TODD PARTRIDEGE – Desert Fox Blues

Todd-Partridge

TODD PARTRIDEGE
DESERT FOX BLUES
Autoprodotto 2024

Artista folk attualmente residente a Auburn nello Iowa e cresciuto in un ambiente rurale, Todd ha iniziato a suonare seriamente la chitarra a 18 anni. La famiglia si è spostata tra California, Oklahoma e Milwaukee, per tornare infine in Iowa. La sua prima band è stata The Black Light Syndrome, seguita da Salamagundi e da King Of The Tramps. Con questa formazione ha pubblicato 5 album in studio, il più recente Wild Water del 2018, che hanno ottenuto un discreto riscontro soprattutto nel Midwest. Negli ultimi anni si è dedicato principalmente all’attività solista dal vivo come “one man band”, alternando materiale del gruppo con cover e brani solisti che sono confluiti nell’album Autumn Never Knows del 2023. Più recentemente si è esibito con la nuova band The Whiskey Gospel. La sua musica è un mix di folk, blues e roots rock con qualche venatura country e gospel. Il padre suonava la tromba in un’orchestra ed era appassionato di jazz, ma lui si è formato sui dischi della madre, appassionata di rock. Dapprima si è dedicato all’hard rock, poi alla black music, tornano al blues e all’americana in tempi più recenti. È anche proprietario di uno studio di registrazione (Old School Studios) ad Auburn dove ha inciso i suoi dischi e ospitato artisti indipendenti.
Desert Fox Blues è un progetto che si distacca dal passato, trattandosi di un disco di blues inciso su un registratore a nastro d’epoca in due sessioni a Tucson in Arizona nello studio Dust And Stone, con Gabriel Sullivan alla produzione e l’uso della voce filtrata. Desert Fox Blues comprende dieci tracce autografe in cui Partridge è accompagnato da alcuni musicisti esperti scelti da Sullivan: Winston Watson (Bob Dylan, Alice Cooper, Giant Sand) alla batteria, Nick Agustine (Rainer and Das Combo) al basso e Tom Albanese di Chicago (Bo Ramsey, Willie Hayes Band) all’armonica. In seguito, è stato aggiunto Kent Burnside (nipote di R.L. Burnside) alla chitarra, registrato nello studio di Todd. Il disco mischia influenze desertiche, del Delta del Mississippi, Hill Country Blues, New Orleans e Chicago cercando un suono sporco e polveroso con poche sovraincisioni, per catturare lo spirito grezzo e irrequito del passato. Todd ha dichiarato: “Ci siamo trovati bene l’uno di fronte all’altro. Questo ha dato alla musica un’intimità, un’immediatezza. Abbiamo lasciato che fosse l’intuizione a prendere il sopravvento, non l’improvvisazione. I brani erano abbozzati, alcuni li abbiamo modificati, altri li abbiamo lasciati andare come venivano.”
Partendo con l’energica Depression guidata da un’espressiva armonica e finendo con il morbido country-blues After The Work Is Done in cui emerge la slide di Joe Novelli, Todd traccia un percorso che non ha punti deboli e mette in rilievo un “groove” trascinante come in Gotta Do e Interstellar Planetary. Se il rock-blues Keep On Keeping On è debitore dei Canned Heat, in Lost Your Shoe Blues spicca una chitarra abrasiva, mentre in Goin’ Home si nota un’armonica che si inserisce senza timori.

Paolo Baiotti

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