Archivio di ottobre 2025

THE BOBBY TENDERLOIN UNIVERSE – Satan Is A Woman

di Paolo Baiotti

8 ottobre 2025

bobby

THE BOBBY TENDERLOIN UNIVERSE
SATAN IS A WOMAN
CMR 2024

Quando ho ascoltato per la prima volta la title track che apre il nuovo album di questa formazione canadese di Edmonton, ho pensato che il fantasma di Johnny Cash fosse tornato tra noi. Bobby ha una voce profonda che ricorda l’inimitabile Cash e anche la musica del brano, che nel testo propone l’ipotesi di una protagonista diabolica che entra nel mondo di Tenderloin travestita come una moderna femme fatale, il tipo di persona che cattura all’istante il cuore di un uomo, ma allo stesso tempo minaccia di distruggerlo nel processo, richiama il country classico. Un’impressione ribadita da What Do I Do che rivisita il “boom chicka boom” dei Tennesse Three, con l’aggiunta della pedal steel di Nathan Grey che interviene in tutto il disco e, in questo caso, della voce di Cayley Thomas, giovane cantante di Edmonton.
Quando tocca le tonalità più profonde come in Bad Boys Of Redemption Ranch, Bobby aggiunge un tocco oscuro pur nell’ambito di melodie country/pop di presa immediata debitrici di Lee Hazelwood. Prodotto con cura da Paul Arnusch che suona basso, percussioni e chitarra elettrica, il disco profuma di pop anni sessanta nella pianistica ballata Marigold in cui hanno un ruolo di primo piano i cori di Rhonda Chinchilla, Emma Frazier e Kayla Enns e il violino di Nathanial Wong, mentre la chiusura del primo lato è affidata ad un’altra ballata, la melanconica I Will Onfollow You supportata dagli archi.
Il gruppo, che ha supportato dal vivo artisti del calibro di Charley Crockett e Orville Peck, ha esordito nel 2019 su lunga durata, aspettando cinque anni per incidere il secondo album. Quest’anno ha pubblicato uno strano Ep, A Fistful Of Metal, in cui riarrangia in chiave country & western brani di gruppi metal come Iron Maiden (Fear Of The Dark) e Judas Priest (Breaking The Law).
Tornando a Satan Is A Woman, il secondo lato del vinile (è uscito anche il cd) è aperto da un altro duetto, Take Me As I Am con Emma Frazier, a dire il vero un po’ banale, proseguendo con altri brani fedeli alla tradizione come When The Bullet Hits The Bull o la pianistica Rollin’ Back To You, trasmettendo alla fine l’impressione di un ascolto piacevole che resta in superficie senza lasciare un segno profondo.

Paolo Baiotti