ALICE HOWE & FREEBO – Live
di Paolo Baiotti
11 novembre 2025
ALICE HOWE & FREEBO
LIVE
Know Howe 2025
Cresciuta in Massachusetts, Alice si appassiona alla musica folk, blues e rock ascoltando i dischi dei genitori. Si trasferisce a Seattle per il college, lavora in un negozio di dischi e suona nei club. Esordisce con un Ep seguito dall’album Visions inciso in California, confermando le influenze folk e blues. La collaborazione con Freebo (Daniel Freedberg), bassista e autore di Los Angeles del ‘44, inizia in questo periodo. Già con Bonnie Raitt negli anni Settanta, poi con Maria Muldaur, Jackson Browne, Ringo Starr e John Mayall, è un musicista esperto che ha anche pubblicato alcuni album da solista. Il secondo disco Circumstance viene inciso nei leggendari Fame Studios di Muscle Shoals in Alabama, denotando notevoli progressi sia nell’uso della voce soul profonda e matura, sia nella scrittura in parte solitaria in parte con Freebo, produttore fin dall’esordio. Ed ora Alice pubblica un album dal vivo registrato a Port Townsend nel giugno del 2024 in coppia con Freebo, con una formazione in trio che aggiunge il prezioso chitarrista Jeff Fielder (Mark Lanegan, Amy Ray) già presente in studio, creando un suono elettroacustico efficace e scorrevole che si adatta alla voce melodica della cantante e a quella più ruvida del bassista. Cinque tracce sono estratte da Circumstance, cinque da If Not Now When, l’album più recente di Freebo; l’iniziale ballata cantautorale Twilight proviene dall’esordio di Alice, gli altri tre brani sono cover.
Tra i brani della Howe, dotata di una voce veramente notevole, calda ed emozionante, spiccano la fluida Somebody’s New Lover Now, la morbida You’ve Been Away So Long e l’intima Something Calls To Me in cui si inserisce la slide con tocchi raffinati. Le tracce del bassista, tra le quali la ritmata Sometimes It’s For Nothin’ con un assolo brillante di Fielder e la ballata Standing Ovation, sono arricchite dai controcanti di Alice, oscillando tra influenze blues e cantautorali, ma colpiscono meno rispetto ai brani della Howe.
Quanto alle cover, i sapori sudisti di Sailing Shoes (Little Feat) sono accentuati dalla slide di Fielder, con la voce soul di Alice che accompagna quella di Freebo, una delicata A Case Of You denota l’influenza della sua autrice Joni Mitchell sulla ragazza, mentre la ballata Angel From Montgomery (John Prine) cantata a strofe alterne è la degna chiusura di una serata riuscita.
Paolo Baiotti

