ESTERINA – Canzoni Per Esseri Umani

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ESTERINA
CANZONI PER ESSERI UMANI
Pippola Music 2018

Gruppo indie toscano originario di Massarosa, gli Esterina sono attivi dal 2008 cercando di coniugare nella loro produzione influenze cantautorali, una musicalità post-rock e testi piuttosto particolari. Le loro scelte sono poco ortodosse, tanto che nelle note bibliografiche della casa discografica vengono presentati come “un emblema di biodiversità musicale e di divergenza parallela con la scena indie contemporanea”. Una definizione che può sembrare poco comprensibile, ma che rende l’idea della loro originalità e specificità.
Canzoni Per Esseri Umani è il quarto album in studio, dopo l’esordio Diferoedibotte prodotto da Guido Elmi (Vasco Rossi), il secondo Come Satura e il terzo Dio Ti Salvi, prodotto da Ale Sportelli (Raw Power, Prozac). Nel 2016 hanno vinto il Premio Ciampi per la miglior cover (Fino all’Ultimo Minuto), poi si sono dedicati alla preparazione di questo disco, registrato e prodotto con Marco Lega (CCCP, Marlene Kuntz), ad eccezione del primo singolo Santo Amore Degli Abissi, mixato da Gareth Jones, un’autorità in ambito post-rock (Depeche Mode, Erasure, Interpol, Erasure…). Proprio questo brano, introdotto da un synth analogico, è un elettro-pop influenzato dai Depeche Mode avvolgente e drammatico, accompagnato da un video nel quale due appassionati di skateboard si lanciano in spericolate evoluzioni in mezzo alle colline emiliane. Gli Esterina prediligono i brani d’atmosfera come l’iniziale Chiamarsi, Meraviglia Normale percorsa da squarci di chitarra elettrica, le ballate Te E Io in cui la voce richiama le tonalità di Vasco Rossi (la voce, non la musica) e Più di Me, forse il brano più ortodosso della raccolta. Nell’obliqua e disturbante Si Che Lo Merita in cui si incrociano chitarre ed elettronica, dinamiche particolari e cambi di ritmo e in Cometa, impregnata di suoni elettronici, si rivelano i tratti più sperimentali del gruppo che chiude l’album con la lunga Esterno Notte, traccia lenta e cadenzata che si apre in un finale strumentale in crescendo di indubbia efficacia. Un quintetto intrigante da seguire con attenzione.

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