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Frattaglie di (puro) vinile…8

di Marco Tagliabue

21 giugno 2010

Cure Faith…La Vinyl Lovers ristampa in edizione ampliata a doppio LP il classico Faith dei Cure, secondo atto del 1981 dell’immortale trilogia “gotica” iniziata l’anno prima con Seventeen Seconds e conclusa con il successivo Pornography nel 1982. Alle due classicissime facciate del lavoro originale si aggiunge un terzo lato occupato integralmente dalla fantomatica Carnage Visors, evocativo strumentale pubblicato in origine nella versione in cassetta dell’album, ed una quarta facciata con cinque brani inediti su LP, ovvero la celeberrima Charlotte Sometimes, edita nel 1981 solo su singolo e poi inclusa in varie raccolte, le outtakes Going Home Time, The Violin Song e A Normal Story  del 1980/81 e Forever, registrata dal vivo nell’estate del 1981… 

Wilde Flowers…ancora in casa Vinyl Lovers per segnalare la pubblicazione, per la prima volta su vinile, dei leggendari demos (1964-1967) dei Wilde Flowers, il leggendario gruppo che dette vita alla scena di Canterbury nella seconda meta’ degli anni ‘60. La band, che non ha mai fatto uscire alcunche’ durante la propria esistenza, includeva Robert Wyatt, Kevin Ayers, Hugh Hopper (tutti poi nei Soft Machine), insieme ai futuri membri dell’ altra band leader del movimento, i  Caravan (David Sinclair, Richard Sinclair, Pye Hastings, Richard Coughlan, Brian Hopper). Il materiale presente e’ vicininissimo ai primi Soft Machine. L’album include 19 tracce tutte assolutamente inedite. Lato 1: Impotence 2. Those Words They Say 3. Don’t Try To Change Me 4. Parchman Farm 5. Almost Grown 6. She’s Gone 7. Slow Walkin’ Talk 8. He’s Bad For You 9. It’s What I Feel (A Certain Kind) 10. Never Leave Me 11. Just Where I Want/Lato 2: 1. Time After Time 2. No Game When You Lose 3. Why Do You Care 4. The Pieman Cometh 5. Summer Spirit 6. She Loves To Hurt 7. The Big Show 8. Memories…

Germs…la label è sempre la stessa, l’ormai benemerita Vinyl Lovers, ma il campo d’azione cambia totalmente. Dalle melliflue lande canterburiane ai torridi palchi calcati da una delle più grandi punk band americane (e non solo) di sempre, il passo sembra davvero l’equivalente di un salto triplo. Eppure anche la voce di Darby Crash e la chitarra di Pat Smear, il braccio e la mente dei fantastici Germs, hanno la loro poesia. Maledetta, probabilmente, ma comunque poesia. Media Blitz raccoglie incisioni dal vivo all’Hong Kong Cafè di Los Angeles del 1978 ed al leggendario Whisky a Go-Go del 1979, più un paio di registrazioni effettuate ai S.I.R- Studios. Punk rock della f(r)attura migliore…

Jacula…originariamente stampato in sole 300 copie e non distribuito nei negozi, ma venduto attraverso canali alternativi agli appassionati di cose ”esoteriche”, ritorna alla luce ad opera della genovese Black Widow un disco che definire di culto è puro eufemismo. Si tratta dell’album In Cauda Semper Stat Venenum, unico parto del progetto Jacula, che prese le mosse nel lontanissimo 1966 dalle parti di Milano ad opera del trio Bartoccetti/Norton/Tiring. Una sorta di “spoken word” fra atmosferiche distese strumentali in un clima fra il fantastico e l’orrorifico. Un lavoro originalissimo e “maledettamente” attuale…

Brainticket…dopo quella del terzo album Celestial Ocean del 1973, di cui vi abbiamo già riferito nelle precedenti frattaglie, la Lilith ristampa in vinile 180 gr. con accluso Cd audio anche i primi due album degli svizzeri Brainticket.  Stiamo parlando del mefistofelico debutto di Cottonwoodhill del 1971, un lungo trip acido con spiccate influenze kraute dominato dall’organo di Joel Vandroogenbroeck e dagli strani vocalizzi del cantante Dawn Muir, bandito in molti Paesi all’epoca della sua pubblicazione anche a causa dei comprovati effetti nefasti sulla psiche degli ascoltatori più indifesi, e dell’appena più canonico secondo atto di Psychonaut, nei negozi l’anno successivo ad opera di una formazione completamente rinnovata, più orientato alla forma canzone e ad un concetto un po’ meno latente di melodia, applicato con successo sia nel canto che nella struttura strumentale…

Vibrators…a quasi trentacinque anni dalla sua esplosione, i Vibrators tracciano con questo Punk: The Early Years una sorta di Bignamino del punk-rock attraverso la rilettura di una ventina di classici del periodo. Fra i nomi coverizzati senza pietà spiccano Clash, Damned, Ramones, Dead Boys, Sex Pistols, Saints, Undertones, Sham 69 oltre, naturalmente, agli stessi Vibrators, presenti con ben quattro brani. In vinile 180 gr. su etichetta Vinyl Lovers…

Johnny…e per finire, sempre in casa Vinyl Lovers, la ristampa dell’ultima, controversa, testimonianza in studio di Johnny Thunders, dal titolo poco punk di Que Sera Sera,  che raccoglie una serie di brani messi su nastro nel 1985 con l’aiuto di svariati amici per quella che sarebbe stata una delle ultime testimonianze di uno dei padri fondatori del punk rock, prima che una morte molto punk rock se lo portasse via. Un disco lontano dai canoni che i trascorsi del suo autore avrebbero contribuito ad edificare, ma non disprezzabile…