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GROUND LEVEL FALCONS – The New Wilderness vol. 1

di Paolo Baiotti

20 maggio 2018

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GROUND LEVEL FALCONS
THE NEW WILDERNESS Vol. 1
GOLDEN BEAGLE 2017

Primo album realizzato dalla band dopo una pausa di cinque anni dall’omonimo esordio, The New Wilderness giunge in un momento particolare, contemporaneamente all’addio del fondatore e chitarrista Adrian Armitage. I GLF si formano ad Edmonton in Canada nel 2011, dall’unione di membri di due gruppi indie locali: Vox Humana e Whitewall, guidati dal cantante Matt Gardiner, anima della formazione e principale compositore. Nel 2014 e 2015 il gruppo pubblica due Ep’s, The Revealor Side A & Side B, ottenendo interesse e passaggi radio in molti paesi europei. Nel 2017 viene inciso il nuovo album da Gardiner con la supervisione per il missaggio di Stew Kirkwood, mentre Armitage lascia la band. Il sostituto Brent Whitford viene trovato morto in agosto a causa di una grave forma di diabete…una tragedia per il quartetto che decide di ridursi per il momento a terzetto, ma dopo la serata di presentazione del nuovo disco anche il bassista Greg Kolodychuk decide di lasciare per motivi famigliari. Pertanto al momento la band è ridotta a un duo con Gardiner e il batterista Brendan Kobayashi, ma è alla ricerca di nuovi membri, mentre il disco sta funzionando piuttosto bene in Europa e in Australia. Ispirati da artisti canadesi come Neil Young, Matthew Good e The Tragically Hip i Ground Level Falcons non nascondono influssi grunge di Pearl Jam e Nirvana e di rock alternativo vicino allo stoner (Queen Of The Stone Age e un pizzico di Rem). The New Wilderness è un disco vario con momenti interessanti, come la pulsante opener Memory Man e l’accoppiata che chiude il primo lato formata da Bring It Up During The Nighttime e Why You’re Telling A Lie influenzate dai Rem specialmente nell’uso della voce debitrice di Michael Stipe e dallo stoner nelle parti strumentali con interessanti cambi di ritmo e atmosfera, creando un tipo di rock alternativo molto interessante e attuale. Until I Post It è un altro brano di rock mosso e robusto, più morbido e ipnotico nelle parti cantate, con una chitarra aspra e distorta, How’s The Weather Up There? una ballata sognante, ma sempre con chitarre abrasive, The Wedding Upheaval un aspro hard rock. Le ultime due tracce, I Meant To e Miles Away rappresentano i primi contributi compositivi di Adrian e Greg.