…Davvero lussuosa l’edizione in vinile di Grinderman 2, il nuovo acclamato lavoro della cricca che culla gli incubi ritrovati del Nick Cave più torbido e casinaro. L’album, pubblicato come sempre dalla Mute Records, contiene un bellissimo poster 60×90, un fascicolo di otto pagine in formato 12″ con i testi illustrati dei brani, oltre naturalmente al disco in formato LP e CD. Il tutto ad un prezzo assolutamente normale…
…la Fire Fidelity è una nuova label che pubblica esclusivamente vinile. A dare lustro al proprio catalogo, nel venticinquesimo anniversario della sua uscita, sarà la ristampa del debut album dei Giant Sand “Valley Of Rain”, cui farà immediato seguito quella dei successivi “Ballad Of A Thin Line Man” e “Storm”. Ma la vera chicca è la pubblicazione in edizione limitata di 500 copie in vinile blu+500 copie in picture disc dell’inedito “Blurry Blue Mountain”, a proposito del quale Howe Gelb ha dichiarato: “On this album, it happened that every session we were able to record came between work loads that rendered us at that point of sleeping and waking. like the poppy fields in wizard of oz, we went in and out of consciousness at various times during recording. This is not a bad thing. nor does it make the record sound like we’re asleep. it has the momentum of that place between sleep and being awake. and in that narrow slip of existence lies a landscape of reason that most of us hurry past in daily lives. this record is planted firmly there…Between the crystal clear focus of your day to day and the luxury of sweet fuzzy sleep, we welcome you to the blurry blue mountain”…
…sempre da casa Fire Fidelity la ristampa del debut album dei Teenage Fanclub “A Catholic Education”, originariamente edito dalla Paperhouse nell’ormai lontano 1990. Un classico dell’indie pop chitarristico dell’Inghilterra di quegli anni, quando brit-pop era ancora un termine di là da venire, Blur e Oasis pure, e le cose andavano molto, ma molto meglio…
…succulenta serie di ristampe anche per i mitici Chrome, dei quali la tedesca Lilith ristampa in vinile 180 gr. ben cinque album, tutti con bonus Cd allegato. Si tratta del mitico debutto di “Alien Soundtracks”, del quale viene offerta 1 extra track, e dell’ancor più valido seguito di “Half Machine Lip Moves”, in cui le extra tracks sono ben 3. Tocca poi a “Red Exposure”, “Blood On The Moon” e “3rd From The Sun” che offrono, rispettivamente, 3 1 e 2 extra tracks rispetto alle versioni originali…
…in casa Cherry Red, invece, si segnala la ristampa di “Bundles”, album del 1975 dei Soft Machine, famoso per essere il primo a non essere titolato con la solita sequenza numerica e l’ultimo a registrare le performance del tastierista storico Mike Ratledge, unico membro in questo lavoro della formazione originale…
…sempre dai tipi della Cherry Red arriva questa interessante compilation dei mitici Scientists, precursori australiani della scena americana non solo grunge dei primi anni novanta, dal titolo accattivante di “This Is My Happy Hour (Birth Of The Scientists)”. Il periodo preso in considerazione è quello che va dal 1982 al 1984, successivo alla pubblicazione del primo singolo “Frantic Romantic” del 1979, che porterà al mitico Ep “Blood Red River” ed al trasferimento della band di Kim Salmon a Londra proprio nel 1984…
…un disco leggendario, forse ancor più per la sua cronicissima scarsa reperibilità che per i suoi effettivi meriti artistici, che sono comunque molto alti, a tornare alla luce è il celeberrimo “Flash” dei Moving Sidewalks (nei quali militava, tra l’altro, il futuro ZZ Top Billy Gibbons), pubblicato in origine nel 1968. Responsabile del “misfatto” è l’etichetta tedesca Klimt, che ha ristampato in vinile l’album aggiungendo ben cinque bonus tracks, fra le quali il mitico singolo “99th Floor”. Un classico, forse minore ma non troppo, della psichedelia texana dei tardi anni sessanta…
…la Lilith ristampa in picture discs fedeli alle edizioni originali i quattro mitici album solisti di Gene Simmons, Paul Stanley, Ace Frehley e Peter Criss pubblicati contemporaneamente del 1978. Per i pochi fans dei Kiss che ancora non li avessero ascoltati, oltre che quattro oggettini che anche appesi al muro farebbero la loro porca figura, potrebbero rivelarsi un’autentica sorpresa…
…sempre in casa Lilith due ristampe, entrambe con bonus Cd allegato, degli ultimi lavori dei gloriosi Can, “Out Of Reach” del 1978 e “Can (Inner Space)” del 1979. Non siamo certo dalle parti di “Tago Mago”, ma sono sempre meglio di tanta fuffa che oggi ci spacciano per indispensabile…
…la Get Back ristampa invece il doppio live “Ten Years In One Night” dei Tuxedomoon, edito in origine nel 1989 per celebrare il decimo anniversario della gloriosa band. L’album contiene registrazioni effettuate in Europa e nel Giappone fra il 1985 ed il 1988 e può essere utile anche ai neofiti, come una sorta di greatest hits dal vivo della band…a patto poi di far rotta immediatamente almeno su “Half Mute” e “Desire”…
…e chiudiamo in bellezza con le agognate ristampe di due piccoli grandi classici del krautrock. Primo cenno per gli Yatha Sidhra di “A Meditation Mass”, rimessi finalmente in circolo nientepopodimeno che dalla Universal/Brain Metronome nella serie “Black Is Back”, e secondo cenno per “Rastakraut Pasta” di Moebius & Plank, originariamente pubblicato nel 1980 ad ideale chiusura di quella incredibile e feconda decade, che ha rivisto la luce per merito della fantomatica label Bureau-B.
Buon ascolto a tutti!