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AUBURN – Love & Promises

di Paolo Baiotti

11 settembre 2016

auburn [58216]

AUBURN
Love & Promises
2016 Scarlet Records

Auburn è una band inglese formata dalla cantante e autrice Liz Lenten nel 1999, che ha inciso un album nel 2003 e poi si è sciolta, ritrovandosi otto anni dopo per Indian Summer, seguito da Nashville e Mixed Feelings, incisi nell’omonima città con Thomm Jutz (Sid Griffin, Todd Snider, Nanci Griffith…), produttore tedesco da tempo trasferitosi in Tennessee. L’impronta country di questi tre dischi è ribadita da Love & Promises, ancora inciso negli studi di Jutz con lo stesso team, dopo un anno intenso nel quale Auburn hanno supportato i Jefferson Starship e il duo folk formato da Martin Carthy & Dave Swarbrick in Europa. Non stiamo parlando di musica tradizionale, ma di un country morbido e sognante, accarezzato dalla voce sussurrata e sensuale di Liz, spolverato da influenze di americana, roots music e blues, con un pizzico di sensibilità britannica e di scrittura gotica nei testi. Auburn è la creatura della Lenten, accompagnata dal vivo da un trio acustico formato da Mark Gustavina alla chitarra, Jevon Beaumont al basso e Pat Garvey alle percussioni, mentre in studio Jutz ha utilizzato musicisti locali.
La voce fragile di Liz condiziona il disco, nel quale prevalgono i ritmi lenti e riflessivi, con qualche traccia di monotonia, ma non mancano tracce efficaci e penetranti quali Love & Promises, la ballata Cross The Deep Atlantic (duetto con il cantautore del New Hampshire Chet O’Keefe, texano d’adozione, molto apprezzato da Kinky Friedman e Nanci Griffith), la pianistica Ivory Moon, l’up-tempo Stupid Game e la swingata State Of Grace posta in chiusura.

AUBURN – Mixed Feelings

di Paolo Crazy Carnevale

19 dicembre 2015

auburn

AUBURN
Mixed Feelings
(Bat Country/Scarlet Records 2015)

Inglesi… sissignori questi Auburn, facenti capo alla vocalist Liz Lenten, a dispetto del suono – peraltro abbastanza fuori dagli schemi – e del fatto di incidere per una label che si direbbe texana (per via del nome), sono proprio britannici. E non tragga in inganno il fatto che il disco sia inciso a Nashville e ci giunga tramite la distribuzione svedese Hemifran, Auburn è una band che non si riesce ad incanalare facilmente quanto a genere. Il termine “americana”, ormai abusatissimo, possiamo lasciarlo a casa, qui siamo in preda ad atmosfere elettro-acustiche urbane, a tratti notturne, quasi la Lenten fosse andata a scuola di songwriting da Elliot Murphy o da Lou Reed, senza però il piglio proto o post punk dell’uno o dell’altro, complice la seconda voce del gruppo, JT Brown, che ricorda da vicino le tonalità della voce di Murphy. Se il nome di Ramsay Midwood vi dice qualcosa, potrebbe essere un buon termine di paragone.

Fuorviante anche il fatto che ci siano violino, dobro e banjo, usati però con accortezza ed intelligenza in un genere lontano da quelli in cui questi strumenti sono invece di casa. Il gruppo per altro è sulla breccia da una quindicina d’anni abbondanti, con qualche rimaneggiamento, ed ha diverse produzioni al proprio attivo, ma non le conosco. Questa nuova uscita è però accattivante, magari non in tutte le sue parti, e qui il titolo “Mixed Feelings” calza proprio a pennello, si passa da atmosfere agresti (“Hell Hath No Fury”) a canzoni dall’incedere più ossessivo (“Crystal Stairs”, autentica perla), dalla morbidezza di ballate come “Lovely Lullaby” alla forza trascinante della title track e di “Out There”. Ma la differenza la fanno l’uso degli strumenti tradizionali abbinati all’organo e ad un Wurlitzer vincente e le trame vocali che sprigionano le ugole dei due vocalist, in particolare la leader, la cui voce qualcuno non ha esitato a definire “così dolce da fare arricciare i capelli”, ma al tempo stesso capace di inventarsi delle situazioni canore che potremmo definire inattese.