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WILY BO WALKER/E.D.BRAYSHAW – Stone Cold Beautiful

di Paolo Baiotti

4 aprile 2016

wily bo [666]

WILY BO WALKER/E D BRAYSHAW
STONE COLD BEAUTIFUL
Mescal Canyon Records 2015

Wily Bo è un artista di origini scozzesi caratterizzato da una voce grezza un po’ alla Rod Stewart o James Maddock che nel 2015 ha realizzato ben tre dischi: A Long Way From Heaven, un mini album con la cantante Karena K. che gli ha consentito un ottimo piazzamento nei Blues Awards britannici, Moon Over Indigo e Stone Cold Beautiful, quest’ultimo in compagnia del chitarrista E D Brayshaw. Nato nel ’57 ha alle spalle una lunga carriera nella quale non si contano le collaborazioni, sempre con altri artisti di nicchia e ha pubblicato una ventina da dischi da solo o in compagnia. In particolare con Brayshaw ha militato in The Baddies e in The Jawbreakers, due formazioni discretamente conosciute nell’ambito del circuito blues inglese.
Stone Cold Beautiful è un mini album (sei brani per quasi quaranta minuti) di rock blues cantato e suonato con passione e talento. Spicca una versione eccellente di Loan Me A Dime, il blues lento di Fenton Robinson reso immortale dall’esecuzione di Boz Scaggs con Duane Allman alla solista nell’omonimo disco di Scaggs del ‘69, ma già dal solido opener rock blues di Storm Warning, composto da Brayshaw e caratterizzato dalla voce roca di Wily e da una chitarra incisiva e lancinante con i backing vocals di Karena K., seguito da una raffinata cover di Motel Blues di Loudon Wainwright III si intuiscono le capacità non indifferenti della coppia. Loan Me A Dime è oscura ed espressiva, cantata con una voce che si avvicina al primo Tom Waits e percorsa da una chitarra emozionante, mentre I Want To Know composta da Wily è più vicina al soul, con un tocco di morbidezza che non guasta, pur non brillando per originalità. In chiusura September Red, una traccia cadenzata con dei cori e una tastiera dalle tonalità gospel che culmina in un brillante assolo di Brayshaw e la lunga Killers On The Run, caratterizzata da un organo avvolgente e da una chitarra aspra e potente che domina la seconda parte del brano, confermano le potenzialità del duo e la qualità complessiva di un disco meritevole di un attento ascolto.