L’infinito. E oltre…
Quando provieni da una terra sperduta, la città di Perth sull’estrema costa settentrionale del nuovissimo continente, 650.000 anime in isolamento assoluto a circa duemila chilometri dalla città più vicina, Adelaide, certe cose te le porti dentro tutta la vita e sai che anche dopo resteranno sempre lì ad aspettarti. Distanze che sembrano incolmabili davanti a te, sulla tavola blu dell’Oceano, e dietro le tue spalle, fra deserti aridi e pianure assolate e desolate che non lasciano intravedere l’orizzonte. Born Sandy Devotional è il disco che cerca di colmare questi spazi con dieci brani di grande impatto scenico: melodie ariose ed avvolgenti, atmosfere oniriche e maestose, impianti sonori di grande respiro caratterizzati da una forte presenza delle tastiere o da misurati arrangiamenti orchestrali. La voce di David calda, sofferta, suadente pervasa da un filo di malinconia sottile. La depressione sembra essere lì a due passi, sembra uno sbocco inevitabile, ma alla fine è soprattutto l’ironia a guidare la sua penna, a scovare personaggi e situazioni da quell’universo di amanti, vagabondi e truffaldini che sembra frequentare sin dai calzoni corti.
Tags: Triffids