IAN SIEGAL – All The Rage

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IAN SIEGAL
ALL THE RAGE
Nugene/Dixiefrog 2018

Originario di Portsmouth in Inghilterra, appassionato di blues e Americana, ha esordito nel 2004 con Standing In The Morning seguito da Meat & Potatoes, primo disco per la Nugene. Broadside del 2009 è stato scelto dalla rivista Mojo come miglior album di blues dell’anno e ha ottenuto nel 2010 un premio ai British Blues Awards (il primo di molti riconoscimenti), segno di una carriera in ascesa. Da allora ha mostrato voglia di cambiare e approfondire le sue radici e conoscenze, immergendosi nella realtà del North Mississippi Blues, registrando agli Zebra Ranch dei fratelli Cody e Luther Dickinson il pregevole The Skinny, seguito da Candy Store Kid sempre con musicisti locali con i quali ha suonato negli Stati Uniti e in Europa, compresi i fratelli Dickinson e Alvin Youngblood Hart, dal live solista Man And Guitar registrato alla Royal Albert Hall e da Picnic Sessions, inciso informalmente nel 2013 in North Mississippi con i fratelli Dickinson, Alvin Hart e Jimbo Mathus (ex Squirrel Nut Zippers). In seguito Ian si è trasferito ad Amsterdam, dove ha formato una nuova band con la quale ha pubblicato il live One Night In Amsterdam nel 2015, seguito da Wayward Sons, un altro live registrato in coppia con il polistrumentista Jimbo Mathus.

All The Rage è il primo disco in studio con materiale autografo dal 2012 (Candy Store Kid), inciso in poche sessioni pomeridiane, quasi interamente in presa diretta, prodotto da Mathus. Dieci brani, tutti di Siegal, tre scritti con Mathus, tre con la coppia Azier/Den Haring e uno con l’armonicista Hook Herrera. La giovane band olandese formata dall’emergente chitarrista Dusty Ciggaar, dal batterista Rafael Schwiddessen e dal bassista Danny Van’t Hoff è perfetta per ricreare il suono sporco, rustico, vigoroso e rabbioso richiesto dal leader, che mischia i generi come gli piace fare, tra blues, folk, americana e un tocco di country. La voce aggressiva e aspra di Ian richiama Howlin’ Wolf nell’ipnotico blues If I Live, il primo Tom Waits nella ballata My Flame e nella profetica Jacob’s Ladder, mentre Won’t Be Your Shotgun Rider ha un suono roots che rievoca le atmosfere dei Basemant Tapes e The Shit Hit è un classico blues di Chicago con una slide pungente. L’opener Eagle-Vulture è una delle tracce più incisive, un blues aggressivo con un testo politico sulla nuova amministrazione americana, come il tex-mex Ain’t You Great? morbido nella musica, ma polemico e ironico nelle tematiche trattate. Il disco è chiuso dal gospel-soul cantautorale Sweet Survivor e dalla scorrevole Sailor Town, a conferma della varietà dei temi musicali toccati da Siegal in un album che merita un ascolto attento.

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