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ROBERT HILL & THE MUSKOGEE FEW – Muskogee Music

di Paolo Baiotti

4 luglio 2019

hill[1388]

Non ci sono molte notizie su questo gruppo proveniente dalla Svezia, più precisamente dalla regione di Stoccolma. Sono nati nel 2016, uniti dalla passione per il folk americano, hanno esordito con un Ep nello stesso anno, iniziando ad esibirsi in Scandinavia e componendo altri brani, confluiti nell’album omonimo, prodotto da David Svedmyr e inciso in pochi giorni ai Silence Records and Studio di Kappom nel 2017. Robert è il leader: compositore, cantante e chitarrista acustico, accompagnato dal basso di Peter Granstrom, dalla batteria di Martin Falthammar, dalla chitarra, slide e pedal steel di Christer Lyssarides e dalle tastiere di Carl Lindholm. Sono stati soprannominati il migliore segreto del country psichedelico o dell’alternative country svedese. Robert ha una voce sussurrata, dolce ed eterea (anche troppo), prevalentemente accompagnato da melodie venate di psichedelia pastorale, con l’aggiunta del tocco country della pedal steel. Un suono melodico, notturno, gentile e armonioso, adatto per una passeggiata nelle foreste locali. Il limite è dato dall’uniformità del ritmo, che può indurre a un principio di letargia proseguendo nell’ascolto dopo i primi piacevoli brani Benzedrine Benny e Morning Sun Was Rising. La pianistica I Pray è una ballata toccante, Ballad Of A Dying Cigarette offre qualche piccola accelerazione con le percussioni in primo piano e una chitarra raffinata, replicata da Early In December in cui si notano gli arpeggi psichedelici dell’elettrica, mentre Looking Back ribadisce le influenze country-folk in modo un po’ piatto e la conclusiva It Was All Made For You And Me la preferenza assoluta per le atmosfere bucoliche spruzzate di echi psichedelici.