STONEY LARUE – Us Time
di Ronald Stancanelli
21 gennaio 2017
Questo era un cd arrivato un po di tempo fa e restato sepolto nella miriade di cose che affollano la mia scrivania. Nonostante siano passati vari mesi dalla sua uscita mi pare doveroso dividerlo con altri essendo un album molto piacevole pur se caratterizzato da varie cover e solamente da tre pezzi ascritti a Stoney Larue sugli undici che lo compongono. Cercando informazioni su di lui in rete ho scoperto che tempo fa è stato arrestato poiché tornato ubriaco a casa alla mattina presto, poco dopo, infastidito dal phon della moglie o compagna che si stava preparando per andare a lavorare svegliatosi l’ha buttata giù dalle scale. Diciamo che questa storia che non depone assolutamente a suo favore ha raffreddato il mio impeto di recensore considerando i fatti letti. Il cd non è male come gia accennato e tra le cover una bella Into the Mystic di Van Morrison e Seven Spanish Angels di Seals/Setser già portata anni fa al successo da una bella versione di Willie Nelson. Per quanto concerne i suoi brani pare che siano pezzi della sua discografia riproposti dopo un pool di preferenze redatto dai suoi fan. Un disco calmo, quasi pacato, ben cantato, ottimamente suonato, che potrebbe anche essere ideale come sottofondo sia in auto che in casa in fase di rilassamento, peccato che il personaggio che lo propone non dia sentori di rilassamento a chi gli sta attorno. Un collage di tante foto la cover tra le quali probabilmente anche la compagna o moglie finita in ospedale. No, questa storia a differenza del cd non mi è piaciuta per niente, un collega amico mio che scrive sia di musica per hobby che di altre cose per lavoro mi ha anche consigliato di non recensirlo proprio per la dissolutezza del personaggio. Diciamo che pur io avendo raffreddato gli stimoli ho trovato una via di mezzo semplificando la recensione.