come il vecchio vinile sia tornato a far parlare di sé, ricomparendo nei negozi di dischi. L’autore ipotizza anche che, forse, i primi a voler far resuscitare i dischi in vinile potrebbero essere proprio le case discografiche, visto che la tecnologia ha di fatto scavato la fossa al CD “il supporto meno amato delle storia della musica registrata”. L’ipotesi è affascinante e anche praticabile.

Del resto, come già abbiamo fatto notare in questo Blog, soprattutto le etichette indipendenti, unica e ultima barriera all’abbruttimento globale, realizzano tranquillamente non solo LP ma anche 45 giri, spesso interessanti e con inediti o versioni differenti o dal vivo di brani noti. I primi problemi che mi vengono in mente dopo affrettata riflessione riguardano la marcificazione intellettuale delle major che dovrebbero recitare un infinito mea culpa e reinventarsi, tornando alle origini, evitando di pagare milioni di dollari alle presunte star per presunti dischi di presunta musica, e tentare la strada della qualità globale del prodotto discografico, tanto ormai, e non lo scrivo con soddisfazione, piuttosto con rabbia, hanno ben poco da perdere.

Altro problema, ma forse oggi è il minore, occorrerà trovare buoni argomenti per convincere il mercato che per vent’anni abbiamo scherzato, che non è vero che il CD è meglio dell’LP, che anzi forse si sente meglio, che analogico è bello e digitale è brutto. Un altro problema sono le leggi del mercato, e nell’economia mondiale basata sulla forsennata ricerca della redditività a tutti i costi, e in tempi brevi, non è un problema da poco.

Ricostruire una parvenza di dignità alla cultura musicale, educare le masse cercando di spiegare che la musica non è solo intrattenimento o godibile sottofondo è oggi impresa titanica.

Ma questo mercato c’è, e non lo diciamo noi che siamo malati di vinile e quindi poco attendibili, ma lo confermano negozi e anche librerie, addirittura anche i centri commerciali dove il disco in vinile ha fatto la sua ricomparsa, e se c’è vuol dire che si vende. Quindi grazie a Nicola Nosegno per la sua piccola goccia di speranza che finisce nella attuale pozzanghera dell’oblio vinilico. Una pozzanghera che, da grande, vuol diventare un laghetto. Chissà, continuiamo la nostra danza della pioggia.

Noi e il Web

di Roberto Anghinoni

25 agosto 2009

Da un po’ di tempo i timori per il futuro del rock si moltiplicano sulla stampa e nel web, sono tutti preoccupati e ogni commentatore cerca una personale soluzione all’ipotetico dramma che si sta consumando. Prendo spunto per queste note da un articolo “Requiem per il rock?”a firma Marinella Venegoni, tratto da “La Stampa.it” dello scorso 7 agosto, che a sua volta prendeva lo spunto dalla mancata edizione dell’ennesimo anniversario di Woodstock che si sarebbe dovuto svolgere a New York il prossimo 21 settembre. (continua…)

Non rinunciare ma ripartire

di Roberto Anghinoni

20 agosto 2009

Due belle pagine dedicate ai dischi in vinile le abbiamo trovate su “Il Corriere della Sera” dello scorso 29 luglio. Più che ai dischi, lo spazio era dedicato alle copertine, una forma d’arte che si è meritata una mostra al Museo Madre di Napoli, come recita un occhiello” un viaggio nello stretto rapporto tra il rock e le arti figurative”. Il titolo della mostra è “Cover, l’arte a 33 giri”, e c’è anche un sito Internet, anzi due: www.museomadre.it e www.cover-art.com.
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Qualche segnalazione a 33 giri

di Marco Tagliabue

12 agosto 2009

A trent’anni esatti dall’ultima ristampa vinilitica, quella di Recommended Records del 1979, ed a quasi quaranta dalla sua pubblicazione, avvenuta nel 1972 su etichetta Polydor, rivede finalmente la luce nel nero formato “So Far”, il disco più ispirato dei Faust ed uno dei capolavori del krautrock tutto (e non solo). Il merito dell’operazione va alla “4 Men With Beards” di San Francisco, label specializzata nel settore delle ristampe, titolare di un succulento catalogo che vi invitiamo a scoprire fra le pagine del web. (continua…)

Intentions (ovvero: benvenuti nel nostro sitoblog)

di Roberto Anghinoni

6 agosto 2009

Un po’ per giorno stiamo cercando di riempire gli spazi di questo Blog che ci auguriamo un giorno diventerà interessante, magari un appuntamento più o meno quotidiano per chi davvero ama la musica. Ovviamente, tutti questi bei sogni dipenderanno solo da noi e dalla nostra capacità di essere interessanti per voi.

Vi presentiamo subito le nostre intenzioni, nelle linee generali perché questo è davvero un work in progress, dopo ogni riunione ci sono novità e cambiamenti, anche se prima o poi dovremo necessariamente arrivare a un punto.
(continua…)