JOHNNY BEAUFORD – Just A Little Pick Me Up
JOHNNY BEAUFORD
JUST A LITTLE PICK ME UP
St. Cait Records 2020
Registrato negli Audiostyles Studios di Dripping Springs in Texas, prodotto dall’artista con Taylor Tatsch, questo è l’esordio solista di Johnny Beauford, texano di Dallas attualmente residente a Mesquite con la famiglia. Non è un novellino, essendo attivo da una decina d’anni e avendo fatto parte di Jack Kerowax, formazione di americana e della rock band Bravo, Max! di Dallas con le quali ha pubblicato una mezza dozzina di dischi. Ma con il suo nome prima di Just A Little Pick Me Up ha inciso solo dei demos raccolti in un paio di EP casalinghi. Johnny fa parte anche di due formazioni locali, Minor Tigers e Cpt Tornado.
Stavolta si è dedicato a una prova solista raccogliendo testi e musiche scritti nel corso degli anni, aiutato dagli amici Garrett Padgett (chitarra) e Jonathan Jackson (batteria) con i quali collabora da lungo tempo e con i quali ha condiviso l’esperienza dei Bravo, Max!.
Musicalmente il disco alterna indie rock e roots rock melodico e scorrevole con la chitarra sempre in primo piano rispetto alle tastiere. L’opener Killer Bus Driver e Cool Breeze fanno parte della prima categoria, l’orecchiabile Golden Lungs e Messin’ Around con i fiati in ritmica che ricordano i Jukes di Southside Johnny, influenzate dalla scrittura e dal modo di cantare di Tom Petty, fanno parte della seconda.
Ma non mancano un approccio più rock nell’intenso singolo Doomsday Café accompagnato da un testo sulla credibilità delle informazioni, un’influenza pop nella ballata Moxy e nella briosa The Fog Song, venature sixties nel mid-tempo CST e riff hard rock nella disomogenea Echo Chamber.
La voce di Johnny non ha caratteristiche particolari e questo è un limite, mentre dal punto di vista musicale il disco è un po’ dispersivo, pur avendo alcuni spunti interessanti.
Paolo Baiotti
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