MARK WINGFIELD – The Gathering
MARK WINGFIELD – The Gathering (Moonjune Records 2024)
Tra le pubblicazioni recenti di casa Moonjune, spicca questo nuovo disco del chitarrista inglese Mark Wingfield, da lungo tempo affiliato dell’etichetta ispanica (ma già newyorchese). Wingfield ha sempre mantenuto una qualità costante nei suoi lavori, sia in quelli solisti che in quelli come co-titolare di progetti, inclusi i moltissimi in coppia con Kevin Kastning su label Grey Disc.
Anche in questa nuova produzione, firmata da Leonardo Pavkovic, viene ripetuta la ricetta collaudata di una prog-fusion efficace, scorrevole, fluida.
Ad accompagnare il chitarrista dal ricco pedigree, troviamo alcuni dei nomi più in voga nelle produzioni Moonjune: tutto il disco è eseguito in trio con Asaf Sirkis alla batteria e Gary Husband alle tastiere e ad un rinforzo di percussioni in tre brani. Per completare la formazione due autentici assi del basso si dividono a metà il lavoro: Tony Levin e Percy Jones che insieme possono sfoggiare un who is who di amicizie musicali di rara ricchezza nel panorama jazz-rock internazionale.
Dieci sono le composizioni messe in fila per quest’album che traspira di atmosfere collaudatissime dovute al fatto che questi artisti si sono già incontrati (spesso talvolta) in altri progetti (pensiamo a Husband e Levin che condividono l’esperienza degli Stickmen, il cui Owari è uno dei fiori all’occhiello delle produzioni di Pavkovic).
Dall’inizio quasi pastorale di The Corkscrew Tower alla similare Cinnamon Bird che chiude il disco, le composizioni scorrono convincenti senza mai durare eccessivamente, passando dal prog jazzato di Stormlight alle dissonanze di A Fleeting Glance costruite sul dialogo tra Wingfield e Jones, fino ai suoni struggenti della sei corde che dominano Pursued In The Snow e ai ritmi vagamente latin jazz di The Listening Trees.
Paolo Crazy Carnevale
Tags: Mark Wingfield