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THUNDERBOLT & LIGHTFOOT – Songs For Mixed Company

di Ronald Stancanelli

21 marzo 2018

Thunderbolt Lightfoot[689]

THUNDERBOLT & LIGHTFOOT
SONGS FOR MIXED COMPANY
VESPER Music 2017

Anche qui siamo qualche minuto oltre la mezzora ma alfine è giusto dire che fare album che superano quasi sempre l’ora o si avvicinano ai settanta minuti non è certo sinonimo di qualità, anzi; infatti i quattro cd che ho recensito stanotte, notte nella quale non riuscivo a dormire erano tutti sulla falsariga dei 30 / 36 minuti che a volte è la formula migliore per fare dei buonissimi album, ed infatti erano tutti ottimi, senza mettere accozzaglie di brani in esubero che servono solo a dilatare spazi e tempi ma che fatalmente abbassano il valore delle opere in questione. Se hai 17/18 brani e riesci ad avere la forza e l’intelligenza commerciale e artistica di lavorare di sottrazione alfine caccerai fuori un album con 10/12 pezzi che saranno i migliori della compagnia rendendo il lavoro sicuramente più compatto, rilucente e scorrevole, a meno che non capiti, ma son casi rarissimi, di averne così tanti tutti di ottimo livello e allora ben venga il cd di minutaggio lungo o lunghissimo. Thunderbolt & Lightfoot sono un duo formato da Phil Barry e Sarah Fuerst, americani che con l’aiuto di altri cinque musicisti costruiscono un eccellente album acustico ove chitarre, basso, marimba, tastiere,mellotron, ( guarda chi viene riutilizzato !) , whistle, batteria/percussioni, organo, piano, fisarmonica tessono una tela musicale di variegata e piacevole sonorità. Non stiamo parlando certo di un capolavoro ma di un album che nei suoi dieci pezzi tra cui la cover I’m on Fire di Springsteen dolcemente folk, è lavoro intelligentemente piacevole e ben redatto come generalmente i musicisti di spessore sanno fare. A parte la cover i pezzi sono a loro firma e la produzione affidata a Michael Fuerst mentre la copertina pare un po’ insipida nella sua esagerata semplicità e nella scelta, secondo noi, non azzeccata dei colori. Per il resto come detto un sonoro complimento. Citeremmo ancora un’ottima Year of the Monkey con trame delicatamente progressive, diremmo dalle parti di Strawbs o Traffic per questo Songs Mixed for Company di estrema pulizia e gentilezza musicale.