DAVE DESMELIK – The Calendar Album

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DAVE DESMELIK
THE CALENDAR ALBUM
Autoprodotto 2020

Abbiamo scritto di questo cantautore quattro anni fa, in occasione dell’uscita di Lifeboat. Originario di Atlanta, Georgia, si è trasferito più volte fino all’attuale residenza di Bevard in North Carolina. Alla fine degli anni novanta ha fatto parte degli Onus B. Johnson, band jamgrass di Flagstaff con la quale ha inciso due dischi. La sua carriera solista, iniziata nel ’99 con Move On, è molto più corposa, comprendendo ben dieci albums prima di Lifeboat che hanno ottenuto discreti riscontri e attenzione da parte di siti e radio specializzati quali EuroAmericana Chart, Roots Music Report, Freeform American Roots Chart e North Carolina Roots Radio Chart. Successivamente ha pubblicato un disco in coppia con Nolan McKelvey, uno con il gruppo Army Of Love e uno strumentale nel 2020 (Instrumental Conversations). Dave si può considerare un artista di Americana, tra roots e folk con attenzione alle parti strumentali arrangiate con cura.
The Calendar Album è un progetto particolare: è stato scritto nel 2013, una canzone al mese relativa alle sensazioni e al significato di quel mese per il musicista…non solo considerazioni di carattere personale. Questi brani sono rimasti nel cassetto per parecchi anni, scavalcati da altre idee e canzoni, finchè durante la pandemia, senza concerti e con più tempo da passare a casa con la famiglia e in studio, l’artista li ha ripresi in mano e li ha incisi quasi tutti da solo a Penrose, con l’aiuto in quattro tracce dell’ottimo chitarrista David Philips, un inglese da tempo residente a Barcellona, utilizzando per la copertina un pregevole disegno dell’amico James Cassara. Oltre all’album è stato pubblicato un singolo in edizione limitata con la prima e l’ultima canzone (January e December).
The Calendar Album è un disco dalle atmosfere melodiche e sommesse, sobrio e permeato di malinconia. Se l’opener January è una traccia folk-blues elettrica rivitalizzata dalla chitarra di Philips che dà un’impronta prog al suono, la strascicata February è un folk con il mandolino in primo piano, mentre in March riemerge una chitarra aspra e pungente, questa volta suonata da Dave che si dimostra polistrumentista più che discreto, avendo forse il punto debole in una voce non molto personale e poco estesa. April è un brano melodico con armonica e piano, May un up-tempo bluegrass-folk in cui spicca il raffinato fingerpicking del musicista, June un mid-tempo di rock roots grintoso. July è rivestita di atmosfere country, mentre influenze western emergono nella scorrevole August. L’emotiva e malinconica September precede il pacato strumentale October tra folk e bluegrass, ma l’atmosfera muta nel notevole rock-blues di November e nella conclusiva December, un mid-tempo folk pianistico in cui la chitarra di Philips si ritaglia uno spazio importante.

Paolo Baiotti

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