THE GOTHIC COWBOY – Between The Wars

gothic[239]

THE GOTHIC COWBOY
BETWEEN THE WARS
Melvin Litton 2019

Per molti anni il cantautore e chitarrista Melvin Litton, canadese da tempo residente in Kansas, ha guidato il quartetto The Border Band, pubblicando cinque album e suonando in ogni angolo d’America. Melvin è anche uno scrittore: ha pubblicato tre romanzi e due raccolte di poesie, oltre a racconti su riviste e giornali. Ha lavorato come falegname, alternando la professione alla scrittura e alla musica che da qualche anno sono diventate la sua principale occupazione.
Lasciata a riposo la band dopo 20 anni di attività, si è cimentato in un altro ambizioso progetto: un doppio album di Americana acustico con testi e musiche riferite alla tradizione folk, raccontando episodi di vita, eventi drammatici, storie ispirate da testi di artisti come Leadbelly…un insieme di canzoni che sembrano fatte per essere ascoltate all’ombra di un albero in un pomeriggio assolato oppure intorno a un fuoco in una prateria sconfinata. Si è fatto aiutare da Dan Hermreck al mandolino e alla voce (con il quale suona spesso in duo), da Til Willis all’armonica e da Jeff Jackson al basso, determinanti nell’assicurare una certa varietà al disco, limitato dalla voce sporca, un po’ monotona e ripetitiva di Melvin.
Tra i brani del primo cd spiccano l’opener Border Blues che può ricordare la scrittura di Townes Van Zandt, la drammatica Caspion & The White Buffalo, ispirata da un articolo di giornale del 1894 sulla caccia al bisonte (è anche il titolo di un suo libro), con un notevole lavoro del mandolino, le murder ballads Pretty Mary e Cold Ohio City con un prezioso accompagnamento di armonica e mandolino e la title track che racconta le vicende di una generazione di soldati gettati allo sbaraglio. Dal secondo cd citerei Montana Bound ispirata da un libretto del 1903, Help My Crossover in cui si apprezza l’armonica di Willis, il lungo a asciutto blues Murder Of Bob Rose, la terza murder ballad tratta da una storia vera raccontata a Melvin dalla mamma e Creek-Bank Ghetto Boys.
Between the Wars è un disco impegnativo, forse troppo lungo, da ascoltare con calma, ispirato dalla tradizione dei grandi storytellers, da Leadbelly a Guy Clark, da Townes Van Zandt agli inevitabili Dylan e Young.

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