LEAF RAPIDS – Citizen Alien

leaf cover[1400]

LEAF RAPIDS
CITIZEN ALIEN
Coax Records 2018

Leaf Rapids è una cittadina situata in Canada nel nord-ovest del Manitoba, in una zona isolata situata su territori un tempo abitati da tribù indiane, popolata da meno di settecento persone tra le quali i coniugi Keri e Devin Latimer, che hanno formato qualche anno fa un duo con il nome della loro città natale. Keri (voce e chitarra) e Devin (basso), dopo avere militato dal 2001 nel quartetto di alternative-country Nathan incidendo tre albums e un Ep molto apprezzati in ambito folk-roots, hanno proseguito insieme esordendo con Lucky Stars nel 2015, seguito tre anni dopo da Citizen Alien, un disco molto particolare e sentito dalla coppia, che trae ispirazioni da vicende famigliari personali (e non solo) legate all’emigrazione tra il 1800 e il 1900. Storie drammatiche piene di amore e speranza, alleggerite da tocchi di ironia.

Keri è di origine giapponese; nel 1942, durante la seconda guerra mondiale, la nonna e altri 22.000 immigrati dal Giappone, considerati nemici del Canada, vennero deportati dalle loro case, privati dei loro averi e spostati in treno nella regione dell’Alberta dove furono costretti ai lavori forzati con una paga ridicola fino al 1949, quando furono liberati privi di ogni sussistenza. A questa vicenda si ricollega la title track, un country-roots abbellito dalla tromba del produttore Rusty Matyas e da delicati arpeggi di chitarra. La nonna di Keri, spedita in nave da Kyoto a Victoria per sposare un uomo che neppure conosceva, lavorò come parrucchiera nel negozio del marito. Un giorno affrontò un cliente che le stava palpeggiando una gamba, ferendolo con una forbice…da questo incidente che rese famoso il negozio deriva il brano Barbershop Shears, dall’andamento orientaleggiante. Il testo di Little Sister, una ballata intimista tra folk e country che può ricordare Emmylou Harris anche nel modo di cantare, è ispirato alle gravidanze delle adolescenti e ai relativi problemi con le famiglie, quello del delicato valzer Virginia con Bill Western alla pedal steel si riferisce alla doppia fatica delle madri lavoratrici, quello di Huvasik racconta la drammatica storia degli immigrati Islandesi che raggiunsero il Manitoba nel 1875 stabilendosi a Gimli (paradiso nella loro lingua), dove furono decimati dall’aspro inverno canadese e da un’epidemia. Parliament Gardens celebra un prozio di Keri decorato con medaglie al valore per gli atti di eroismo compiuti durante la prima Guerra Mondiale e ricordato anche da un lago e da una montagna, rimasto comunque traumatizzato dai drammi del conflitto da non parlarne mai.

Citizen Alien non è un disco da entusiasmo immediato: complesso e studiato nei testi, etereo e poco movimentato nella parte musicale con arrangiamenti sparsi e minimali e un uso accentuato del Theremin (un particolare strumento elettronico), curato nell’aspetto grafico, necessita di più ascolti per essere compreso e apprezzato.

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