MORAINE – Groundswell

moraine

MORAINE
Groundswell
(Moonjune 2014)

Moraine è una delle varie formazioni che orbitano intorno al chitarrista di Seattle Dennis Rea, raffinato e intraprendente alfiere di un jazz rock in continua evoluzione, sempre proiettato verso differenti forme di esplorazione del mondo sonoro.
I Moraine, oggi un quintetto che Rea guida insieme alla violinista Alicia DeJoie, erano il gruppo più orientato verso il rock strumentale con cui Rea suonasse (con gli Iron Kim Style infatti si battevano i territori di caccia del Miles Davis elettrico, con il disco solista di Rea affioravano elementi orientali e ulteriori altre esplorazioni musicali sono quelle come chitarrista della Jim Cutler Jazz Orchestra). Con questo terzo lavoro, che arriva dopo l’ottimo live di qualche anno fa, Metamorphic Rock, la direzione cambia, e, per gusto mio, non necessariamente in meglio.
Il nuovo lavoro, si spinge oltre l’art-rock strumentale che si era apprezzato nei due dischi precedenti, i Moraine decidono qui di sfruttare al massimo le possibilità del lavoro in studio, allineando una serie di brani molto complessi, strutturati rigorosamente, non esenti da dissonanze volute, forse eccessive. Le note di accompagnamento del disco parlano di “dramatic sonic experience with plenty of surprises” e credo non servano traduzioni.
Il risultato però non convince appieno, se da un lato, tra le dieci tracce del disco, emergono interessanti spunti come Fountain Of Euthanasia, The Okanogan Lob, Spiritual Gatecrasher, brani spesso ottimi che rispondono alle aspettative dell’ascoltatore avvezzo al sound del gruppo, in altri casi i suoni sembrano andare troppo per conto loro, come se il quintetto (che si completa col sassofonista James DeJoie, il bassista Kevin Millard ed il batterista Tom Zgonc) avesse l’urgenza di dimostrare qualcos’altro, al di là dell’assodata bravura che gli conosciamo.

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