WEST OF EDEN – Next Stop Christmas

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WEST OF EDEN
NEXT STOP CHRISTMAS
West Of Music 2022

Dopo 25 anni di attività e 12 album all’attivo, questo gruppo svedese approda al secondo disco natalizio dopo Another Celtic Christmas del 2016. Hanno sempre cantato in inglese mantendosi fedeli ad una matrice folk celtica, girando in Europa e anche in Cina dove hanno ottenuto numerosi apprezzamenti. Se nel precedente Taube avevano deciso di cambiare interpretando nella loro lingua brani del cantautore locale Evert Taube, con Next Stop Christmas tornano alla tradizione dell’inglese, facendo risaltare la voce chiara e limpida della leader Jenny Schaub che suona anche la fisarmonica e il flauto, richiamando il folk britannico dei Fairport Convention di Sandy Denny, dei Pentangle e degli Steeleye Span, coadiuvata da Martin Schaub (voce, chitarra acustica, mandolino, tastiere), dal violino di Lars Broman, dalle chitarre di Henning Sernhede, nonché dalla sezione ritmica formata da Martin Holmlund al basso e Ola Karlevo alle percussioni e bodhran e da un nutrito gruppo di ospiti ai fiati e alle voci. Le armonie vocali sono da sempre un tratto caratteristico del gruppo che si trova a proprio agio con le melodie natalizie interpretate anche con un pizzico d’ironia, sia che si tratti di tracce autografe che di estratti della tradizione.
Molto curato nel suono prodotto da Martin e nella confezione in digipack, il disco parte come un treno (a proposito della copertina) con la percussiva We All Shall Sing Together e la ritmata title track di radice celtica in cui ospitano la voce di Stefan Andersson. Nello sviluppo dell’album, in cui sono stati inseriti anche alcuni brevi segmenti strumentali, emergono la morbida ballata da camino acceso In The Bleak Midwinter, il tradizionale The Twelve Days Of Christmas, la scatenata Must Be Santa che richiama inevitabilmente i Pogues e la malinconica The Bells Of St. Stephen.
Next Stop Christmas è un disco da ascoltare sotto l’albero, con le luci natalizie rigorosamente accese e in un tripudio di candele, con in mano ovviamante una tisata bella calda.

Paolo Baiotti

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