Christmas Records: Una Tradizione Americana

Da sempre il mercato americano è inondato nel periodo natalizio da dischi dedicati alle festività. Pochi artisti ne sono stati immuni, dai più popolari a quelli di nicchia quasi tutti si sono cimentati nel disco natalizio. Elvis Presley, Bing Crosby, Willie Nelson, Johnny Cash e più recentemente Michael Bublè e Rod Stewart hanno venduto milioni di copie con album che ogni anno tornano sugli scaffali dei negozi e dei grandi magazzini reali o virtuali. Noi quest’anno ci dedichiamo ad artisti meno conosciuti che hanno recentemente pubblicato album meno scontati e zuccherosi di quelli sopra citati.

 johnny neel

JOHNNY NEEL

MY KINDA CHRISTMAS

www.johnnyneel.com 2014

 

L’ex tastierista di Dickey Betts e degli Allman Brothers, autore di canzoni per John Mayall, Delbert McClinton e Joe Louis Walker, nonché collaboratore dei nostri W.I.N.D. e Jimmy Barbiani, ha realizzato un disco natalizio inconsueto per gli arrangiamenti. I brani tradizionali sono riproposti in modo decisamente personale: l’iniziale Jingle Bells è trasformata in un rock and roll trascinante e ballabile con piano e organo in evidenza, Rudolph (The Red-Rosed Reindeer) diventa un rhythm and blues con le cadenze di New Orleans, mentre il super classico Silent Night è avvolto dai toni gospel dell’hammond, interpretato con rispetto dalla voce roca e un po’ stanca di Neel. Si prosegue con una Merry Christmas Baby accelerata e bluesata con tanto di armonica e piano boogie e White Christmas spezzata da una ritmica reggae non del tutto riuscita, ma con un azzeccato assolo di piano e una chitarra raffinata. Santa Claus Is Lonely è l’unica traccia firmata da Neel, un boogie piacevole di discreta fattura nel quale spicca la chitarra di Jon Conley, mentre il disco è chiuso da Silver Bells, famosa nelle versioni di Bing Crosby, Perry Como e Stevie Wonder, un soul-blues pianistico arrangiato adeguatamente.

 farmer jason

FARMER JASON

CHRISTMAS ON THE FARM

Courageous Chicken 2014

 

Jason Ringenberg è il leader di Jason & The Scorchers, uno dei migliori gruppi di americana/alternative country degli anni ottanta. La band è ancora attiva, seppur saltuariamente e ha festeggiato il trentennale con un dvd dal vivo. Jason ha esordito come solista con un disco di folk acustico nel 2000, seguito da un lungo tour. Due anni dopo ha creato il personaggio di Farmer Jason, per educare e intrattenere i bambini (in primis i suoi), insegnando le fondamenta della vita di campagna e del rispetto della natura (nato in campagna e amante della natura, vive in una fattoria nel Tennessee). Ha inciso quattro cd e un dvd e vinto numerosi premi per questo tipo di attività, che gli ha dato probabilmente più popolarità di quella country-rock. Christmas On The Farm è un disco natalizio per bambini, finanziato da una campagna di fundraising, nel quale le canzoni tradizionali o autografe sono spesso precedute da introduzioni parlate e informative. Tuttavia si ascolta con piacere e almeno a tratti ricorda l’esperienza di alternative rock dell’autore. Il country campagnolo della title track, il country-rock di Santa Drove a Big John Deere, il cow-punk di All I Want For Christmas (Is A Punk Rock Shunk), il punk leggero di The Animals Sang e il rock grintoso di Eat Your Fruitcake si alternano a brani più tradizionali, non privi di ironia e meno scontati di quanto possa sembrare.

 blind boys

THE BLIND BOYS OF ALABAMA & TAJ MAHAL

TALKIN’ CHRISTMAS

Masterworks 2014


Seppur rimaneggiati e fiaccati dall’età avanzata, i Blind Boys Of Alabama restano un punto di riferimento per gli amanti della musica soul e gospel. Hanno collezionato un numero incredibile di partecipazioni e continuano ad incidere con regolarità. Questo album natalizio vede per la prima volta le voci di Jimmy Carter, unico membro della formazione originaria, Ben Moore e Paul Beasley affiancate dal newyorkese Taj Mahal, un altro grande vecchio della musica nera. Bluesman attivo dagli anni sessanta, polistrumentista curioso e multiforme che ha cercato di fondere il blues con world music e folk, Taj è un’icona ancora attiva e rispettata in tutti gli ambienti musicali. In questo disco, raffinato e molto curato negli arrangiamenti, le voci e gli strumenti si fondono quasi sempre in modo riuscito, in particolare nella ballata gospel What Can I Do?, nel soul d’atmosfera Merry Christmas To You e nella morbida Jesus Was Born dove i cori dei Blind Boys avvolgono il cantato di Mahal, mentre Who Will Remember? riprende i dettami della classica ballata soul. La trascinante Merry Christmas, un po’ scontata tra soul e country, chiude un disco da ascoltare intorno al camino aprendo qualche pacchetto (magari discografico…).

Tags: , ,

Non è più possibile commentare.