Posts Tagged ‘Leonard Cohen’

I Famosi Impermeabili Blu – Leonard Cohen Storie, Interviste, Testimonianze

di Ronald Stancanelli

30 ottobre 2016

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Massimo Cotto
I FAMOSI IMPERMEABILI BLU – Leonard Cohen Storie, Interviste, Testimonianze
VOLOLIBERO EDITORE 2016 220 pag.

Nello stile che aveva caratterizzato i suoi recenti precedenti libri Massimo Cotto imbastisce anche questo nuovo tomo dedicato al grande, grandissimo Leonard Cohen, in modo similare, ovvero con 66 bozzetti ognuno a se stante ma che letti conseguentemente formano un preciso quadro della storia personale, artistica e musicale di questo indomabile personaggio errante senza tempo ma pregno di enorme charme e tantissima classe. Per restare in temi di attualissima cronaca ci preme rammentare che Bob Dylan, novello premio nobel, disse una volta che Leonard Cohen era una delle pochissime persone nelle quali per qualche istante gli sarebbe piaciuto trasformarsi. Massimo Cotto grazie alle Edizioni Vololibero rende così omaggio al grande canadese, artista che più volte ha avuto la fortuna e la possibilità di incontrare, vedi interessanti episodi anche sul suo libro Rock Bazar licenziato dalla stessa casa editrice. In queste circa duecento pagine di I famosi impermeabili blu oltre ai 66 quadretti già citati trovano posto anche nove interviste di Cotto allo stesso Cohen avvenute nel periodo tra il 1984 e il 2001. Inoltre varie testimonianze, nelle parole di artisti come Kris Kristofferson, Fabrizio De André, Lou Reed, David Bowie, Jeff Buckley, Eugenio Bennato, Eugenio Finardi, Jennifer Warnes, Massimo Bubola, Rebecca De Mornay, Violante Placido e molti altri che aiutano ancor maggiormente non solo a comprendere ma a sentire la psicologia di questo personaggio unico e straordinario. Nel libro anche vari disegni dello stesso Cohen, che ricordiamo non essere solo musicista ma anche e soprattutto poeta e scrittore oltre che pittore. Nei testi del suo nuovo disco, Cohen esterna frasi che precludono alla stazione d’arrivo come “I’m leaving the Table, I’m Out of the Game”, “I’m Ready My Lord” e tante altre che lasciamo scoprire a voi in un gioco, forse un po’ triste, ma insolito e sublime di poetica ricerca e, se detto disco come accennato sopra commuove oltre ogni limite, questo libro ci aiuta a capire meglio il sacro fuoco e spirito che arde ancora forte in Cohen e ad entrare maggiormente in sintonia con lui.

LEONARD COHEN – You Want It Darker

di Ronald Stancanelli

30 ottobre 2016

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You want it Darker. Questo l’ultimo titolo in ordine di tempo e probabilmente l’ultimo in modo definitivo dell’immensa gigante discografia di Leonard Cohen.
L’artista che avemmo il piacere e il grande onore di vedere recentemente nella sua straordinaria performance nell’ Arena di Verona nonostante il passare degli anni, sono adesso 82, si difende sempre in modo mirabilmente splendido, ai limiti della commozione per chi lo ascolta. E per coloro, i pochi, che magari vengono da un altro universo e non lo conoscono, basterebbe semplicemente un’occhiata al video Dance me to the End of Love per innamorarsene per sempre e sempre per quei pochi, preciso che quel brano e quel video nulla hanno a che fare con questo suo ennesimo eccezionale album. Non servono miriadi di parole o lunghe frasi ad effetto per descrivere questo disco che sembra disceso dalla volta celeste più delicata e cortese che si possa immaginare e basta semplicemente ascoltarne anche solo due/tre tasselli su quattordici, Travelin in Light e It Seemed the Better Way e la title track per battezzarlo immediatamente al primo, primissimo ascolto un capolavoro e gestirlo e nasconderlo tra le cose più preziose che da tempo abbiamo care. Credo che non vi siano parole, che non serva dirne dei musicisti che vi suonano, della produzione o delle solite altre tante informazioni che si danno recensendo un album. E’ un disco bello da piangerci su senza ritegni e vergogna, un capolavoro assoluto. Uscite e andate a procurarvelo, vi illuminerà il cammino.