Archivio di marzo 2023

THE STRANGE FLOWERS – Crossing A Wasteland

di Paolo Baiotti

31 marzo 2023

STRANGE

THE STRANGE FLOWERS
CROSSING A WASTELAND
Onde Italiane/Rubber Soul 2022

Pubblicato in download e streaming su Bandcamp da Area Pirata e in edizione limitata in vinile (300 copie numerate) da Rubber Soul Records, emanazione dell’omonimo negozio torinese, Crossing A Wasteland è il nono album degli Strange Flowers, registrato nel periodo della pandemia. La band, nata a Pisa nel periodo più vivo del garage rock italiano alla fine degli anni ottanta e sempre guidata dalla voce e chitarra di Michele Marinò che ne rappresenta l’elemento di continuità, si è caratterizzata per un suono ruvido venato da influenze psichedeliche con incursioni nell’indie-pop, nella new wave, nello space-rock e nel folk che risultano evidenti anche in questo album nel quale cercano comunque di aggiornare il suono non fossilizzandosi sul loro passato e ammorbidendosi con l’inserimento di ballate avvolgenti. Le circostanze non hanno favorito la loro tormentata carriera, a partire dalla pubblicazione dell’album d’esordio Music For Austronauts avvenuta solo nel 1993, due anni dopo la registrazione del disco.
Il quartetto attuale comprende altri due membri fondatori, Giovanni Bruno alla chitarra solista e Alessandro Pardini al basso, oltre al giovane batterista Valerio Bartolini, insieme dalla registrazione di Songs For Imaginary Movies del 2020. Dopo lo strumentale Street Market In The Sea presentano uno dei pezzi forti del disco, la psichedelica Extremities Somehow in cui spicca la solista incisiva di Bruno. Lascia un po’ perplessi la scelta di Marinò di cantare con voce filtrata in alcune tracce, ma è un difetto che non inficia la riuscita complessiva del disco nel quale spiccano la ballata elettroacustica Mother Of The Eagles, l’intima Thinking Of Brian On A Foggy Day con il piano di Alessio Pascucci, Dressed In Light And Tears con la sensuale voce narrante di Sarah Scacchi Gracco su un tappeto sonoro new-wave con un finale psichedelico e l’intensa e trascinante Horses introdotta dal basso pulsante di Pardini. Nel finale dopo un paio di episodi minori, emerge l’impatto del muro chitarristico di Wasteland, degna chiusura di un album meritevole di attenzione.

Paolo Baiotti

A Varese la Fiera del Disco e del CD

di admin

27 marzo 2023

terza copertina

Si svolgerà il prossimo 2 aprile la tradizionale Fiera del Disco e del CD di Varese, quest’anno nella sola giornata di DOMENICA.
Come di consueto, la fiera si svolgerà presso l’UNAHOTEL in viale Francesco Albani, 73, in fianco all’ippodromo.

Ingresso libero, dalle 9,30 alle 18,30.

INTERVENITE NUMEROSI!!!

STEFANO DYLAN – Ballads From Home

di Paolo Baiotti

7 marzo 2023

stefano

STEFANO DYLAN
BALLADS FROM HOME
EGN LABEL 2022

Stefano Dylan, cantautore torinese da qualche anno residente in Irlanda per motivi di famiglia e di lavoro, è stato accolto con interesse nella comunità musicale della zona di Limerick, dove è domiciliato e dove insegna musica e suona nei locali che, a differenza di quanto avviene nel nostro paese, non richiedono solo le cover band, ma sono aperti anche a musicisti folk e rock. Superato il periodo della pandemia che gli ha permesso di registrare il secondo album Ouroboros, in pochi mesi ha preparato il terzo, questo Ballads From Home che, a differenza del precedente, comprende 14 covers di brani tradizionali o di artisti di estrazione folk. Nel suo terzo cd si presenta in veste prettamente acustica, seppure coadiuvato da un folto gruppo di musicisti irlandesi tra i quali Alan Hogan al basso, Warren McStay alla batteria e synth e con il conforto di flauto, conrnamusa, violino, fisarmonica e bouzouki.
Si parte con i profumi d’Irlanda dello strumentale The Dawning di Mickey Dunne, seguito dal tradizionale delle isole britanniche Lily Of The West già interpretato, tra gli altri, da Joan Baez, Bob Dylan e The Chieftains. Stefano se la cava egregiamente sia dal punto di vista vocale che strumentale con un impasto riuscito di cornamusa, violino e sezione ritmica. Si alternano brani di cantautori di nicchia come David Munyon con la dolce Save The Whales in cui si notano anche i controcanti di Karla Segade, Eric Bogle con The Green Fields Of France, che fu un hit irlandese per The Furey Brothers ed è stata ripresa anche dai Dropkick Murphys e il neozelandese Paul Metsers con l’acustica Farewell To The Gold, a tradizionali come Canadee-i-o proposta in passato da Nic Jones e Bob Dylan e Fair Annie che richiama la versione del grande chitarrista folk Martin Simpson, autore di Fool Me Once posta in chiusura del disco. Ballads Form Home ha il pregio di scorrere fluido come un ruscello di acqua cristallina, irrorato dalla purezza di tracce come Shady Grove, il tradizionale irish Bonaparte’s Retreat, Sweet Sixteen e la splendida Only Our Rivers Run Free conosciuta nelle versioni di Christy Moore e dei Wolfe Tones, che valorizzano i progressi dell’artista sia come cantante che come chitarrista acustico.

Paolo Baiotti

ROSALBA GUASTELLA – Grace

di Paolo Baiotti

5 marzo 2023

grace

ROSALBA GUASTELLA
GRACE
Rubber Solul Records 2022

La Rubber Soul Records, emanazione dell’omonimo negozio torinese, pubblica il secondo album solista di Rosalba Guastella, già vocalist di una recente formazione dei No Strange, storica formazione psichedelica degli anni ottanta. Se l’esordio My Little Songs profumava di folk-blues impregnato di psichedelia morbida ed avvolgente, con atmosfere eteree, suoni minimali ed echi dei Pink Floyd di Syd Barrett, Grace sembra rivolgersi con maggiore attenzione verso la psichedelia americana dei tardi anni sessanta, flower power ed influenze orientali, con una varietà di suoni e di atmosfere lisergiche venate da un fondo di malinconia, nostalgia e romanticismo prodotti dalla voce dolce, a tratti sussurrata, mai sopra le righe di Rosalba. Prodotto con cura dal marito Claudio Belletti, Grace si avvale dei collaboratori dell’esordio con in primo piano la chitarra di Dario Lombardo, il piano di Michela Marassi e il basso di Stefano Lenardon, ma ospita anche nomi noti della psichedelia torinese come Alberto Ezzu (No Strange), Ludovico Ellena (Effervescent Elephants) e Fabrizio Cecchi (Trip Hill).
La psichedelia avvolgente di The Desert ammantata di echi orientaleggianti apre il disco, prodotto in un’edizione limitata e numerata di 200 copie curata con passione, che contiene all’interno i testi e il cd. La tromba di Stefano Chiappo caratterizza la lenta, quasi esasperata Cornflower Blues dalle atmosfere oniriche, una delle tracce più ammalianti dell’album che prosegue con l’elettrica e dissonante Now That You’re Here e con la sinuosa e insistente Krishna, frutto della collaborazione con Fabrizio Cecchi. Piano e chitarra si intrecciano in Blue Lies che precede l’affascinante e psichedelica San Francisco Bay. Le atmosfere orientali caratterizzano la notevole Kamala Song, composta da Rosalba con Alberto Ezzu e Beautiful Dreamer in cui la chitarra di Lombardo affianca la voce sognante della cantante. Yellow Shoes rappresenta un ritorno alle atmosfere bluesate dell’esordio con l’armonica di Andrea Scagliarini, traghettandoci alla parte finale del disco in cui spiccano l’eterea preghiera di I Can’t Breathe che si avvale del piano di Michela Marassi e dall’acustica di Lombardo e la bucolica Fly Away che chiude un intimo disco di indubbio interesse.

Paolo Baiotti