LUCIA MILLER (ERIKA ARDEMAGNI) – Lampi sulla Pianura

Lucia Miller Lampi

LUCIA MILLER (ERIKA ARDEMAGNI)
LAMPI SULLA PIANURA
2019 Eccher Music

La brutta notizia è che chi questo disco lo ha gia, ce l’ha e se lo tenga stretto poiché, parole di Erika Ardemagni il 16 giugno corrente, quasi sicuramente non verrà più ristampato. Quella bella è che dopo nove anni che non abbiamo un nuovo album di Massimo Bubola possiamo bearci di questo, Lampi sulla pianura, uscito purtroppo solo pochi giorni prima del lock down, composto da dieci brani di Massimo di cui uno edito il noto Annie Hannah, un tradizional da lui arrangiato e uno di Andrea Parodi. Il tutto bellamente condito dalla piacevolissima voce della Ardemagni, che conosciamo da anni sui palchi con Massimo Bubola e della quale abbiamo sempre apprezzato la voce e ammirato il suo gentile e radioso sorriso. Adesso ha un suo album, che vicissitudini a parte accadute dopo la sua uscita, è documento impedibile per chi si abbevera da anni ai suoni e alle parole di Massimo Bubola ma, che nel contempo apprezza le novità che il mondo femminile musicale italiano può regalare. Decisamente questo album solare, imperioso, che vola libero è dischetto dalle molteplici sfaccettature. Varie componenti si sposano perfettamente tra loro regalandoci un disco che meritava sicuramente più visibilità e fortuna e che in assenza del delirio covid siamo sicuri avrebbe avuto il suo giusto riscontro al Premio Tenco quando invece il mondo era in stand by.
La solarità dell’artista la conoscevamo, come detto sia sui tanti palchi calcati con il marito, che con le relative incisive e importanti apparizioni nei dischi Quel lungo treno (2005), Ballate di Terra e d’acqua (2008), Dall’altra parte del vento (2008), Chupadero/Barnetti Bros Band (2010) e forse anche nel cd In alto i cuori (2013) nel brano Una canzone che mi spacca il cuore ma non ne abbiamo la certezza poiché i crediti non son totalmente specificati nel libretto.

Eccezionale la prima parte di Lampi sulla pianura. Come il lato A di un vinile i primi sei brani solari, densi di ritmi e ricurve melodie corroborano gli animi ed esaltano i cuori. Questi sei pezzi ascoltati in rapida sequenza catturano immediatamente affascinando l’ascoltatore. Vari personaggi, principalmente femminili arricchiscono il percorso di questo luminoso album che si avvale delle chitarre di Massimo Bubola e della sua voce in Mi chiamo Anita, di Enrico Mantovani in molteplici strumenti a corda, di Thomas Sinigaglia alle tastiere e fisarmonica, di Mauro Ottolini negli strumenti a fiato, di Alessandro Formenti ai vari bassi e di Virginio Bellingardo alla batteria e percussioni. Il pezzo cinque monete d’oro ci riporta un pochino alla memoria Che confusione, vecchio brano scritto da Bubola e Cristiano De Andrè che trovava posto nell’album Cristiano De Andrè (1993).

Nella seconda parte, eventuale lato B di un vinile, tra pagine di soavi ballate soffuse e delicate, trova posto invece la solarità e la tristezza, di Annie Hannah, straordinario brano, in questo caso quindi una cover, che proviene dallo splendido Vita Morte e Miracoli, disco del 1989 di Massimo Bubola, che resta negli anni uno straordinario album senza tempo. Leggerissima, in punta di voce pregna di emozione e sentimenti e nel contempo terribilmente sofferta come martellate al cuore questa versione al femminile non può non entrare anch’essa sotto pelle e smuovere le coscienze, anche se dati gli eventi che ci circondano, pare che l’essere umano nulla impari dalla storia, anche dalla più nefanda e disgustosa. Un grande recupero, una gran bella voce lei che la canta e fiammeggianti le parole che la compongono, ad opera di un artista, Massimo Bubola, che da anni è nei nostri cuori con le sue parole incastonate in tante, tantissime canzoni/poesie che abbiamo amato e continuiamo ad amare. Ultima cosa per poi ritornare ad Erika, ormai son passati nove anni dall’album In alto i cuori. Impazienti attendiamo.
Che dire alfine, questo Lampi sulla pianura, dalla intensissima copertina proveniente da un ex voto in quel di Voltri, Genova, è lavoro di grande spessore che riconcilia con ciò che ci circonda annullando la stupidità di mille belinate che la tv e i media ci propinano ignominiosamente quotidianamente dandoci la certezza che in mezzo a molto niente, fortunatamente abbiamo anche tanta bellezza a cui abbeverarci e questo dodici brani tutti molto ammalianti ed incantevoli ci illuminano la giornata. Veramente grazie a Lucia Miller/Erika Ardemagni per questo preziosissimo regalo che ci ha donato. Album che continua a scorrere nel nostro lettore allietandoci con la sua grazia.

Ronald Stancanelli

Erika Ard

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