THOSE BARREN LEAVES – W.I.A.B.R.

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THOSE BARREN LEAVES
W.I.A.B.R.
Autoprodotto 2022

Those Barren Leaves prendono il nome da un racconto satirico di Aldous Huxley del 1925. Si tratta di un duo svedese formato da Marit e Martin Deybler Holmlund, coadiuvati in questa occasione dalle tastiere di Klas-Henrik Horngren e dalla batteria del produttore Kristoffer Ragnstam, aggiunte nel 2021 quando è stato possibile ritornare in studio. Infatti dopo l’esordio di Directions, superati i problemi della pandemia incorsi mentre stavano registrando il loro secondo disco, sono finalmente riusciti a terminarlo l’anno scorso. Sebbene la copertina evochi immagini drammatiche da disco di metal/doom, in realtà la coppia suona un rock melodico influenzato dal pop/rock degli anni novanta e ottanta con echi di U2 e altre band britanniche di quel periodo come nella traccia iniziale Feel cantata da Marit su tonalità alte, seguita dalla più robusta e grintosa Million Forever interpretata da Martin, che ha una voce meno caratteristica. In realtà pur suonando piacevole e scorrevole, il disco manca in alcuni momenti di personalità e di originalità nella costruzione dei brani. La lenta No Sides inserisce un pizzico di psichedelia nell’accompagnamento alla voce sognante di Marit, mentre la lunga Read Between the Lines ha un suono e un feeling da anni ottanta. Nel prosieguo si distinguono l’oscura e affascinante By Your Side che sembra mischiare Velvet Underground e Dead Can Dance, il mid-tempo After The Storm (in una nuova registrazione) venato di echi gotici in cui si fa notare positivamente anche la voce di Martin e la ballata rock Matters Of The Heart con una chitarra abrasiva.

Paolo Baiotti

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