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LEVI PARHAM – These American Blues

di Ronald Stancanelli

21 gennaio 2017

Levi Parham[153]

LEVI PARHAM
These American Blue
Music Road Records 2016

Levi Parham ha realizzato da solo il suo primo album dal titolo An Okie Opera nel 2013 venendo acclamato in Oklahoma ove crediamo risieda o sia nato come eccellente singer – songwriter del genere Americana, appellativo ormai al quale non si può più sfuggire. Per dare seguito a questo lavoro che come dicevamo ebbe un notevole riscontro si spostò a Nashville per registrare il successivo Avalon Drive che uscì negli stores musicali l’anno dopo. Due singoli tratti da questo lavoro, Never coming Home to me e Ruby, ebbero a loro volta un buon successo. Grazie a questi eccellenti risultati si accasò alla Music Road Records ove il 24 giugno 2016 licenziò il nuovo album These American Blues registrato in Texas che abbiamo recentemente ricevuto. La prima cosa che si denota ascoltandolo è la bella voce dell’artista, netta, chiara, pulita e decisamente piacevole ed accattivante, voce che assieme alla tipologia di canoni che l’album rappresenta aiuta in modo perfetto a rilassarsi essendo lavoro di profonda solidità e di imperturbabile estensione. Tredici brani per una lunghezza perfetta, circa 47 minuti di buona ed inossidabile serie di preziose ballate che potrebbero far pensare, volendo proprio dare un parametro di paragone, al primo Steve Young. Oltre alla bella voce del cantautore altre due sono le peculiarità che rendono interessante questo supporto, in primis la produzione a cura di Jimmy La Fave che è sinonimo di illimitata garanzia e come seconda cosa la presenza al pianoforte di Radoslav Lorkovic, in Italia un paio di anni fa proprio al seguito di La Fave, che abbellisce in modo superlativo i brani nei quali è presente. Delle tredici canzoni che compongono questo piacevole e brillante album da rimarcare assolutamente Chemical Train, eccellente profonda ballata folk/rock/bluesy che da sola varrebbe l’acquisto del cd mentre tutto il resto è incentrato su buoni amabili livelli. Levin Parham, artista che se non si conosce, crediamo sia assolutamente da scoprire. L’unica nota negativa la spenderei per l’anonima copertina, si poteva far molto meglio, anche per attirare la curiosità di eventuali ascoltatori.