KASHKA – Relax
di Ronald Stancanelli
20 marzo 2018
KASHKA ( KAT BURNS)
RELAX
Autoprodotto Play the Triangle. com
Breve album, solo qualche secondo oltre i ventiquattro minuti per Kashka, vero nome Kat Burns, musicista canadese. La fanciulla proviene dall’Ontario, precisamente da Toronto e nella sua musica si sente l’atmosfera dei grandi spazi, delle immense distese, dei cieli aperti che in questo album si coniugano perfettamente con atmosfere musicali che le suggellano in modo direttamente proporzionali. Disco calmo ma intensamente impegnato ed accorto ove la voce che potrebbe portare in certi frangenti a Bjork ben si amalgama alle atmosfere un po’ indie, un po’ ambient che scaturiscono dai solchi. Sicuramente piacerà a coloro che della musica fanno una componente essenziale e rilassante della propria esistenza ma senza abusarne in velocità , espansione, volume o esasperazione. Qua siamo tra una grande verde pianura e una rilassante vasca di acqua a giusta temperatura con idromassaggio che stimola la non creatività ma solo un dolce rilassamento dell’essere e dobbiamo ammettere che pur essendo di orientamento diverso riguardo i nostri gusti musicali questo è veramente un bel dischetto e mentre ora sta finendo ci troviamo beatamente calmi, tranquilli e rilassati,. Ah, la terapia della musica ! I brani sono firmati da lei a parte un paio in coabitazione con altri due artisti. Cd arrivato in versione promotional copy senza dati o info alcune quindi di lei poco sappiamo e poco in rete si trova. Ma caparbi troviamo qualche esigua notizia. Comunque pare questo sia il suo terzo lavoro preceduto da un altro album e da un EP ed in questo, nonostante la musica ambientale alquanto minimale surrogata dalla splendida sua voce ben undici altri artisti la accompagnano in questa parca passeggiata nei boschi del nord. Strana la copertina in relazione a quanto il dischetto propone, dischetto che produce lei stessa assieme a Lisa Conway e Andrew Collins. Non vorremmo essere ripetitivi ma questo è realmente un breve bel disco che fa bellamente a pugni con tanta musica caciarona e casinara d’oggigiorno. Mi accorgo adesso di non aver mai citato il titolo che solo ora leggo anche io per la prima volta data sia la distrazione che poi il cimentarsi nella recensione e nell’ascolto. Il cd si chiama Relax e mai titolo fu più appropriato !