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BROOKE BENSON – I Am The Sun

di Ronald Stancanelli

28 maggio 2020

Brooke Benson I am the sun[212]

BROOKE BENSON
I AM THE SUN
2019 autoprodotto

Brooke Benson è una singer songwriter californiana di Los Angeles. E’ uscito a fine anno scorso un album/EP di sette brani dal titolo I Am the Sun . Artista sempre attiva in campo sociale e le cui radici affondano nel lavoro teatrale si cimenta adesso nella veste cantautorale con questo breve album ove country e folk si fondono a afflati di tenue rap campagnolo, almeno questo si evidenzia dal brano iniziale che da il titolo al dischetto. Ma il trend prosegue imperterrito anche nel brano successivo, Go with the Flow, ove l’artista percorre le stesse linee vocal/musicali per esternare in questo modo un pò sincopato. ma onestamente anche piacevole le sue elucubrazioni e pensieri su quanto la, e ci circonda. In questo secondo pezzo in grandissima evidenza il violino di Chris Murphy. Andando avanti con l’ascolto ben sette brani su sette beneficiano di questa investitura un rappare countreggiante che alfine assurge anche a leggero tedio essendo i brani similmente uguali l’uno all’altro pur beneficiando di strumenti musicali un pò desueti nel genere come appunto violino, mandolino, archi che comunque in questo contesto ben si sposano coi classici basso, chitarra, batteria. Quello che in definitiva poi forse penalizza il tutto è il tono monocorde della voce che li accomuna tutti in modo esageratamente costante anche se nella traccia sei, I sing for You, la Benson canta per ben due volte per alcuni secondi ritornando subito dopo a fare il suo rap campagnolo più che urbano. I testi ovviamente sono a suo appannaggio e le musiche divise con Chris Murphy. Da quello che si evince in rete, avendo ricevuto il cd da recensire senza info o cartella stampa, scopriamo che l’artista è appunto impegnata socialmente e politicamente in una forma di spoken theatre intenso e tribale e quindi ovviamente penalizzata dall’ascoltatore di altra lingua, che equivarrebbe a proporre nel Mid West brani scarni e acustici del nostro primo Guccini !
Prodotto dalla Benson con il Murphy violinista di cui sopra, e anche autoprodotto senza alcuna casa discografica a sostegno, il lavoro si avvale di una copertina che a differenza dello stile rap alquanto attuale è completamente figlia … degli anni sessanta/settanta!