GUNTHER BROWN – Heartache & Roses
GUNTHER BROWN
HEARTACHE & ROSES
Autoprodotto 2020
Gunther Brown è un sestetto di roots-rock proveniente da Portland nel Maine. Uno di quei gruppi nati e cresciuti alla periferia dell’impero, in uno stato lontano dai centri della musica americana, che sono riusciti comunque a crearsi una nicchia di appassionati grazie alla passione e alla determinazione. Pur essendo attivi dal 2009 (all’epoca pubblicarono un demo), hanno esordito nel 2014 con Good Nights For Daydreams, seguito due anni dopo da North Wind. Tra il 2017 e il 2020 hanno avuto una lunga pausa con dei ripensamenti sulla line-up, rinnovata con l’inserimento alla seconda voce e chitarra di Greg Klein, già leader dei Dark Hollow Bottling Company, altra band di alternative-country e lo spostamento alla chitarra di Mark McDonough sostituito al basso da Drew Wyman. Questi elementi si sono aggiunti alla voce solista del leader Pete Dubuc, alla batteria di Derek Mills e alle tastiere e chitarra di Joe Bloom.
Heartache & Roses è un disco di rock energico e melodico con venature country, sulle tracce dei Jayhawks e degli Old’97, con armonie vocali curate e pregevoli, notevoli break strumentali e una scrittura sincera e credibile, con quel tocco provinciale che rappresenta spesso il meglio dell’universo musicale americano. Tra i brani spiccano ballate toccanti come Garden, la dolente Rudderless che mi ha ricordato nella voce e nello sviluppo il southern-soul di JJ Grey & Mofro, la soffusa One For Every e la cadenzata Same Place, Same Time in chiusura del disco, che si alternano a tracce più scorrevoli con intrecci vocali e tocchi di armonica come la title track, Remember con qualche sentore di REM, l’ironica New Man e la trascinante Unlearned, caratterizzata da un testo e da un video di critica politica e sociale.
Gunther Brown è un gruppo intrigante, una realtà del roots rock americano meritevole di essere approfondita.
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