GIULIO REDAELLI – Aquiloni

REDAELLI

GIULIO REDAELLI - Aquiloni – Fingerpicking-Net  CD0057   2014

di Ronald Stancanelli

Breve ma intenso cd di Giulio  Redaelli giunto a questo punto della sua carriera alla quarta opera.

Otto eccellenti brani, di cui cinque a sua firma, raggiungono a stento la mezz’ora ma la profondità di questo lavoro è tale che ci si può anche accontentare di questa spartana durata.

Giulio alla chitarra fingerstyle ancora una volta evidenzia la sua bravura allo strumento che avevamo avuto modo di commentare positivamente in suoi lavori precedenti e il punto di partenza ovvero Aquiloni si staglia nell’universo che sta a mezza via tra Leo Kottke e l’amico Beppe Gambetta. Sorvolo Blues gioca sul particolare fingerstyle del musicista con pure impennate di fingerpicking mentre pregna di pathos la cover di William Ackerman, premio Grammy per la New Age, The Impending Death of the Virgin Spirit. Scilliar e Scilla e Andrea sono entrambi brani a sua firma e il primo sembra uscito dalla vecchie pagine degli Yes, gli Yes dei tempi gloriosi, prima che cambiassero cantante diventando solo l’ombra di quello che erano e divenire una sorta di cover band; ben fatto che Wakeman abbia detto che senza Anderson per lui il tempo degli Yes sia definitivamente finito. Bella la ripresa di Immagine di Lennon conclusa con l’affascinante voce di Elisabetta Cois che canta in modo mirabile anche il brano conclusivo del cd Down by the Salley Gardens, da una poesia di William  Butler Yeats. Brano splendido che da solo merita l’acquisto del cd. Nel disco suona il polistrumentista Socrate Verona che da anni accompagna Redaelli sia in spettacoli dal vivo che nelle sale di registrazione. Quarto artista impegnato è Marco Battistini al piano. Tutti gli arrangiamenti sono a cura di Redaelli e anche se non è dato sapere dalel note di chi sia la produzione siam quasi sicuri che anche questa sia da lui curata. Eccellente disco  questo aquiloni assolutamente da non sottovalutare e se non conoscete questo artista potete rimediare sia cercando il cd che vi delizierà oltre misura che andando acuriosare su www.giulioredaelli.com

Giulio Redaelli ha incominciato  lo studio del fingerpickin  in quel di Lecco al Crams ispirato appunto da Leo Kottke, William Ackerman e Peter Lang, ricordo di quest’ultimo gli splendidi The Things at the Nursery Room Window e Lygurgus usciti nel 1973 1975.

Allievo anche di Maurizio Angeletti, da tempo aspettiamo la ristampa su cd del suo ragguardevole album omonimo del 1980, ha come dicevamo al suo attivo altri tre lavori, Blue-Eyed Ducking, Four Guitars Clan e Connemara tutti di eccellente livello ma passateci una predilezione per Connemara album da non poter non avere nella propria discoteca.

La sua passione musicale si estrinseca in partecipazioni a svariate manifestazioni musicali e a presenze e candidature in più concorsi oltre che essere insegnante di fingerpicking e far parte della prestigiosa associazione chitarristica Wine & Guitar Clan.

Un eccellente rapido penetrante lavoro di un grande artista che oggi gennaio 2014 con l’uscita di questo album celebra la sua più matura opera..

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