WILLIE NILE – Live At Daryl’s House Club
WILLIE NILE
LIVE AT DARYL’S HOUSE CLUB
River House Records 2024
I dischi dal vivo più recenti del cantautore di Buffalo sono l’eccellente Live From The Streets Of New York del 2008 e l’autoprodotto Hard Times In The UK del 2010. Dopo più di 10 anni è il turno di un nuovo live registrato al Daryl’s House Club di Pawling, NY che non ha brani in comune con il primo citato e solo due con il secondo. Una scelta intelligente, che privilegia gli album in studio pubblicati successivamente, con l’eccezione di un paio di tracce ripescate dallo scorso millennio. Come qualità di scrittura il disco del 2008 è superiore e anche la band sembra avere qualcosina in più, ma Willie rimane un cantante vivo ed entusiasta, una persona positiva che trascina il pubblico con la sua carica punk-rock mischiata alla penna cantautorale.
La carriera di Nile è stata molto particolare e poco fortunata nei primi anni: dopo l’omonimo brillante esordio dell’80 e il seguente Golden Dawn, pubblicati dalla Arista mentre frequentava assiduamente il CBGB a New York apprezzando Patti Smith, Television e Ramones, sembrava uno degli astri nascenti del cantautorato folk-rock, invece problemi legali con la casa discografica lo hanno bloccato per un decennio. E’ tornato nel ’91 con Places I Have Never Been per la Columbia, ma anche questo contratto è sfumato rapidamente e ha ripreso a pubblicare dal ‘99, questa volta con regolarità e in modo indipendente, con Beautiful Wreck Of The World, riconquistando una posizione di rispetto almeno per un pubblico di nicchia che ha continuato a seguirlo con passione, ricambiata dall’artista che nel nuovo millennio ha inciso una decina di dischi in studio, alcuni ottimi come Streets Of New York, The Innocent Ones e American Ride.
L’attuale formazione del suo quartetto comprende il fedelissimo bassista Johnny Pisano, il chitarrista Jimi K. Bones e il batterista Jon Weber. L’epica Places I Have Never Been apre la serata, seguita da una bruciante This Is Our Time dove si sente l’influenza punk, dall’intenso rock di Black Magic And White Lies dal terzo album e dalla cadenzata Earth Blues sul cambiamento climatico. Il mid-tempo Lost And Lonely World è il primo di tre brani tratti da New York At Night del 2020; gli altri due sono la punkeggiante title track e la trascinante Run Free, posta quasi in chiusura. A metà disco Willie piazza l’unica ballata pianistica, la commovente Shoulders da Golden Dawn in cui spiccano la sua solida voce e la chitarra solista di Bones. Tra gli altri brani segnalerei la recente Wake Up America, singolo del 2022 (con ospite Steve Earle), un accorato invito a risvegliarsi, a votare e a trattarsi con rispetto e due inni rock che non mancano mai nei suoi spettacoli: House Of A Thousand Guitar e la travolgente One Guitar che chiude un concerto che conferma la forza e la caparbietà di questo artista che all’anagrafe segna 76 primavere, ma sul palco ne dimostra parecchie in meno.
Paolo Baiotti
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