DAVID MASSEY – Darkness At Dawn

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DAVID MASSEY
DARKNESS AT DAWN
Poetic Debris 2022

Impegnato nell’attività di avvocato fino al 2017 a Washington D.C., David ha lasciato un importante studio legale per dedicarsi negli anni della maturità alla musica, sua grande passione che prima lo occupava nel tempo libero. Il suo esordio risale al 2004 con Blissful Of Blue, seguito da altri tre album e dall’ep Island Creek del 2021. Anche Darkness At Dawn è un mini-album di sette canzoni per complessivi 25’ registrato con i consueti collaboratori Jay Byrd alla chitarra e mandolino (a sua volta cantautore solista), Jom Robeson al basso e alla produzione, Eric Selby alla batteria e Bill Starks alle tastiere.
Le coordinate sonore all’interno delle quali si muove Massey sono quelle dei dischi precedenti: un rock delle radici con influenze folk e pop, mosso e disinvolto, come nella briosa Watch Your Back in Hell, percorsa dal vibrante violino di Ron Stewart, nel mid-tempo Darkness At Dawn in cui la voce ricorda Willie Nile, nella melodica Nothing che sicuramente risente dell’influenza di Tom Petty nella scrittura e nel modo di cantare nonché nella ritmata Party Of Lies molto vicina alle sonorità chitarristiche dei Dire Straits. Anche sul versante delle ballate David ha una scrittura e un’interpretazione più che dignitosa; ne sono esempi significativi l’elettroacustica Players, il country From God We Come e l’intima e malinconica Daddy’s Wedding Dance con il violoncello di Kristen Jones in cui viene inserita una citazione del Canone di Pachelbel.

Paolo Baiotti

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