MATTHEW CHECK – Without A Throne

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MATTHEW CHECK
WITHOUT A THRONE
Autoprodotto 2022

Cresciuto con la passione del pianoforte a Newtown nell’area di Philadelphia, ha abbandonato lo strumento nell’adolescenza. Si è trasferito a New York, ha studiato testi religiosi ebraici, ma ha anche suonato nel tempo libero banjo e chitarra incidendo un album. Nel 2018 a 36 anni è tornato da un viaggio di quattro mesi in India e improvvisamente ha deciso di comprare una tastiera, si è applicato con intensità imparando a suonare professionalmente lo strumento e a comporre, incidendo una serie di Ep a partire dal 2020, compresi due dal vivo (The Bridgeford Sessions e Live At Rockwood Music Hall). Recentemente si è trasferito con la compagna a Cincinnati dove ha registrato dei singoli e sta preparando un album.
Without A Throne comprende sette canzoni incise nel corso del 2022 allo Stable Studios di Nashville con il produttore e ingegnere del suono Thomas Bryan Eaton alla chitarra, dobro e mandolino, Miss Tess alla voce, John Pahmer al piano, Eric Frey al basso e Glenn Grossman alle percussioni. La scrittura e il suono di Matthew ci riportano ai cantautori degli anni settanta, tra Jackson Browne, Warren Zevon e Elton John. Musica melodica, scorrevole ed energica allo stesso tempo. The Very Beginning lascia un’impressione di scrittura distesa, con un piano rilassato che si inserisce nel cantato disinvolto e melodico. Old Wooden Floor è una ballata sulle problematiche dell’alcolismo, un problema vissuto in passato da Check, con un testo che inizia così: “I woke up this morning with a bottle next to my head upon an old wooden floor”. Musicalmente ha venature country date dagli interventi della pedal steel, confermando l’importanza dei controcanti di Miss Tess. L’impronta country/bluegrass è evidente nella disimpegnata Pretty Mama, mentre The Way That You Are è più aderente ad una scrittura cantautorale ed è stata composta dal fratello Jonathan come il valzer country The Shape It Appears. Se What A Father Would Do ha richiami biblici nel testo e una struttura rock con una chitarra incisiva, nella chiusura ritmata di Because You Can il piano ritorna protagonista.
Without A Throne scorre veloce, ma non lascia grandi tracce del suo passaggio.

Paolo Baiotti

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