EIGHT O’FIVE JIVE – Too Many Men

eight o five jive

EIGHT O’FIVE JIVE
Too Many Men
(Red Rudy Too Tunes 2014)

Probabilmente se venissero recensiti su una rivista con le recensioni suddivise per genere, questi Eight O’Five Jive finirebbero nella categoria blues, un po’ per tagliare la testa al toro, un po’ perché in effetti tra le tante cose che ci sono nel loro sound, il blues è abbastanza evidente. Non è un caso infatti che questo CD sia stato nominato come miglior debutto ai Blues Blast Award di quest’anno e in varie categorie legate al blues ai Nashville Industry Music Awards, ma è bene dire che non si tratta di blues canonico, qui c’è una spruzzata di swing elettrico e soprattutto ci sono sonorità jive molto evidenti, fin dal nome del quintetto guidato dalla cantante Lee Shropshire.

Il punto di forza del gruppo è senza dubbio l’energia con cui viene rivestito un genere non propriamente alla moda: la Shropshire (unica del gruppo a firmare qualche brano) canta con gusto e riesce a passare da atmosfere vellutate (You Was Right Baby) a graffianti approcci jungle (I’ve Got A Feelin’) con i soci che le fanno i coretti e sostengono il sound tutto costruito su basso, chitarra, batteria e un sax di matrice jazz che a tratti suona più morbido e scontato, lanciandosi in altre occasioni in riff nervosi. Il disco è piacevole, naturalmente nulla di nuovo, di certo un buon sottofondo per ogni occasione, con alcune punte di eccellenza come i brani citati poc’anzi o Feed Them Monkeys, Misery Loves Company (una delle composizioni della cantante), Kissing In The Dark, la spiritosa Young Enough To be My Son.

A confermare l’ispirazione demodé del gruppo, il disco è confezionato con una goffa grafica che vorrebbe richiamare alla mente quella di dischi d’un tempo e l’abbigliamento della band non lascia dubbi: sembra davvero che provengano dagli anni cinquanta quando il jive era al top della popolarità.

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