MICHAEL HEARNE & SHAKE RUSSELL – Only As Strong As Your Dreams

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MICHAEL HEARNE & SHAKE RUSSELL – Only As Strong As Your Dreams (Howlin’ Dog Records/Hemifran 2016)

Un anno prolifico per il cantautore texano Michael Hearne: oltre al suo disco solista uscito per la stessa etichetta, Hearne ha pubblicato questo altro CD condiviso col collega e amico Shake Russell, a sua volta veterano della scena minore della Stella Solitaria.

Per quanto produttori e musicisti coinvolti siano all’incirca gli stessi del disco di Hearne che ho recensito sul sito qualche tempo fa, questo lavoro in duo si distingue abbastanza da quel lavoro. Se lì il songwriting era abbinato ad un sound robusto, qui, oltre a trarre beneficio dall’alternanza vocale (Russell ha una voce più consistente rispetto a Hearne), il CD in questione tende molto di più a sonorità acustiche, non di rado orientate verso elementi che sfiorano volentieri e con successo generi musicali più tradizionali come bluegrass e cajun.

Fin dal primo brano la cosa è evidente, I Got News For You, cantata da Russell è un perfetto connubio tra bluegrass e cantautorato, con ottime chitarre, banjo e mandolino che tessono un sostanzioso e adeguato tappeto sonoro. La successiva I Heart Texas è l’ennesima dichiarazione d’amore alla scuola della canzone d’autore texana da parte di Hearne che qui canta esplicitamente di luoghi come la Greune Hall e di personaggi come Townes Van Zandt a cui ruba addirittura il titolo di una canzone per il refrain. Bella e più intimista, con la pedal steel in evidenza, la title track firmata da Russell, e sullo stesso genere è anche The Girl Just Loves To Dance collaborazione tra i due titolari con pedal steel e piano a caratterizzare il suono.

Loser’s Gumbo, il titolo lo fa supporre largamente, strizza l’occhio – senza entusiasmare più di tanto – alla musica della Louisiana e per l’occasione il produttore e polistrumentista Don Richmond vi suona anche la fisarmonica, sicuramente il duo è più convincente quando gioca con la propria musica che non con quella ripescata in altre tradizioni, così anche la successiva Irish Prayer, pur non essendo un brutto pezzo deve fare i conti con secoli di ballate irish di gran lunga più entusiasmanti e finisce col suonare troppo già sentita. Più interessante You make The Blues Feel Like A Sunny Day, ottimo veicolo per le ambizioni chitarristiche di Hearne, che è molto stimato anche come chitarrista, e per il sottofondo di pedal steel; This Is What Happy Is è una bella canzone ritmata, dal tiro rock dettato dall’elettrica di Richmond, The Angel’s Share è invece una ballata cantata dalla voce zuccherosa di Hearne, So Late So Soon ci riporta alle atmosfere che avevano caratterizzato le prime composizioni del dico, di nuovo con violino, dobro, banjo in pista. La conclusione è affidata alla delicata Ballad Of The Snow Leopard And The Tanqueray Cowboy, presa in prestito dal songbook di David Rodriguez Garza.

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