BLIND LEMON JAZZ – After Hours
di Paolo Baiotti
29 ottobre 2019
BLIND LEMON JAZZ
AFTER HOURS
Ofeh Records 2019
Blind Lemon Jazz è uno dei progetti di James Bayfield, conosciuto con lo pseudonimo Blind Lemon Pledge, cantautore blues/roots americano che in passato ha lavorato in altri settori audiovisivi. Per questa operazione l’artista ha chiamato un quartetto di musicisti jazz: la cantante Marisa Malvino dotata di una voce calda, espressiva e languida, l’eccellente pianista Ben Flint, il bassista Peter Grenell e il batterista Joe Kelner. Dal canto suo James ha composto, arrangiato (con Flint) e prodotto tutti i brani, ricavandosi uno spazio limitato come strumentista.
Se nei precedenti sette album incisi in carriera aveva alternano blues elettrico e acustico, folk/roots, blues-rock e New Orleans jazz, con questo nuovo quartetto di artisti della Bay Area siamo in puro ambito jazz, con atmosfere da piano bar, rilassate e raffinate che ricalcano il suono della Harlem degli anni trenta e quaranta, pur trattandosi di brani autografi. After Hours è un disco sofisticato e bluesato che comprende 13 brani da night club fumoso (se ancora ne esistono), eseguiti da musicisti preparati e competenti.
Piano e voce sono in primo piano nel soul-jazz How Can I Still Love You, nella swingata Rich People In Love, nel blues If Beale Street Was A Woman che ricalca Black Coffee (hit di Sarah Vaughan e Ella Fitzgerald), nella raffinata title track, in You Can’t Get There From Here spruzzata di umori gospel, nella ballata Moon Over Memphis, in Lights Out dedicata a San Francisco. La sezione ritmica mantiene un profilo discreto, pur fornendo una base essenziale al suono, mentre James organizza dietro le quinte, lasciando spazio alla sua voce e chitarra in Blue Heartbreak che chiude il disco.
After Hours è un tentativo, tutto sommato riuscito, di ricordare un periodo e un’atmosfera, con nuove composizioni che non possono che suonare derivative.