Archivio di dicembre 2021

LOVE ON DRUGS – Melodies

di Paolo Baiotti

24 dicembre 2021

melodies

LOVE ON DRUGS
MELODIES
Paraply/Hemifran 2021

Love On Drugs (o LOD) è la band di Thomas Pontén, musicista svedese di Gavle che, dopo essersi trasferito a Uppsala e Stoccolma si è infine stabilito a Goteborg nel nuovo millennio. Nel suo percorso ha suonato di tutto, dal reggae all’avanguardia, prima di formare Love On Drugs dove si è focalizzato su una scrittura più tradizionale e solida. Appassionato di americana e indie pop scrive canzoni che sono state paragonate a nomi come World Party e Teenage Fanclub, leggere e scorrevoli, ma non prive di profondità, con melodie a cavallo tra pop e rock, percorse da influenze folk. Questo è il terzo album di LOD, dopo l’esordio I Think I’m Alone Now (2016) e Solder (2018) in cui viene confermata la formula del gruppo che è formato da Thomas (voce, chitarra e tastiere), Martin Lillberg (batteria), Robert Olsson (basso) e Markus Larsson (tastiere).
Dieci canzoni eclettiche scritte da Pontén, quasi tutte da solo, che alternano il pop-rock dell’eccellente opener Standing On The Doorstep con la lap-steel di Tony Martinsson, di There Goes My Heart e di Cutting Words, il pop intenso di Let The Banner Wave, l’irish-pop di All Those Years, il country rock della ballata Green, il reggae di Out Story, l’americana di The Well, e il pop della beatlesiana Heartache I Know You So Well che il suo autore considera come un omaggio a Get Back.
Disco divertente, agile, brioso e disinvolto, che si ascolta più volte senza un attimo di noia.

Paolo Baiotti

FASCINATION CURVE – Corona Time In Amerika

di Paolo Baiotti

24 dicembre 2021

Fascination_Curve

FASCINATION CURVE
CORONA TIME IN AMERIKA
Curious Musik 2021

Questo disco rappresenta un progetto ambizioso per una piccola etichetta ed è la realizzazione di un’idea di Karl Lundeberg che ha creato la band Fascination Curve per incidere un concept che vuole fotografare un momento difficile e criticare duramente razzismo, estremismo politico e conseguente confusione nella società nell’epoca della pandemia del Coronavirus. Per questo il musicista si è fatto aiutare da un gruppo di artisti e amici realizzando un album a tratti potente e muscolare e a tratti delicato e compassionevole. Con Lundeberg alla chitarra, tastiere e voce ci sono Marc Bonilla (Keith Emerson, Rick Wakeman, Toto, Peter Frampton) alla chitarra e voce, Ken Stacey (Madonna, Elton John, Michael Jackson, Tom Petty) e Amy Keyes (Phil Collins, Ringo Starr) alla voce, Mha Bhati (David Lee Roth, Elton John, ELO, Steve Vai) al basso, Tim Riess (Rolling Stones, Norah Jones, Sheryl Crow) al sax soprano e Gregg Bissonette (David Lee Roth, Toto, Steve Vai, Joe Satriani, Bee Gees) alla batteria.
Se guardiamo il percorso di Karl è veramente notevole e sorprendentemente eclettico: come compositore e interprete si è mosso dalla classica contemporanea al jazz, dalla world music al folk norvegese, registrando cd per la Columbia, componendo colonne sonore per film, televisione, radio, teatro e balletti e collaborando con John Cage, Gerry Goffin, Susan Sontag, Steve Gadd, Gilberto Gil e Steve Martin.
Con i Fascination Curve viene confermato questo eclettismo anche in campo pop-rock, con brani e segmenti tra progressive, hard rock, jazz, pop, blues e world music che hanno in comune una ricerca della melodia e di un’ambiziosa coralità negli arrangiamenti. Cinque brani lunghi per oltre cinquanta minuti, tracce complesse e a volte derivative, ma con tratti personali. Si parte con Land Of The Free, Home Of The Slave, una dura condanna del razzismo su una base musicale tra prog e hard rock con momenti corali e parti soliste, seguita dalla ballata pianistica Somewhere, Somehow con le tastiere di Lundeberg che ricordano Keith Emerson e dalla soffusa I Will Breathe With You con il sax di Tim Reiss e sapori floydiane. La parte centrale del disco è occupata dalla suite Corona Time In Amerika, divisa in due parti e vari segmenti con un testo forte sulla disinformazione e le manipolazioni legate al virus, musicalmente influenzata da jazz, fusion, funky e rock con qualche passaggio un po’ confuso e faticoso da ascoltare. L’ultimo brano è Dip Them In Gold, traccia avvolgente e maestosa che chiude un disco non sempre fluido, ma di spessore.

Paolo Baiotti

Il 12 dicembre la Fiera del Disco di Rescaldina

di Marco Tagliabue

8 dicembre 2021

VOL RESCALDINA 12 12 2021

Appuntamento per gli inguaribili vinilomani e cdlomani a Rescaldina (VA) per la fiera del disco e del CD.

Inizio ore 10,00 e chiusura ore 19,00

ingresso libero

l’indirizzo: Via Barbara Melzi, 83
c/o SPORT + CENTER

Late presente con l’ultimo numero!

GEORGE ENSLE – Be A Better Me

di Paolo Baiotti

6 dicembre 2021

ensle

GEORGE ENSLE
BE A BETTER ME
Puff Bunny 2021

E’ un veterano del cantautorato folk il texano George Ensle, avendo iniziato nel ’67 nei clubs della zona di Houston dove ha diviso il palco con artisti come Townes Van Zandt e Guy Clark. Dotato di un finger-picking raffinato, ha approfondito anche le sue competenze di pianista nel corso degli anni, ottenendo numerosi premi come autore. Ha pubblicato una quindicina di dischi sia negli Usa che in Europa, operando anche come produttore e gestore di workshops sulla scrittura musicale, nonché come insegnante nel programma Artist In Schools. Recentemente ha recitato nel film Buck Alamo contribuendo con cinque tracce alla colonna sonora.
Be A Better Me è il suo 16° album, il primo per la texana Puff Bunny Records, inciso presso l’Ear Studio di Austin con la produzione di Stephen Doster, che ha suonato con George nel suo esordio Head-On del ’78 pubblicato dalla Line Records. Il disco è stato registrato in presa diretta con un nucleo di musicisti che comprende Terry Hale al basso (già con George Strait), Greg Whitfield alla chitarra e Greg Lowry al dobro e al piano, due session men molto conosciuti a Austin, oltre a George alla voce, piano e chitarra (12 String e Resonator) e Stephen alla chitarra, senza batteria e con una sezione d’archi in alcune tracce tra le quali la dolente ballata River Of Life, forse il brano più toccante del disco.
Dotato di una voce calda ed espressiva, George predilige tracce melodiche e malinconiche come la vecchia Blue Love scritta con Blaze Foley, icona del country di Austin, la pianistica The Unknown Soldier, frutto della collaborazione con il texano Chuck Hawthorne, la raffinata The Deep Wells Of Her Eyes, la narrata Be A Better Me, la nostalgica Front Porch Light e la delicata Gone Fishin’ in cui divide la scrittura con Tony Ramey, artista country di Kenova, West Virginia.
Be A Better Me è un disco dalla scrittura ed interpretazione delicata, privata e intimista che conferma le qualità di un cantautore rimasto per troppo tempo in secondo piano.

Paolo Baiotti