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ELSA MARTIN/MATTEO ANDRI – Amors

di Ronald Stancanelli

13 ottobre 2016

ELSA MARTIN AMORS[125594]

AMORS
ELSA MARTIN-MATTEO ANDRI
Project Colonos 2015

In occasione del Premio Tenco 2012 avevamo scoperto l’artista friulana Elsa Martin col suo ottimo disco Verso, album che ci aveva colpito particolarmente e che oggi è seguito dall’interessante Amor, lavoro sempre in dialetto o lingua friulana nel quale la brava e bella cantante si fa aiutare dal validissimo pianista Matteo Andri. Questa opera di indubbio spessore educativo-musicale edita dall’associazione Culturale Colonos in collaborazione con la provincia di Udine è un progetto ideato da Renato Miani che ha trasportato in una versione per pianoforte e voce alcune liriche della raccolta Amors del poeta Pierluigi Cappello. Il risultato finale sono stati tredici brani caratterizzati dalla voce della Martin e dal pianoforte di Miani senza altra strumentazione. Il dischetto si conclude con Verrà l’inverno, un pezzo del poeta letto da lui stesso. Album decisamente importante, ovviamente principalmente per quello che concerne il circondario friulano, ma che si fa apprezzare dopo ripetuti ascolti che aiuteranno l’ascoltatore ad entrarne in sintonia. Dicemmo all’epoca del precedente disco della Martin, anche se qua più che un vero e proprio suo album credo di debba parlare di progetto, che indubbiamente il friulano a differenza di altri dialetti non è tra i più recepibili all’istante e, fermo restante la bontà dell’opera, necessita una pervicace costanza da parte di chi lo ascolta orientata su ripetute audizioni. Dotato in un esauriente libretto che porta sia le liriche originali che la traduzione in italiano quello che colpisce, oltre la bravura del musicista e della cantante, sono i seducenti versi intrisi di passione e sensualità che se non recepiti in pienamente nella versione originale si esplicano vividi nella traduzione in lingua italiana. La Martin, oltre a notevoli consensi al Tenco, fu finalista, ha vinto anche un Premio Parodi e uno della critica titolato a Bianca D’Aponte ci stupisce e colpisce ancora una volta con un’altra opera accademicamente e sapientemente dotta ed importante. Non sono questi certo i dischi che fanno cassetta e vendite iperboliche, ma bensì opere che riconciliano con certa cultura, il sapere, il ricordare, il bearsi di certa piacevolezza e che sicuramente rendono più ricchi e preziosi verso un linguaggio che, in questo caso abbellito da musiche, è di fondamentale importanza. Credo si debba dire un forte grazie a Pierluigi Cappello, Renato Miani, Matteo Andri e alla cara Elsa Martin per la loro composita forma d’arte che ci ha affascinato. Bella confezione cartonata con estremo risalto del titolo nella front cover.