Il Sole 24 Ore…a 33 giri

Alcune informazioni tratte dall’articolo “Il vinile continua a sedurre”, di Fabrizio Patti, da “Il Sole 24 Ore” di lunedì 11 gennaio 2010.

Dopo la vera e propria esplosione del 2008 (+220% in termini di volume rispetto al 2007, ovvero 112mila dischi contro i 35mila dell’anno precedente, e +232% in termini di fatturato, ovvero 1,515 milioni di euro invece di 457mila euro), il mercato del vinile ha registrato nel corso del 2009 un’ulteriore crescita del 16%.  Anche negli Stati Uniti il 2009 ha visto il segmento in crescita, con un +35%. Continua invece il bagno di sangue che vede le vendite dei CD in ulteriore calo del 22%. Per avere un’idea delle dimensioni del fenomeno bisogna però ricordare che, complessivamente, l’incidenza che ha il mercato dei 33 giri sul fatturato totale dell’industria discografica è pari all’1%. Un misero 1% che, comunque, l’industria mostra di non voler certo disprezzare, soprattutto attraverso il mercato delle ristampe.

Qualche altro numero che farà sorridere…ma tant’è. Il vinile più venduto in Italia nel corso del 2009 è risultato “Il Mondo Che Vorrei” di Vasco Rossi, ma non ci è dato di sapere in quante copie si misuri il suo successo. In compenso possiamo svelarvi che il best seller 2009 alla Fnac Italiana, una delle catene della grande distribuzione più attente al fenomeno, è stato l’immarcescibile “Dark Side Of The Moon” dei Pink Floyd, con un totale di 174 copie vendute (!). A seguire “Working On A Dream” di Springsteen. In un negozio medio della catena francese sono presenti circa 500 dischi, prevelentemente di musica rock, corrispondenti a 300-350 titoli. Il fatturato del segmento è comunque superiore alla media del mercato, con un 1,5% contro l’1%.

E per finire l’identikit dell’appassionato. In base ai dati dell’osservatorio  Fimi, l’acquirente medio ha un’età compresa tra i 30 ed i 45 anni, con una concentrazione maggiore sui 40 anni. Sono però in aumento anche i giovani, che per contro sono quelli che stanno maggiormente abbandonando il CD. Le motivazioni sono diverse. Da una parte i “sofisticati”, ovvero coloro che sono convinti che il disco abbia un suono migliore del CD, dall’altra un ruolo chiave nella tendenza lo gioca l’effetto combinato del gusto per il vintage e della voglia di materialità. E poi, ma questo lo dico io, ci sono i “drogati” come noi…che sono quelli che non muoiono mai!

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