ONO – Salsedine

ono-salsedine [60888]

ONO
Salsedine
Autoprodotto – Sfera Cubica 2015

Se vi piacciono ancora i Kraftwerk, recentemente con fasto esibitisi all’Arena di Verona, se siete passati non solo indenni ma anche soddisfatti tra Can, Tangerine Dream, Neu, Ashra Tempel e Popol Vuh, e soprattutto se accettate uno strano connubio tra queste impervie ma liquide forme musicali con una specie di talk/rap/recitato allora questo Salsedine degli emiliani Ono potrebbe fare per voi, parimenti passare oltre.
Gruppo nato a fine 2013 con Salsedine sono all’album di debutto, ove sei brani sono inediti e cinque tratti da precedenti EP per l’occasione riabbelliti e ri-registrati, alla fine anche una curiosa ghost track oltre a un ulteriore divertente e goliardica altra ghost. Tra le righe del testo della quarta traccia, L’infanzia e la maturità di mio fratello, impavidamente e coraggiosamente nascosto ripetutamente un omaggio a Fabrizio de Andrè.
Cesare Barbieri, voce ed elettronica, Edoardo Gobbi, chitarre, voce e synth, Mattia Santoni, basso, Lorenzo Gobbi, batteria e Michela Puddu splendida voce in due brani i componenti il gruppo.
In definita trattasi di una lunga suite elettronica infarcita qua e la di funk, pop, rap, post rock che ne delimitano i contorni, tappeto di leggeri ma significativi suoni elettronici intersecati a molteplici altre inventive sonore.
Escludiamo quindi dopo vari ascolti che si tratti di un mero album kraut ma di bensì, un tentativo di coniugare detto tema con altrettanti di altro genere costruendo alfine un lavoro certamente non facile, ne tanto meno semplice per creare adepti. Album che però raggiunge lo scopo, per noi ad esempio che solitamente abbiamo lo sguardo indirizzato verso altri settori musicali, di essere lavoro intelligentemente sensato e dotato pure certamente di inventiva e pregno di notevole piacevolezza. Ben vengano quindi album alternativi e meritevoli come l’anno scorso per noi fu More Lovely and More Temperate dei Johann Sebastian Punk. Ci permettiamo di consigliarlo e chiediamo di ascoltarlo con le dovute aperture che il disco necessita. La vostra pazienza sarà sicuramente appagata. Suggestiva la china di Francesco Farabegoli che compone la deliziosa copertina ed azzeccato il titolo che rimembra dolcemente i ricordi.

Tags:

Non è più possibile commentare.