DAVID MASSEY – Island Creek
DAVID MASSEY
ISLAND CREEK
Poetic Debris 2021
A volte la copertina di un disco ne rispecchia il contenuto musicale. E’ il caso di Island Creek, mini album di sei brani del cantautore David Massey, che esprime calma e serenità nell’immagine del musicista seduto di fronte ad uno specchio d’acqua nell’ombra della sera. Avvocato fino al 2017, ha lasciato un importante studio legale per dedicarsi completamente alla musica. Ha già pubblicato quattro album sulla sua label, esordendo nel 2004 con Blissful State Of Blue, seguito da So Many Roads, Until The Day Is Done e Late Winter Light del 2018. Influenzato dal rock e dal folk con venature blues, ha ottenuto più attenzione in Europa che nell’area di Washington D.C. in cui risiede e in cui suona regolarmente nei clubs e nelle caffetterie, accompagnato dagli esperti Jay Byrd alla chitarra e Jim Robeson al basso, presenti in questo disco unitamente ad Eric Selby alla batteria e Bill Starks alle tastiere e ad altri collaboratori
Island Creek è un un Ep prodotto da Robeson impregnato di melodia, influenzato dalla scrittura di Bob Dylan, Tom Petty J.J. Cale e Mark Knopfler. Se la title track è una ballata impreziosita dal piano di Starks e cantata in modo accorato da David, accompagnata da un video rilassante, Demon Wind è uno scorrevole up-tempo che non sfigurerebbe nel repertorio dei Dire Straits, specialmente per il suono della chitarra di Jay Bird e Long Long Time prosegue nella stessa direzione, con brio e leggerezza. La quiete di Don’t Know Where I’d Be è accentuata da violoncello e mandolino, mentre il mid-tempo Curtain Drawn è caratterizzato da una voce un po’ pigra, da una chitarra raffinata e da una batteria insistente. In chiusura la ritmata Fight Finished vuole essere la celebrazione della vittoria dei Washington Nationals nelle World Series di Baseball del 2019 con un piano esuberante e il sax di Bruce Swain.
Paolo Baiotti
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