TIFFANY HUGGINS GRANT – Jonquil Child

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Tiffany Huggins Grant – Jonquil Child (MGW Records/Hemifran 2015)

La paffuta signorina titolare di questo disco sembra essere l’ennesima country girl in attività a Nashville: georgiana di nascita, Tiffany si è stabilita nella capitale dell’industria discografica in cerca di fama e fortuna. Non siamo in gradi di dire se le troverà, la concorrenza a Nashville è enorme e spietata, ma ascoltando questo suo disco una cosa è evidente: il talento c’è, la voce pure, se poi aggiungiamo il fatto che le canzoni se le scrive lei, possiamo dire tranquillamente che ha già tre buone frecce al proprio arco.

Scorrendo le note di copertina balza all’occhio il nome dello studio di Joe “Guido” Welsh, che avevamo incontrato recensendo il disco di Jonathan Kasper non molto tempo fa…

Per il resto ci troviamo di fronte ad una dozzina di canzoni ben confezionate che richiamano alla mente colleghe di gran grido, un po’ di Maria McKee ad esempio, ovviamente Emmylou, magari anche Lucinda, senza averne il graffio però. Un disco molto piacevole, alla base del cui songwriting c’è un periodo buio in cui la signora Grant ha dovuto combattere alcolismo e depressione, ricco di sonorità ben mescolate, dalla delicata pedal steel di John Heinrich (che ha lavorato con Hank Jr. e Merle Haggard) alle chitarre di Mark Robinson che è anche produttore del disco. Parte determinante ce l’ha anche il tastierista Jen Gunderman (sideman di Sheryl Crow e Iris DeMent) che si destreggia tra fisarmonica e altro, sottolineando in particolare con un suono hammond la trama sonora delle canzoni.

Particolarmente riusciti sono lo slow blues If You Only Knew, la notturna Out My Window sottolineata dai vocalizzi di Tiffany e l’intrigante Trouble On My Mind dall’andamento accattivante e dal refrain che entra subito in testa, ma non sono da meno Tears Fall The Same con bei giri di chitarra, Love Letters, il brano di Pamela Jackson One Too Many e la finale When It Rains.

Sarà anche solo l’ennesima signorina country, ma non dispiace. Davvero.

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