Posts Tagged ‘Love On Drugs’

LOVE ON DRUGS – Fluke

di Paolo Baiotti

8 agosto 2023

lod

LOVE ON DRUGS
FLUKE
Paraply 2023

Love On Drugs è la creatura di Thomas Pontén, musicista svedese di Gavle che, passato attraverso trasferimenti a Uppsala e Stoccolma, si è stabilito a Goteborg una ventina di anni fa. Ha suonato reggae, avanguardia e rock prima di formare i Love On Drugs dove ha trovato una sua dimensione abbracciando un suono più tradizionale tra rock, indie pop e americana. Fluke, pubblicato a giugno, è il quarto album del gruppo che ha esordito nel 2016 con I Think I’m Alone Now, seguito nel 2018 da Solder e nel 2021 da Melodies. Oltre a Thomas, autore di tutti i brani, produttore, chitarrista e cantante, la formazione comprende Martin Lillberg alla batteria, Robert Olsson al basso, Markus Larsson alle tastiere, coadiuvati in studio da Berra Karlsson alla pedal e lap steel e Andreas Hall al sax.
Se l’apertura Through The Dark evidenzia un suono chitarristico con un paio di lunghi assoli fluidi e incisivi che ricordano i quasi omonimi (ma molto più conosciuti) The War On Drugs, replicata dal rock movimentato di Stranger Danger e dal riff grintoso di Give It To Me Darlin’, in Never Walk Away si sentono le influenze new wave con richiami ai New Order, ribaditi dall’unica cover posta in chiusura, una ripresa di Heaven dei Talking Heads. Gli accenti country della pedal steel caratterizzano le ballate Where The Water Flows e Tears Must Fall, acustica e lap steel ammorbidiscono You Got Away With Words, mentre il sax caratterizza il ritmato pop-rock Follow Me Down. La traccia più debole e superflua risulta la morbida For The Good Times che precede la già citata Heaven.

Paolo Baiotti

LOVE ON DRUGS – Melodies

di Paolo Baiotti

24 dicembre 2021

melodies

LOVE ON DRUGS
MELODIES
Paraply/Hemifran 2021

Love On Drugs (o LOD) è la band di Thomas Pontén, musicista svedese di Gavle che, dopo essersi trasferito a Uppsala e Stoccolma si è infine stabilito a Goteborg nel nuovo millennio. Nel suo percorso ha suonato di tutto, dal reggae all’avanguardia, prima di formare Love On Drugs dove si è focalizzato su una scrittura più tradizionale e solida. Appassionato di americana e indie pop scrive canzoni che sono state paragonate a nomi come World Party e Teenage Fanclub, leggere e scorrevoli, ma non prive di profondità, con melodie a cavallo tra pop e rock, percorse da influenze folk. Questo è il terzo album di LOD, dopo l’esordio I Think I’m Alone Now (2016) e Solder (2018) in cui viene confermata la formula del gruppo che è formato da Thomas (voce, chitarra e tastiere), Martin Lillberg (batteria), Robert Olsson (basso) e Markus Larsson (tastiere).
Dieci canzoni eclettiche scritte da Pontén, quasi tutte da solo, che alternano il pop-rock dell’eccellente opener Standing On The Doorstep con la lap-steel di Tony Martinsson, di There Goes My Heart e di Cutting Words, il pop intenso di Let The Banner Wave, l’irish-pop di All Those Years, il country rock della ballata Green, il reggae di Out Story, l’americana di The Well, e il pop della beatlesiana Heartache I Know You So Well che il suo autore considera come un omaggio a Get Back.
Disco divertente, agile, brioso e disinvolto, che si ascolta più volte senza un attimo di noia.

Paolo Baiotti

LOVE ON DRUGS – I Think I’m Alone Now

di Ronald Stancanelli

7 ottobre 2016

Love on  Drugs[86557]

LOVE ON DRUGS
I THINK I’M ALONE NOW
PARAPLY Records 2016

Il nome Love on Drugs che identificherebbe il nome di una band è praticamente invece il nome d’arte, in questa occasione, per la carriera solista del chitarrista svedese Thomas Pontén già leader del gruppo nordico dei Little Green, band specializzatasi nel genere Americana, ormai termine consueto per definire un genere musicale che vuol dire molto e anche non vuol dire nulla, tanto e molto abbraccia musicalmente questo termine, peraltro ormai alquanto abusato. Si tratta di un piacevole disco acustico caratterizzato anche da una certa brevità, circa 25 minuti per soli otto brani ma tutti di notevole e piacevolissima fattura. L’album prende il nome ed inizia con il delizioso country rock I Think I’m Alone Now, pezzo dello stesso Pontén del 1987, qui recuperato e rimesso a nuovo per l’occasione.
Il dischetto è dedicato all’amico e collega Andreas Johanneson ( 1973-2015) autore del bel brano River Keep on Flowing composto assieme a Pontén, molto in stile Jim Croce, e voce nel pezzo Watercolors piacevolmente ritmato, scomparso l’anno scorso in un tragico incidente. Prodotto da Pontén medesimo l’album si avvale del bassista Krister Selander e della seducente voce di Jessica Bah Rosman in due pezzi, nella title track e nell’affascinante dolce ballata Queen Size Bed. Album uscito in Europa in rigida singola copertina cartonata come spesso si fa coi cd promozionali o mini con pochi brani. Diciamo che hanno il grande vantaggio di occupare pochissimo spazio. Copertina decisamente poco attraente con una foto dell’artista alquanto anonima e nebulosa. Ma il disco è molto carino, quasi solare nella sua uniformità acustica country folk, e la canzone finale Get Away tra il dylaniano e i Flying Burrito Brothers ce lo conferma.