Posts Tagged ‘Pure Grain’

PURE GRAIN – Indiana Sun

di Paolo Baiotti

30 luglio 2015

pure grain

PURE GRAIN
Indiana Sun
(2014 Sol Records)

Originari dell’Indiana, sono considerati una band emergente in ambito country/southern rock. Il loro è un rock morbido molto influenzato dal country con qualche reminiscenza di rock sudista. Possiamo accostarli alla Marshall Tucker Band, agli Allman Brothers più leggeri, ma anche a Zac Brown Band, Doobie Brothers, Lady Antebellum o ai Blackhawk. Il primo nucleo risale al 2002; in seguito a numerosi cambiamenti, del nucleo originale rimane il solo batterista Brian DeBruler.

Dopo una pausa di due anni ritornano nel 2008 con i nuovi Michelle Damico (voce e percussioni) e Courtney Damico (voce) incidendo Out Of The Storm comprendente il singolo Truckin’ Song che ha avuto un discreto airplay. In seguito si sono aggiunti il cantante e chitarrista Scott Siefferman e il bassista Tony Nasser, mentre il vecchio leader Chris Taber collabora ancora a livello compositivo.

Il nuovo album è stato registrato negli studi della Sol, etichetta fondata dal batterista DeBruler per aiutare le band del midwest, che pubblica anche la Dallas Moore Band. Indiana Sun è un disco vario e piacevole prodotto dall’esperto Bill Halverson (Stephen Stills, Reo Speedwagon, Beach Boys, Jack Bruce, CSN…), forse un po’ leggero e privo di grande personalità, ma pieno di brani che, se fossimo in un altro periodo, potrebbero essere potenziali hit radiofonici. Ad esempio l’accattivante opener Lie To Me scritta da Clint Walston, con una chitarra scorrevole e la voce piacevole di Siefferman in primo piano, la morbida elettroacustica Summer Song che scorre veloce ricordando gli Eagles dei primi dischi, la ballata New Dawn cantata da Courtney Damico e la corale Long Time Comin’ nella quale spiccano curati impasti vocali. In Perfect Time il ritmo si spezza senza esagerare con sfumature caraibiche, mentre The Blessing ha un’impronta sudista sia nella voce che nella chitarra e la conclusiva Higher Ground tonalità vocali che richiamano gli America, un accattivante tappeto di percussioni e una chitarra fluida, mai sopra le righe, che si distende nella coda strumentale del brano.

Indiana Sun è un disco di rock morbido e potenzialmente radiofonico, non un capolavoro, espressione di una band che ha basi solide e promettenti.

PURE GRAIN – Indiana Sun

di Paolo Baiotti

1 agosto 2014

 

pure grain

 

 

PURE GRAIN – Indiana Sun – 2014 Sol Records

Originari dell’Indiana, sono considerati una band emergente in ambito country/southern rock. Il loro è un rock morbido molto influenzato dal country con qualche reminiscenza di rock sudista. Possiamo accostarli alla Marshall Tucker Band, agli Allman Brothers più leggeri, ma anche a Zac Brown Band, Doobie Brothers, Lady Antebellum o ai Blackhawk. Il primo nucleo risale al 2002; in seguito a numerosi cambiamenti, del nucleo originale rimane il solo batterista Brian DeBruler. Dopo una pausa di due anni ritornano nel 2008 con i nuovi Michelle Damico (voce e percussioni) e Courtney Damico (voce) incidendo Out Of The Storm comprendente il singolo Truckin’ Song che ha avuto un discreto airplay. In seguito si sono aggiunti il cantante e chitarrista Scott Siefferman e il bassista Tony Nasser, mentre il vecchio leader Chris Taber collabora ancora a livello compositivo. Il nuovo album è stato registrato negli studi della Sol, etichetta fondata dal batterista DeBruler per aiutare le band del midwest, che pubblica anche la Dallas Moore Band. Indiana Sun è un disco vario e piacevole prodotto dall’esperto Bill Halverson (Stephen Stills, Reo Speedwagon, Beach Boys, Jack Bruce, CSN…), forse un po’ leggero e privo di grande personalità, ma pieno di brani che, se fossimo in un altro periodo, potrebbero essere potenziali hit radiofonici. Ad esempio l’accattivante opener Lie To Me scritta da Clint Walston, con una chitarra scorrevole e la voce piacevole di Siefferman in primo piano, la morbida elettroacustica Summer Song che scorre veloce ricordando gli Eagles dei primi dischi, la ballata New Dawn cantata da Courtney Damico e la corale Long Time Comin’ nella quale spiccano curati impasti vocali. In Perfect Time il ritmo si spezza senza esagerare con sfumature caraibiche, mentre The Blessing ha un’impronta sudista sia nella voce che nella chitarra e la conclusiva Higher Ground tonalità vocali che richiamano gli America, un accattivante tappeto di percussioni e una chitarra fluida, mai sopra le righe, che si distende nella coda strumentale del brano. Indiana Sun è un disco di rock morbido e potenzialmente radiofonico, non un capolavoro, espressione di una band che ha basi solide e promettenti. 

http://youtu.be/wHyx3PfMufY?list=PL4C6647B21F516908