NOLAN MCKELVEY – Songs Of Hope/Into The Silence

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NOLAN MCKELVEY
SONGS OF HOPE (With Ron James)
INTO THE SILENCE (With Megyn Neff & Tim Hogan)
Get Onus Stay Onus 2020

Nel corso di una carriera che ha superato i 25 anni, Nolan McKelvey ha suonato in ogni angolo degli Stati Uniti attraversando vari generi racchiusi nell’Americana: alternative country, bluegrass, country e rock and roll. In questo percorso ha ricevuto notevoli apprezzamenti critici, aprendo per musicisti eclettici, ma sempre di qualità come Greg Brown, Peter Rowan, Odetta, Bela Fleck, Jerry Douglas, Cowboy Junkies, Leftover Salmon, Son Volt, Josh Ritter e David Grisman. E’ rimasto sempre in secondo piano, come artista di culto, sia come solista sia come membro di vari gruppi dell’area di Boston: The Benders, The Resophonics, The Vinyl Avenue String Band. In seguito si è trasferito in California dove ha suonato nella band di Joel Rafael, ha vissuto per un breve periodo alle Hawaii e poi è tornato nel 1993 in Arizona, mantenendo sempre un legame con Boston. Ha registrato con Levon Helm (The Band), Billy Conway (Morphine) e molti altri incidendo più di 20 album in studio, 5 dal vivo, 5 con The Benders, 6 con Muskellunge…per non parlare dei festival ai quali ha partecipato. Un artista attivo, instancabile e positivo, molto impegnato anche nel sociale.
Attualmente suona da solo, in trio, con i Muskellunge (un quintetto più tradizionale) e come bassista nei Tramps And Thieves, soprattutto nel sud ovest e nella east coast.
Nel 2020 ha pubblicato due progetti: il primo è Songs Of Hope, un mini album di sei canzoni con una formazione ampia nato con l’obiettivo di dare speranza ai bambini che lottano contro il cancro, in associazione con la fondazione “cure the kids”. Un disco leggero, fresco e divertente, musicalmente disimpegnato, di pop/rock melodico in cui è coadiuvato dal batterista dell’Illinois Ron James. Spiccano le influenze jazz/fusion di Root For The Holmes Team, il reggae solare di Flip The Script con i fiati in primo piano e il rock energico di C-Level con gli inserimenti del sax.
Il secondo progetto è molto diverso: si tratta di Into The Silence, registrato dal vivo senza pubblico il 18 luglio 2020 all’Orpheum Theater di Flagstaff (da qui il titolo) e trasmesso in streaming, una raccolta di canzoni cantautorali in parte già pubblicate in altra veste in cui Nolan alla voce e chitarra è accompagnato da Tim Hogan al basso e cori e Megyn Neff al violino e cori. Gli arrangiamenti sparsi e minimali mettono in luce la voce pulita e melodica dell’artista. Basta ascoltare Sweetest Dream e After The Wine, percorsa da un violino dai sapori irish, che aprono il disco. La vivace Dark Times è l’unica traccia in cui si aggiunge la batteria di Ron James, collegato in video dall’Illinois, seguita dalla dolente ballata ‘Neath a Hill in Yarnell, una delle tracce più convincenti e dal folk-roots di Embers & Ashes in cui il violino mantiene un ruolo fondamentale.
Il disco prosegue senza vette particolari, un po’ monocorde, con l’eccezione della brillante Steal From The Thief con l’inserimento di un accenno all’errebi Higher And Higher.

Paolo Baiotti

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